Una
polizza collettiva è un’assicurazione stipulata da un unico soggetto a favore di un gruppo di persone, le quali possono usufruire di una serie di vantaggi importanti grazie a questa formula. In genere tale modalità consente di beneficiare di
condizioni contrattuali più convenienti, inoltre in caso di un numero di assicurati elevato è possibile ottenere delle soluzioni assicurative ad hoc.
Esistono varie tipologie di polizze collettive, di norma
utilizzate dai datori di lavoro per proteggere i dipendenti aziendali con delle
assicurazioni sanitarie o polizze vita. Ad ogni modo si possono sottoscrivere anche delle
polizze collettive per l’assicurazione auto, quando diversi proprietari di veicoli stipulano insieme una copertura per ottenere un premio assicurativo più vantaggioso.
Cosa si intende per polizza collettiva?
Con il termine polizza collettiva si intende un’
assicurazione che coinvolge un certo numero di persone assicurate, mentre il contraente è di solito un singolo soggetto, ad esempio una persona fisica o un’azienda. In altre situazioni la copertura collettiva può essere sottoscritta anche da una
categoria professionale, con la partecipazione dei liberi professionisti che decidono di aderire alla convenzione.
Lo scopo principale delle assicurazioni collettive è quello di
proteggere i dipendenti delle aziende, i quali possono partecipare a degli specifici prodotti assicurativi contribuendo attraverso il proprio
TFR accantonato. In questo modo non è necessario pagare il premio assicurativo con il proprio reddito da lavoro, beneficiando in base al tipo di polizza di opzioni come il capitale protetto o il
rendimento minimo garantito.
Ovviamente in questi casi rimane possibile richiedere il
riscatto anticipato della somma, con la possibilità di ottenere sia la restituzione parziale sia quella integrale come acconto del TFR maturato e versato nella polizza collettiva. Allo stesso tempo l’assicurazione offre delle
coperture importanti per i lavoratori, ad esempio indennizzi in caso di decesso prematuro, invalidità permanente, malattia oppure infortunio sul lavoro.
Nel caso delle
polizze auto collettive si tratta di un fenomeno ancora di nicchia, tuttavia esistono delle associazioni di consumatori che propongono questa possibilità e alcune compagnie assicurative che offrono tale opportunità. Queste assicurazioni sono soggette ad
alcune restrizioni, tra cui un limite chilometrico massimo annuale e l’obbligo di installare una scatola nera, concedendo in cambio un premio più basso per i partecipanti.
Le differenze tra le polizze individuali e collettive
Le
assicurazioni individuali sono delle polizze convenzionali, in cui i benefici della copertura interessano appena l’assicurato oppure eventuali parenti, amici e terze persone indicate come
beneficiari della polizza. In genere queste assicurazioni hanno dei
costi più alti rispetto a quelle di gruppo, con un premio assicurativo più elevato a causa delle maggiori spese da sostenere per la gestione del singolo prodotto assicurativo.
Le
polizze collettive sono spesso
più vantaggiose economicamente, poiché le compagnie possono vendere un numero elevato di coperture mantenendo bassi i costi di marketing, distribuzione e gestione. Anche il rischio per l’assicurazione di un gruppo di persone è più diversificato e omogeneo in una collettività di individui, una condizione che permette di
ridurre il premio e rendere il pagamento della polizza più basso.
Le assicurazioni di gruppo sono anche oggetto di alcuni benefici fiscali, tra cui specifiche detrazioni Irpef, oltre ad offrire in alcune circostanze la
rivalutazione del TFR. Inoltre, i dipendenti aziendali possono proteggere il capitale maturato dal rischio di fallimento e insolvibilità dell’impresa, con la
garanzia del capitale investito per la massima tranquillità in caso di cessazione del rapporto lavorativo.