pixel buds

fonte: tpi.it

Lo avevano previsto il cinema e la letteratura, ci avevano provato alcune startup lanciando campagne di crownfunding, Microsoft ha lavorato ad alcune applicazioni pensate per i suoi prodotti, ma è Google a far diventare realtà un traduttore simultaneo che permette le comunicazioni in 40 lingue. Le cuffie wireless Pixel Buds sono state presentate nei giorni scorsi e il loro arrivo agli occhi di molti è rivoluzionario.

Pixel Buds: come funzionano le cuffie wireless di Google

Le Pixel Buds sono state presentate mercoledì 11 ottobre 2017 a San Francisco, in occasione della presentazione dei nuovi prodotti Google, tra i quali la linea di smartphone Pixel. Al momento le cuffie Pixel Buds sono compatibili solo con i nuovi smartphone di Big G. e sulla carta appaiono come la risposta di Google agli Air Pods di Apple. Sono cuffie wireless che comunicano con il telefono senza il bisogno di un collegamento fisico (gli smartphone Pixel non sono dotati di jack audio). I comandi touch sono inseriti nell'auricolare destro delle Pixel Buds: tramite un tap si comunica con l'assistente virtuale di Google e qui inizia il bello. Si può richiedere all'assistente virtuale di fare una ricerca online, di fare una telefonata, di riprodurre un brano musicale, di dare indicazioni stradali o di fare una traduzione simultanea. Basterà dire all'assistente "aiutami a parlare cinese" per sentire le proprie parole tradotte in cinese mandarino, ad esempio. Sfruttando il collegamento con Google Translate, le Pixel Buds traducono in maniera simultanea i dialoghi, supportando la bellezza di 40 lingue.

Pixel Buds: possibili applicazioni del nuovo prodotto Google

Se Google Home è l'assistente virtuale che aiuta nell'organizzazione della vita domestica, le Pixel Buds amplificano le funzionalità dell'assistente virtuale inserito negli smartphone. Viaggiare all'estero senza conoscere nemmeno una parola della lingua del Paese che si è deciso di visitare, fare affari in tutto il mondo senza aver bisogno di un traduttore in carne e ossa, semplificare i rapporti diplomatici tra Paesi sono solo alcune delle possibili applicazioni delle nuove cuffie progettate da Google. Potenzialmente le Pixel Buds potrebbero aiutare le imprese negli affari, specialmente le aziende di dimensione più piccola per le quali le barriere linguistiche sono spesso ostacoli insormontabili. Non sarà più necessario rinunciare a un nuovo mercato estero a causa delle difficoltà di comunicazione: sarà l'assistente virtuale di Google ad abbattere le barriere linguistiche e a rendere possibile una conversazione con qualsiasi persona al mondo o quasi. Senza aver bisogno di vocabolari, app per la traduzione di singole parole o di gesticolare per cercare di farsi capire, peraltro con scarsi risultati.

Pixel Buds: posti di lavoro e privacy a rischio?

Non c'è solo chi guarda con entusiasmo al nuovo prodotto Google. C'è anche chi in queste cuffie che potenzialmente potrebbero rivoluzionare il nostro modo di viaggiare e di comunicare vede dei rischi. Innanzitutto, rischi per chi ha fatto della traduzione e dell'interpretariato il proprio lavoro. Di certo non è carino vedersi soffiare il lavoro, dopo anni di studio, da un'intelligenza artificiale. C'è anche chi ha sollevato un problema di privacy. Le conversazioni tradotte dalle Pixel Buds saranno registrate e salvate sui server di Google (anche se Google smentisce). Questo significa poter accedere a una mole di dati sugli utenti di Pixel Buds: dati personali che potrebbero essere ceduti o usati a fini di marketing.
Pixel Buds: le cuffie Google per la traduzione simultaneaPixel Buds: le cuffie Google per la traduzione simultanea http://bit.ly/2xILCWK via @6sicuro

Pixel Buds: costi e disponibilità

Le prime cuffie Pixel Buds saranno distribuite a partire da novembre. Per il momento, saranno compatibili solo con gli smartphone Google Pixel, ma le prossime versioni dovrebbero essere supportate anche da iPhone e Samsung. Le cuffie hanno un costo di 159 dollari (circa 135 euro) e sono disponibili in tre colori: bianco, azzurro e nero. Sono in vendita nel Google Store e al momento sono già andate esaurite. Chi vuole essere tra i primi a provarle può iscriversi alla lista d'attesa per poter essere avvisato non appena torneranno disponibili. La vendita è attualmente limitata agli Stati Uniti ma a novembre le vendite partiranno anche in Regno Unito, Australia, Canada, Germania e Singapore. Le Pixel Buds hanno un'autonomia di 5 ore di conversazione e sono vendute in una custodia che funge anche da power bank: una ricarica completa ne permette l'uso fino a 24 ore.

L'intelligenza artificiale a supporto della traduzione

Come accennato in apertura, Google non è stata la prima azienda a studiare un sistema per usare l'intelligenza artificiale a supporto della traduzione. Negli ultimi mesi si sono fatte notare ad esempio due campagne di crowdfunding, una su Indiegogo e una su Kickstarter, per lo sviluppo di auricolari wireless capaci di tradurre le conversazioni in maniera simultanea. La prima, Waverly Labs, si propone di sviluppare degli auricolari condivisi (al prezzo di 300 dollari) che supportano la traduzione di 15 lingue mentre la seconda, W2T, è stata lanciata per sviluppare degli auricolari wireless che, usati in combinazione con un'apposita app, permettono la traduzione da e per il cinese, il francese, l'inglese, il tedesco, il giapponese e lo spagnolo. Anche Microsoft ha lavorato negli ultimi anni per creare dei sistemi di traduzione intelligente. Nel 2015 ha lanciato Skype Live Translator, un traduttore virtuale che supporta otto lingue nelle conversazioni vocali e 50 lingue nelle conversazioni tramite chat. Un altro prodotto targato Microsoft è l'app Presentation Translation per Power Point, pensata per permettere la traduzione delle presentazioni dall'inglese in spagnolo e in cinese. Alla luce della semplicità di utilizzo e delle potenzialità delle Pixel Buds, gli strumenti più o meno direttamente concorrenti sembrano già superati. Le cuffie intelligenti di Google offrono una traduzione simultanea senza ritardi da e verso le 40 lingue integrate nel sistema Google Translate e sembrano garantire già ora un grado di fluidità e di affidabilità della traduzione che si avvicina a quella fatta da esseri umani.