Il nuovo Codice della Strada entrato in vigore il 1° gennaio 2021, introduce alcune novità tra le quali l'adeguamento all'inflazione delle sanzioni amministrative, con un calo degli importi delle multe. codice della strada riduzione sanzioni

Riduzioni sanzioni Codice della Strada: adeguamento all'inflazione

Con l'arrivo del 2021, è scattato l'adeguamento all'inflazione degli importi delle multe previste dal Codice della Strada. Ogni due anni, infatti, le multe vengono aggiornate sulla base della variazione in positivo o in negativo del costo della vita, misurato sulla base dell'indice relativo a famiglie, operai e imprese (FOI). Nel biennio 2018-2020, questo indice ha segnato un -0,2%, dovuto soprattutto ai mesi che vanno da febbraio a novembre 2020 con la pandemia in atto. Dunque questo ha comportato un calo corrispondente degli importi delle sanzioni amministrative, con l'aggiornamento del tariffario del Codice della Strada. Per farti un'idea delle riduzioni, ecco alcuni casi in particolare:
  • circolazione senza assicurazione con multa che passa da 868 a 866 euro;
  • superamento velocità da 40 a 60 km/h oltre il limite, da 544 euro a 543 euro;
  • superamento del limite di oltre 60 km/h, da 847 euro a 845 euro.
La riduzione riguarda le sanzioni superiori a 250 euro. Nulla cambia invece per:
  • divieti di sosta;
  • mancato uso delle cinture di sicurezza;
  • uso del cellulare mentre si guida.
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Codice della Strada: utenti vulnerabili

Ma la riduzione delle multe, che seppure in misura molto limitata è una notizia poiché normalmente l'inflazione sale, non è l'unica novità nel nuovo Codice della Strada. Nel CsS viene infatti introdotta la categoria definita “utenti vulnerabili”. In questa definizione rientrano tutti quei soggetti che sono maggiormente a rischio nella circolazione sulle strade. Nel dettaglio parliamo di pedoni, ciclisti, conducenti di ciclomotori e motocicli e soggetti con disabilità. Un'ampia categoria di soggetti, dunque, per la quale sono state previste una serie di misure a tutela per agevolare gli spostamenti e ridurre i disagi. Ad esempio pedoni e persone con disabilità possono trovarsi in difficoltà in caso di:
  • marciapiedi troppo alti;
  • tratti poco compatibili con passeggini e carrozzine;
  • auto parcheggiate sui marciapiedi o con veicoli che ostruiscono ogni altro passaggio.
Per questo il CdS introduce in particolare:
  • attraversamenti pedonali che possano essere rialzati a filo del marciapiede;
  • strisce che devono essere ritinteggiate per aumentarne la visibilità;
  • pedoni che sulle strisce hanno sempre la precedenza rispetto ai veicoli, mentre fino al 2020 avevano il diritto alla precedenza solo dopo aver iniziato a impegnare le strisce.