Gli incentivi auto non passano soltanto per i bonus statali, nel 2020 attivi su ibride ed elettriche, ma sono previsti anche da alcune Regioni.
Come funziona l'incentivo per auto ibride e elettriche?
La Legge di Bilancio 2019 ha introdotto un bonus auto dedicato ai veicoli elettrici e ibridi.
L'ecobonus, applicato direttamente dalle concessionarie anche sui veicoli in leasing, dipende dalle emissioni di CO2, in particolare:
da 0 a 20 g/km, è previsto un bonus di 4.000 euro, che sale a 6.000 se si rottama l’auto vecchia (da euro 1 a euro 4);
da 21 a 70 g/km, il bonus ammonta a 1.500 euro, che sale a 2.500 in caso di rottamazione.
Ragionando i termini di emissioni da 0 a 70 g/km, parliamo di vetture totalmente elettriche (la prima categoria fino a 20 g/km) oppure ibride e la norma prevede il bonus per le vetture con prezzo di listino inferiore a 50mila euro più IVA.
Il decreto interministeriale (ministeri dei Trasporti, dello Sviluppo economico e dell'Economia) che fissa le regole per gli incentivi precisa che:
per accedere al bonus si avranno 5 mesi per immatricolare il veicolo dal momento della prenotazione dello stesso;
il bonus verrà erogato fino all'esaurimento delle risorse stanziate, dunque vince chi arriva tra i primi e dunque occorre affrettarsi.
Le risorse stanziate per le auto sono pari a:
60 milioni di euro per il 2019;
70 milioni di euro per il 2020;
70 milioni di euro per il 2021.
Ma con l’emergenza epidemiologica e con il crollo delle vendite nel settore automotive, il Governo ha ritenuto opportuno rifinanziare il provvedimento attraverso il Decreto Rilancio. In particolare la misura incrementa i fondi disponibili di 300 milioni di euro così suddivisi:
200 milioni per il 2020;
100 milioni per il 2021.
Come si fa domanda per gli incentivi auto 2020
Per ottenere l'ecobonus non occorre fare alcuna domanda. Se ne occupano direttamente le concessionarie che applicano una riduzione del prezzo d’acquisto.
L'ecobonus può cumularsi con altre promozioni attive da parte della casa automobilistica, oltre a quelle eventualmente previste a livello comunale o regionale.
Quali sono le auto che beneficiano dell'ecobonus?
Se stai valutando l’opzione di cambiare auto nei prossimi mesi e vuoi orientarti verso l’acquisto di un veicolo elettrico, o ibrido, ecco un elenco di auto che possono beneficiare dell'ecoincentivo:
Audi A3 SPB e-tron, Q5
BMW Active Tourer, i3, Serie 3 Berlina, Serie 5 Berlina
Citroën C-Zero, E-Mehari
DS3 Crossback, DS7 Crossback
Ford Kuga 3ª serie
Hyundai Ioniq, Kona
KIA Niro, Optima Berlina, Optima station
Mercedes Classe C berlina, Classe C station, GLC suv
Mini Countryman
Mitsubishi Outlander
Nissan e-NV200 Evalia, Leaf
Opel Corsa-e, Grandland X
Peugeot 208, iOn
Renault Zoe
Smart Forfour, Fortwo cabrio, Fortwo coupé
Tesla Model 3
Toyota Prius Plug-in
Vorlkswagen e-Golf, e-up!, Passat berlina, Passat station
L'ecobonus può essere incrementato di 2.000 euro in caso di rottamazione di una vecchia auto (da Euro 1 a Euro 4).
In questo caso abbiamo un bonus di:
6.000 euro per le auto totalmente elettriche, con emissioni da 0 a 20 g/km;
2.500 euro per le ibride con emissioni da 21 a 70 g/km.
Incentivi auto regionali
Alcune Regioni italiane, in attesa degli ecoincentivi statali che hanno preso il via il 1° marzo 2019, si sono attivate singolarmente per promuovere l'acquisto di veicoli a basse emissioni. La proposta di agevolazioni per la rottamazione e il contestuale acquisto di automezzi ecosostenibili si presenta in alcuni casi molto articolata. Negli ultimi anni l'azione di coordinamento svolta dal ministero dello sviluppo economico con alcune regioni (segnatamente quelle che si affacciano sulla Pianura Padana) ha prodotto la costruzione di regole comuni per la determinazione dei blocchi alla circolazione nelle aree urbane, ed ha posto le basi per un'azione abbastanza uniforme nella gestione degli incentivi alla rottamazione e dei bonus per le sostituzioni dei veicoli inquinanti per le imprese medio piccole.
Infatti appare chiaro come molte regioni come Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto ed altre ancora abbiano il ruolo di proporre incentivi dedicati al rinnovo del parco automezzi commerciali per le imprese.
In particolare segnaliamo i bonus previsti da:
Incentivi auto Emilia Romagna
La Regione accorda per tre anni, un contributo fino a un massimo di 191 euro l'anno (pari al costo del bollo medio), ai cittadini residenti in Emilia Romagna che acquistano un'auto ibrida di prima immatricolazione ad uso privato con alimentazione benzina-elettrico, gasolio-elettrico, gpl-elettrico, metano-elettrico o benzina-idrogeno. Le domande vanno inoltrate entro il 31 dicembre 2020.
Incentivi auto Friuli Venezia Giulia
Previsti contributi fino a 5.000 euro per auto elettriche, ibride e bifuel che siano nuove di categoria M1, e che corrispondano alla rottamazione di veicoli a benzina benzina Euro 0 o Euro 1 o di veicoli a gasolio Euro 0, Euro 1, Euro 2 o Euro 3 (la domanda va fatta entro 6 mesi dalla data di acquisto).
Incentivi auto Lombardia
La Lombardia ha previsto un contributo per chi demolisce veicoli inquinanti (fino a Euro 1 se alimentati a benzina e fino a Euro 3 se alimentati a gasolio), una riduzione del 50% per 5 anni per i veicoli a doppia alimentazione benzina/elettrico, anche se a ricarica esterna, o GPL/elettrico o metano/elettrico e l’esenzione permanente per i veicoli a idrogeno.
Le altre Regioni impegnate su questo fronte sono Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Sardegna, Lazio, Toscana e Province autonome di Trento e Bolzano.
Incentivi auto Valle d'Aosta
Gli incentivi riguardano i residenti in Regione da almeno due anni che acquistano veicoli con emissioni di CO2 inferiori a 70 g/km. Il bonus per i soggetti privati è pari a 6.000 euro, con tetto massimo di spesa fissato a 60.000 euro, IVA esclusa. L’incentivo può essere incrementato con la rottamazione di vetture con classe Euro 4 o inferiore, incremento dal 5 al 20% (riservato alla rottamazione delle Euro 0).
Incentivi auto Veneto
In Veneto gli incentivi vanno da 1.500 a 4.500 euro a seconda del livello di emissioni, con 1.500 per le auto diesel o benzina con emissioni comprese tra 90 e 120 g/km e a salire fino a 4.500 per le elettriche ad emissioni 0.
L'agevolazione riguarda i privati cittadini residenti in Regione, che rottamino un veicolo benzina di classe Euro 3 o inferiore o diesel di classe Euro 5 o inferiore e abbiano un reddito imponibile inferiore ai 75.000 euro.
Emissioni di co2, le elettriche ed ibride (peggio) a paritá di massa ed altre meno influenti caratteristice fisico/meccaniche inquinano in termini di CO2 in maniera uguale se non addirittura superiore delle tradizionali. Perchè considerando che la maggior parte dell’energia elettrica è prodotta da fonti fossili, la trafila per il trasferimento e lo stoccaggio fino alla batteria dell’auto è molto piu lunga e ad ogni passaggio si aggiunge un coefficiente di rendimento che è sempre inferiore ad 1, unitamente al fatto che la massa da spostare è la stessa se non maggiore a causa delle pesanti batterie…. Ecco che in termini di produzione di Co2 il vantaggio si va a far benedire! Ah certo…. La co2 non viene emessa dallo scarico dell’auto ma dalla ciminiera della centrale termoelettrica.
In definitiva un altra legge farlocca! Partorita da mente malata… I tecnici dovrebbero governare e non i filosofi!
Unica soluzione per la riduzione della co2 e di tutti gli altri inquinanti è l’uso di vetture piccole leggere ed efficienti il contrario dell’attuale moda scellerata dei SUV.
La macchina “ELETTRICA” dove la carico se sono ad Auronzo di Cadore o in provincia di Vibo Valentia. o in provincia di Matera – capitale della cultura!?!?!
Non acquisterò mai una nuova auto europea o comunque fabbricata nel vecchio Continente! Ne ho possedute ben 5, sempre nuove di zecca e tutti mi hanno totalmente deluso, sia a benzina che diesel! Attenderò quella ad idrogeno di provenienza orientale o meglio asiatica, se il buon Dio vorrà divertirsi a lasciarmi ancora derubare in questa misera valle di lacrime!
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Emissioni di co2, le elettriche ed ibride (peggio) a paritá di massa ed altre meno influenti caratteristice fisico/meccaniche inquinano in termini di CO2 in maniera uguale se non addirittura superiore delle tradizionali. Perchè considerando che la maggior parte dell’energia elettrica è prodotta da fonti fossili, la trafila per il trasferimento e lo stoccaggio fino alla batteria dell’auto è molto piu lunga e ad ogni passaggio si aggiunge un coefficiente di rendimento che è sempre inferiore ad 1, unitamente al fatto che la massa da spostare è la stessa se non maggiore a causa delle pesanti batterie…. Ecco che in termini di produzione di Co2 il vantaggio si va a far benedire! Ah certo…. La co2 non viene emessa dallo scarico dell’auto ma dalla ciminiera della centrale termoelettrica.
In definitiva un altra legge farlocca! Partorita da mente malata… I tecnici dovrebbero governare e non i filosofi!
Unica soluzione per la riduzione della co2 e di tutti gli altri inquinanti è l’uso di vetture piccole leggere ed efficienti il contrario dell’attuale moda scellerata dei SUV.
La macchina “ELETTRICA” dove la carico se sono ad Auronzo di Cadore o in provincia di Vibo Valentia. o in provincia di Matera – capitale della cultura!?!?!
Non acquisterò mai una nuova auto europea o comunque fabbricata nel vecchio Continente! Ne ho possedute ben 5, sempre nuove di zecca e tutti mi hanno totalmente deluso, sia a benzina che diesel! Attenderò quella ad idrogeno di provenienza orientale o meglio asiatica, se il buon Dio vorrà divertirsi a lasciarmi ancora derubare in questa misera valle di lacrime!