Con il termine
sinistro si indica un
evento coperto da un’assicurazione, una condizione di rischio tutelato attraverso la stipula di un’apposita polizza assicurativa. Esistono varie tipologie di sinistri contro i quali è possibile proteggersi con una copertura, tra cui quella più comune è l’
incidente stradale per colpa propria con risarcimento del danneggiato da parte della propria
compagnia assicurativa.
In questi casi l’assicuratore accetta di prendersi un rischio al posto dall’
assicurato in cambio del
pagamento di un premio, tramite il quale garantisce una copertura secondo quanto stabilito nel contratto assicurativo. A prescindere dal sinistro e dalla polizza ad esso collegato, è fondamentale leggere con attenzione il
prospetto informativo, assicurandosi che la copertura sia adeguata e i costi adeguati al tipo di rischio assicurato.
Che cos’è il sinistro nelle assicurazioni
Qualsiasi tipo di
assicurazione è un contratto tra due parti, l’impresa assicurativa e il contraente, con il quale l’
assicuratore si impegna a fornire delle
tutele contro un rischio specifico offrendo una copertura in caso di sinistro. La prestazione assicurativa è caratterizzata da una serie di condizioni, tra cui il
massimale del risarcimento al verificarsi dell’evento oggetto della polizza.
Nelle
assicurazioni RCA la copertura può prevedere inoltre una
franchigia, un importo minimo non coperto dall’assicurazione, oppure uno
scoperto quando questo valore è espresso in termini percentuali. Ogni polizza riconosce anche delle
esclusioni, delle clausole contrattuali che possono limitare o annullare l’indennizzo in caso di sinistro, oppure concedere il
diritto di rivalsa alla compagnia.
Per le
polizze vita la copertura del sinistro può riferirsi a una serie di eventi specifici. Nell’assicurazione
caso vita il sinistro corrisponde alla
permanenza in vita dell’assicurato alla scadenza del contratto, con l’assicuratore che in tal caso garantisce un capitale o una rendita. Nelle
polizze caso morte il sinistro è rappresentato dal
decesso dell’assicurato, quando l’impresa assicurativa paga una somma o una rendita ai
beneficiari della polizza.
Il premio assicurativo per la copertura del rischio
Per cedere a un soggetto terzo il rischio legato a un sinistro è necessario versare un
premio assicurativo alla compagnia, un pagamento di una certa somma il cui importo è condizionato dalla
probabilità che l’evento di verifichi. Più il rischio è contenuto, poiché la valutazione dell’assicuratore ritiene poco probabile che il sinistro avvenga, più l’importo del premio sarà ridotto.
Al contrario, per assicurarsi contro un rischio per il quale le possibilità che si verifichi sono alte è necessario corrispondere un premio elevato, in quanto ci saranno maggiori chance che l’evento succeda e l’assicuratore sia tenuto ad
erogare la prestazione assicurativa. Il premio è dunque strettamente influenzato dalla probabilità che il sinistro avvenga, perciò la tariffa della polizza è sempre adeguata a questa condizione.
Non a caso una polizza RC Auto per un neopatentato è più costosa rispetto all’assicurazione auto di un guidatore esperto. Lo stesso avviene per una polizza vita caso morte per una persona giovane e in salute, rispetto alla stessa tipologia di copertura applicata a favore di un assicurato over 50 con alcune patologie pregresse, oppure di una persona che svolge un lavoro considerato pericoloso.
Al manifestarsi dell’evento è necessario effettuare la
denuncia del sinistro, per
comunicare il fatto alla compagnia entro 3 giorni e inviando tutta la documentazione richiesta per l’accertamento del sinistro. Dopodiché vengono avviate le procedure per l’attivazione delle prestazioni assicurative previste dal contratto, ad esempio il
rimborso dei danni causati a terzi in caso di sinistro stradale con colpa, oppure la
liquidazione della polizza caso morte ai beneficiari in seguito al decesso dell’assicurato.