Da qualche tempo è possibile proteggere il proprio denaro elettronico, semplicemente sottoscrivendo una polizza assicurativa che vada a tutelare l’utente da eventuali furti, smarrimenti, clonazioni o uso improprio della carta di credito. Più si utilizza la carta, maggiori saranno le possibilità di incappare in qualche problematica e quindi è meglio prendere qualche precauzione.
Le polizze assicurative sulle carte, spesso offerte anche dagli stessi istituti di credito presso i quali si crea il proprio conto corrente, si possono dividere essenzialmente in due categorie:
copertura per l’eventuale uso indebito della carta;
copertura contro i sinistri di vario genere.
Nel primo caso si è coperti da tutto ciò che può derivare dallo smarrimento al furto della carta, che in ogni caso va bloccata immediatamente, e quindi si verrà rimborsati del capitale sottratto in modo illecito o verranno coperte le spese per l’acquisto non voluto di beni/servizi. La seconda tipologia di polizza è legata agli inconvenienti che possono capitare al possessore della carta, quindi all’invalidità permanente totale o parziale, morte, perdita temporanea del lavoro, ricoveri ospedalieri e altre condizioni verificabili nel contratto di stipulazione.
Noi italiani siamo un popolo “tradizionalista” si sa e, anche quando si tratta di pagare il conto, siamo restii alle novità. Solo 8 italiani su 100 effettuano regolarmente pagamenti con carte di credito o bancomat, mentre la media europea è del 20%. Ogni anno sono sempre di più gli utenti che si affidano alle transazioni elettroniche di denaro, aumenta la fiducia nel supporto ma cresciamo lentamente, mentre in Europa un utente effettua mediamente 57 transazione in un anno gli italiani sono fermi a 24,5.
Temendo di essere derubati, ma soprattutto di non avere un controllo diretto sul capitale, la cartamoneta ogni anno costa 133€ a ogni cittadino. Un capitale che va a sostenere i costi di produzione, gestione e sicurezza delle banconote che, sostenuto inizialmente dalla banche, viene scaricato in modo indiretto sui possessori di conti o utilizzatori dei servizi. Passare alla moneta digitale potrebbe portare ad un risparmio di ben 40 miliardi di euro e, forse, anche un rilancio economico di molte piccole/medie realtà. Assicurare la propria carta è una necessità per chi, nella vita e nel lavoro, si trova a pagare il conto con la carta.
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