automibilisti tutor I tutor autostradali funzionano e - a quasi dieci anni dal sua installazione sulle maggiori arterie nazionali - anche gli automobilisti ne sono coscienti. Una recente analisi condotta dalla Polizia Stradale sulla tratta Palmanova-Udine-Tarvisio (A23) ha evidenziato come, pur incrementando durante l’anno le ore di funzionamento del SICVE, le multe siano notevolmente calate. Gli automobilisti sono diventati più responsabili, anche solo per evitare una corposa multa. Trattandosi di un sistema preventivo, quindi non volto a punire gli automobilisti indisciplinati ma sostanzialmente a sensibilizzare chi guida, non si capisce perché il sistema SICVE non sia stato installato su un’arteria autostradale completamente nuova. Associazioni di categoria e tutela degli automobilisti sono preoccupate. Il timore è che l’autostrada Brescia-Milano, nata per collegare i tre poli di sviluppo lombardi e che sarà inaugurata il 23 luglio, possa attirare l’attenzione degli automobilisti con il “piede pesante”. Nuove infrastrutture, vecchie usanze.

Eludere il Tutor? Non si può

Online sono disponibili guide e suggerimenti per non essere multati dal Tutor, ma nessuno è realmente funzionante. Si va dal passare a velocità sostenuta sotto i portali all’eludere le telecamere circolando sulla corsia d’emergenza e via dicendo. Ma il sistema adotta tecnologie sofisticate a cui nessun veicolo può sfuggire, se non rispettando la velocità media tra due portali. Un modo per non essere multati c’è, ma è raro che si possa verificare. L’unico modo per farla franca pare sia transitare solo dal portale d’ingresso e non passare da quello d’uscita. Una situazione che può verificarsi solo nei tratti in cui è disponibile un’uscita autostradale tra il portale d’ingresso e quello d’uscita, situazione che vi porterebbe a percorre tratte di pochi km. Ma a che pro? Basta andare nei limiti e vedrete che sarà sicuramente meglio per tutti. E anche per le vostre tasche.

Sulla Salerno-Reggio Calabria arriva Vergilius

Anche l’affidabilità di Vergilus, fratello maggiore del Tutor, non viene messa in discussione. Con un funzionamento del tutto simile a quello del SICVE ma con l’aggiunta del rilevamento istantaneo della velocità, Vergilius viene adoperato anche sulle strade statali più pericolosi d’Italia come l’Aurelia, la Domitiana e le Romea dove il limite è tarato sui 90Km/h. E se sulle nuove arterie autostradali questi sistemi vengo ignorati, al Sud l’incompiuta Salerno-Reggio Calabria adotta il Vergilius per regolamentare in particolare il flusso d’auto tipico dell’esodo estivo.