Eco-incentivi 2014

Ecoincentivi

Gli eco-incentivi promettono agevolazioni interessanti a tutti coloro che decidono di rottamare la propria auto per acquistare un nuovo veicolo a basso impatto ambientale. Ci riferiamo quindi ad auto elettriche, ibride o a carburanti alternativi (cioè auto a metano o GPL). Secondo una circolare, emessa dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal 1°gennaio 2014 sono sospesi i contributi BEC (per l'acquisto di veicoli a Basse Emissioni Complessive). A quanto sembra, per rideterminare la ripartizione delle risorse già stanziate nel 2013. La speranza è che si trovino presto soluzioni più efficaci e convenienti per tutti, magari seguendo le orme di altri Paesi. Una buona idea potrebbe essere quella di applicare gli incentivi in automatico (e non previa rottamazione), tramite specifici sconti sull'acquisto e in base alle emissioni di CO2 del veicolo, imitando ciò che già avviene in Francia (dal 2008) con gli eco-incentivi Bonus-Malus: in pratica, chi sceglie un'auto elettrica, ad esempio, risparmia un tot, mentre chi preferisce un'auto di grossa cilindrata, ad elevate emissioni di CO2 (oltre 130 g/Km), paga una penalità. Sarebbe un sistema davvero valido e utile anche da noi? Chissà. Nel frattempo ricordiamo alcune caratteristiche degli eco-incentivi così come li conosciamo. Riguardano di solito non solo auto ad uso personale o familiare, ma anche veicoli commerciali, ciclomotori, motocicli, quadricicli. Poiché interessa soprattutto sostenere i nuovi acquisti, è ovvio che i veicoli già immatricolati (anche all'Estero), sono esclusi, nonostante siano "a chilometri zero". Le aziende possono generalmente ottenere l’applicazione degli eco-incentivi rottamando un'auto che abbia almeno 10 anni di vita o, in caso di leasing, che sia in uso da almeno 12 mesi. Per i privati, invece, non esistono vincoli temporali. Non possono usufruire di questo tipo di contributi i veicoli non omologati dalla casa costruttrice per la doppia alimentazione (e "trasformati" a gas).

Come si applicano gli ecoincentivi?

Le agevolazioni comprendono l’incentivo statale e lo sconto applicato dal venditore. Tenendo conto delle varie (e sempre presenti) restrizioni previste dalla legge, è importante verificare chi abbia diritto a usufruire dei contributi e secondo quali termini. Nel 2013 parte di essi è stata destinata a Pubbliche Amministrazioni e aziende, per l’acquisto di nuovi veicoli (esclusivamente in Italia) e la conseguente rottamazione del mezzo inquinante in possesso. Una strategia che vuole rilanciare l’industria automobilistica (duramente colpita dal caro carburante) e favorire la mobilità sostenibile. Tra l'altro, per facilitare il passaggio alle auto ecologiche, il Governo ha pianificato la diffusione delle infrastrutture necessarie all'utilizzo ordinario dei mezzi elettrici e ibridi: il cosiddetto Piano Nazionale Infrastrutturale. Obiettivo? Sviluppare una rete di ricarica rispondente al fabbisogno delle diverse zone del nostro Paese (in base alle percentuali di traffico e inquinamento atmosferico di ciascuna).