Il
liquidatore sinistri è una figura professionale piuttosto recente, il quale si occupa di alcune procedure legate alla
gestione delle richieste di risarcimento danni dopo un
sinistro. I suoi compiti sono numerosi, dalla valutazione dei documenti relative all’incidente al controllo dei rilievi effettuati dalle Forze dell’Ordine, occupandosi di vari aspetti inerenti l’iter burocratico delle pratiche di indennizzo.
Il liquidatore di sinistri è affiancato nello svolgimento del suo lavoro da altri professionisti specializzati, tra cui il
perito assicurativo che quantifica i danni subiti dall’assicurato per i quali la compagnia è tenuta ad erogare un rimborso. Il suo ruolo nelle procedure di risarcimento è particolarmente importante, in quanto soltanto dopo il termine del suo operato è possibile procedere con il
pagamento dell’indennizzo.
Chi è il liquidatore di sinistri e di cosa si occupa
In caso di
sinistro stradale le compagnie assicurative responsabili sono tenute ad erogare i rispettivi risarcimenti, secondo quanto previsto dal contratto assicurativo e dalle dinamiche dell’incidente. Ciò comprende sia le tutele offerte dall’
assicurazione RCA per la
responsabilità civile, sia per quanto riguarda le
garanzie accessorie dell’assicurazione anche note come polizze
Auto Rischi Diversi o ARD.
Il
professionista incaricato della gestione burocratica della richiesta dell’indennizzo deve assolvere una serie di incombenze, fino a stabilire il pagamento del rimborso con la liquidazione dei danni. Il suo compito principale è accertarsi che siano presenti le
condizioni essenziali per concedere il via libera al versamento dell’indennizzo, approvando o meno la domanda di risarcimento da parte della persona danneggiata dall’
assicurato.
Il lavoro del liquidatore di sinistri può essere svolto come
dipendente della compagnia assicurativa, posizionandosi all’interno dell’organico dell’impresa di assicurazioni. In alternativa è possibile operare come
libero professionista abilitato, collaborando con le aziende come figura esterna, supportando le compagnie nell’accertamento delle dinamiche dei sinistri e nelle pratiche di liquidazione dei danni.
Tra le attività eseguite dal liquidatore sinistri ci sono l’
accertamento delle testimonianze di eventuali persone che hanno assistito al sinistro, il
controllo dei verbali redatti dalle Forze dell’Ordine se intervenute sul luogo dell’incidente e la valutazione dei documenti inviati dall’assicurato e dal danneggiato. Inoltre, può anche
raccogliere ulteriori prove dell’accaduto, per essere in grado di analizzare in modo accurato la domanda di indennizzo e informare la compagnia fornendo un esito positivo o negativo.
I requisiti professionali del liquidatore di sinistri
Per esercitare la professione di liquidatore di sinistri è indispensabile avere almeno un
diploma superiore, anche se in genere questi professionisti possiedono una laurea con specializzazione nell’ambito assicurativo. Di solito è opportuno avere conseguito una
laurea in materie economiche, oppure un diploma tecnico come geometra o ragioniere per acquisire un’adeguata preparazione.
Dopodiché è necessario affrontare un apposito
esame presso il Ministero dei Trasporti, dove vengono verificate le conoscenze tecniche da parte del candidato. In seguito, bisogna
iscriversi alle associazioni di categoria, aderendo obbligatoriamente ad uno degli albi specifici riconosciuti come l’ANPAIURD o l’AIPAI (Associazione Italiana Periti Liquidatori Assicurativi Incendio e Rischi Diversi).
I requisiti per associarsi sono un’età anagrafica di
almeno 28 anni, la nazionalità presso uno Stato UE, il possesso di un titolo di studio adeguato e non meno di
4 anni di esperienza presso un ufficio peritale, altrimenti è richiesto il superamento di un colloquio. Inoltre, per i diplomati è richiesta la partecipazione e il superamento di un corso, per equiparare il diploma superiore a quello universitario.