La
riserva premi fa parte delle
riserve tecniche, fondi che le compagnie di assicurazione sono tenute ad avere a disposizione per far fronte agli obblighi contrattuali presi con i clienti. In particolare, la riserva premi è un accantonamento gestito per ogni esercizio, con il quale le imprese assicurative devono
onorare le prestazioni assicurative relative ai rischi ancora in essere.
Questa specifica riserva tecnica interessa le
polizze del ramo danni e del ramo vita, per le quali le compagnie devono coprire eventuali danni a copertura dei rischi assicurati dai contraenti. In questo modo gli assicuratori possono amministrare le spese future per i danni che possono verificarsi, considerando i costi dei risarcimenti e le spese dirette e di liquidazione.
Che cos’è la riserva premi
Al termine di ogni esercizio le
compagnie assicurative devono controllare la riserva premi, verificando l’adeguatezza delle
risorse stanziate per ognuno dei rami in cui operano e per il quale hanno delle polizze attive con i clienti. L’ammontare dei fondi stanziati deve essere sufficiente per coprire il costo totale dei rischi, tenendo conto degli eventi che potrebbero generare una richiesta di risarcimento.
La riserva premi è costituita da due componenti principali. La prima è la
riserva per frazioni di premio, distinta per ogni tipologia di rischio e ciascun ramo danni. Il calcolo della riserva deve avvenire per ogni contratto in essere, considerando il periodo durante il quale viene garantita la garanzia assicurativa, in genere pari a un anno a partire dalla stipula del contratto o del rinnovo.
Il conteggio può essere realizzato utilizzando un
sistema forfettario, oppure in alternativa tenendo conto appena dei
premi contabilizzati (pro rata temporis), sottraendo da questo valore i costi di acquisizione dei clienti e le spese di provvigione. In questa circostanza viene adottato un criterio di ripartizione del premio su base temporale, a seconda del periodo di competenza.
Il secondo componente della riserva premi è rappresentato dalla
riserva per rischi in corso, ovvero fondi che servono a coprire i rischi incombenti o non ancora estinti. Queste risorse servono per far fronte alle
future richieste di risarcimento, derivanti dalle prestazioni assicurative legate a contratti sottoscritti in un periodo di esercizio precedente, valutando una serie di aspetti, tra cui la
stagionalità del rischio.
Come funziona la riserva premi
Per il calcolo della riserva premi esistono diversi metodi che possono essere adottati dalle compagnie di assicurazione, tuttavia l’obiettivo di questo strumento non cambia. Lo scopo è
accantonare delle risorse adeguate per tutelare tutti i contraenti delle polizze, utilizzando un capitale adatto per assicurare l’erogazione delle prestazioni assicurative ai clienti.
La riserva premi è una componente importante del bilancio d’esercizio delle imprese assicurative, per determinare lo
stato patrimoniale della società di assicurazione. L’altro elemento è costituito dalla
riserva sinistri, ovvero la quota di fondi accantonati dalle imprese assicurative per erogare i rimborsi dei sinistri per i quali è certo il pagamento di un risarcimento, tuttavia l’importo esatto non è ancora stato stabilito.
La riserva premi e la riserva sinistri compongono insieme le
riserve tecniche della compagnia di assicurazione, formando il totale degli accantonamenti dell’impresa per onorare gli impegni presi con i contraenti. L’importo complessivo non può mai essere inferiore rispetto alle prestazioni assicurate ai clienti, per essere in grado di coprire debiti non esigibili, probabili e certi.