Massimali assicurazione

Il massimale dell’assicurazione RC auto ed RC moto è il valore più elevato dell’indennizzo riconosciuto dalla compagnia assicurativa, in caso di liquidazione dei danni provocati per responsabilità propria dell’assicurato. Se l’importo supera questa soglia, invece, è il proprietario del veicolo a dover rimborsare il danneggiato.

Che cos’è il massimale di una polizza auto o moto?

Tutte le polizze RC obbligatorie devono offrire dei massimali di rimborso minimi, come indicato dall’articolo 128 del Codice delle Assicurazioni. Questi valori indicano l’importo più alto erogato dalle compagnie assicurative per il risarcimento dei danni, in caso di sinistro stradale causato dal veicolo assicurato con responsabilità esclusiva, principale o paritaria del conducente. Se si provocano dei danni ad altri veicoli, persone, animali o cose l’assicurazione procede a pagare gli indennizzi dovuti, liquidando i danneggiati fino alla soglia del massimale. Questo valore viene aggiornato ogni 5 anni, adeguando il massimale delle assicurazioni RC all’IPCA, l’Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato per i Paesi dell’Unione Europea. Dal 2017 i massimali delle polizze di responsabilità civile sono:
  • 6,07 milioni di euro per i danni alle persone
  • 1,22 milioni di euro per i danni alle cose
Entrambi i massimali sono applicati indipendentemente dal numero di feriti, vittime e beni danneggiati, perciò per ogni sinistro le società assicurative sono tenute a rimborsare un importo massimo pari a questi valori e non oltre. Se ad esempio devono essere risarciti 4 feriti la somma deve essere ripartita tra tutti i soggetti coinvolti, nel limite dei 6,07 milioni di euro complessivi. Sono esclusi eventuali rivalutazioni e interessi di mora, ad esempio in caso di erogazione in ritardo dell’indennizzo. In questa circostanza la compagnia è tenuta a pagare, anche superando le soglie dei massimali. L’onere aggiuntivo non può ricadere sull’assicurato, in quanto la responsabilità del valore extra non è di sua responsabilità, né legata ai danni provocati attraverso il sinistro stradale.

Si può aumentare il massimale dell’assicurazione?

I livelli indicati per i massimali, 6,07 milioni per i danni alle persone e 1,22 milioni per i danni alle cose, sono le soglie standard, ovvero i valori obbligatori per legge. Allo stesso tempo molte compagnie consentono di aumentare i massimali e ottenere una protezione più ampia. Di norma è possibile aumentare i massimali fino a 7 milioni di euro per i danni a persone e 3 milioni di euro per i danni alle cose. In alcuni casi è possibile raggiungere anche cifre più elevate, ottenendo un massimale di 10 milioni di euro per i danni alle persone e fino a 5 milioni di euro per quelli causati ai beni. Naturalmente, massimali più elevati comportano un premio assicurativo più alto, quindi bisogna sempre valutare in modo accurato la convenienza di questa modifica contrattuale.

Cosa succede se il rimborso dei danni supera il massimale?

Se si causa un incidente stradale e viene stabilita la propria colpa la compagnia si attiva per erogare i risarcimenti, pagando i vari rimborsi secondo quanto determinato dai periti e dagli accordi con le controparti. Nel caso di indennizzi entro il massimale non esistono particolari problemi, infatti l’assicurazione paga i danni e applica il malus aumentando la classe di merito della polizza per l’anno successivo. Se invece l’indennizzo è più elevato del massimale in genere la differenza è a carico dell’assicurato. Ad esempio, se il risarcimento totale è di 7 milioni di euro la compagnia rimborsa fino a 6,07 milioni di euro, mentre la parte restante deve essere pagata dal conducente responsabile del sinistro, oppure dal proprietario del veicolo assicurato, il quale deve versare 930 mila euro. In queste situazioni potrebbe essere avviata una causa per il risarcimento dei danni, qualora non si possedesse la somma necessaria per saldare il rimborso, con il rischio di ricevere il pignoramento di alcuni tipi di beni del proprio patrimonio personale. La vicenda viene gestita in tali circostanze da un giudice, al quale spetta il compito di definire l’importo da versare e le modalità di riscossione. La Corte di Cassazione non prevede nessun limite al risarcimento richiedibile dai danneggiati al responsabile del sinistro, quindi mentre le compagnie sono tenute ad offrire un indennizzo entro il massimale della polizza, il conducente del veicolo può essere citato in giudizio e costretto a pagare una cifra pressoché illimitata, con importi elevati in caso di numerosi feriti gravi o danni di valore considerevole a dei beni materiali.

I massimali delle garanzie accessorie

Oltre all’assicurazione obbligatoria di responsabilità civile è possibile personalizzare il contratto con una serie di garanzie accessorie. Si tratta di polizze complementari con le quali si possono estendere le coperture dell’assicurazione RC, ad esempio ottenendo protezione in caso di infortuni del conducente, rotture dei cristalli del mezzo assicurato oppure il furto del veicolo. Ogni garanzia aggiuntiva prevede anche dei massimali, ovvero delle soglie massime di rimborso in caso di attivazione della copertura. A differenza di quanto avviene con la polizza RC obbligatoria, per la quale i massimali sono stabiliti dalle normative di legge, per le garanzie accessorie questi importi sono determinati dalle compagnie in modo discrezionale. Per ogni copertura specifica della garanzia opzionale l’assicurazione riconosce dei massimali di indennizzo, i quali possono essere calcolati in valore assoluto oppure percentuale. Ad esempio, il risarcimento potrebbe essere garantito fino a un massimale di 10 mila euro, oppure nella misura del 50% rispetto al valore assicurativo del veicolo. Gli importi precisi dei massimali delle garanzie accessorie, al pari di quelli di franchigie ed eventuali scoperti, sono sempre specificati nelle clausole contrattuali all’interno del documento assicurativo. Anche in questo caso è fondamentale leggere con la massima attenzione il contratto prima di acquistare qualsiasi polizza auto o moto, controllando ogni dettaglio della copertura offerta dalla compagnia.