Come scegliere il miglior motore a benzina? Sarebbe migliore una analisi dettagliata di tutte le tecniche costruttive oppure dobbiamo semplicemente preoccuparci di poche informazioni sintetiche? Questi sono temi che probabilmente dipendono molto da chi di voi sta seguendo l’acquisto di un nuovo automezzo. Probabilmente qualche giovane ragazzo di voi potrebbe appassionarsi alle meraviglie quasi magiche con cui sono ingegnerizzati i motori moderni, una delle espressioni più ingegnose dell’operato umano. Magari, invece, le gentili donzelle preferirebbero mediamente affrontare il tema della motorizzazione della loro nuova auto sulla base di un’analisi meno tecnica e più semplice e concreta.
Quando si sceglie la propria nuova automobile è normale dedicare un po’ di tempo a comprendere le caratteristiche della sua motorizzazione. Selezionare la migliore auto che incontri le nostre necessità dipende da molti fattori e spesso le caratteristiche principali che ci fanno propendere per uno o per l’altro veicolo non sono nemmeno legate così strettamente al suo motore. Peraltro che si tratti di un’auto a benzina o di una diesel non c’è proprio possibilità di sbagliarci, noi compreremo sempre l’auto per il suo motore, perché alla fine ogni veicolo sarà al servizio della nostra mobilità.
Per questo motivo, anche se a volte non è in cima ai nostri pensieri, dovremmo sempre avere un occhio di riguardo per capire quale sia il migliore motore in circolazione. Anzi, potremmo spingerci oltre e dire che anche se è vero che la migliore auto non è quella che ha la migliore motorizzazione, possiamo anche affermare che quasi sempre, se saremo costretti a cambiare forzatamente la nostra auto, sarà sicuramente stata colpa del suo motore.
Proviamo dunque ad introdurre una nostra visione dei parametri su cui valutare il migliore motore a benzina da selezionare.
Identificare quale sia il migliore motore a benzina in circolazione non è affatto semplice. Più in generale, indipendentemente dal fatto che il nostro veicolo sia a benzina o diesel o un propulsore bifuel, dovremo sempre tenere a mente che veicoli di fascia differente avranno sistemi di propulsione assai differenti tra loro.
Ad esempio, anche se il principio di funzionamento nel suo complesso sarà sostanzialmente identico tra un’auto a benzina di bassa cilindrata e una di grossa cilindrata, le caratteristiche costruttive e anche i vincoli sul funzionamento risulteranno comunque molto differenti e questo, in una certa misura, impatterà la progettazione dell’engine (per dirla all’inglese). I veicoli di bassa cilindrata spesso richiedono una grande attenzione ai consumi, gli utenti delle ammiraglie delle case automobilistiche blasonate saranno invece attenti alla prontezza e prestanza del loro mezzo e considereranno lo spreco di carburante un male minore.
Sarebbe quindi necessario a nostro avviso stilare molte differenti graduatorie e valutazioni in funzione della tipologia di automezzo e della fascia di utenza.
Caratteristiche tecniche motore a benzina
Ma allora come possiamo muoverci per scegliere il migliore motore a benzina? Noi proponiamo di sfruttare il più possibile gli elementi caratteristici che le case produttrici ci forniscono. Tutte quante, chi più esplicitamente, chi meno danno ampia visibilità delle caratteristiche tecniche dei loro motori. Poi ogni motore, che spesso è condiviso tra più modelli della stessa casa, e non raramente si può ritrovare sui modelli di più marchi, quando viene inserito in un veicolo modifica alcune sue caratteristiche in conseguenza del peso, dell’aerodinamica e di altre caratteristiche fisiche dell’auto in cui è inserito. Quelli che seguono sono i parametri chiave su cui dobbiamo concentrarci nelle nostre valutazioni, infatti un motore a benzina si differenzia dall’altro per:
- cilindrata, indicata spesso in centimetri cubici (o litri) delle sue camere di scoppio dove viene sprigionata la potenza del motore;
- numero di cilindri, il numero di cilindri determina le modalità di sincronizzazione degli “scoppi” che forniscono il movimento all’automezzo;
- potenza (indicata in cavalli (cv) o in kw), rende atto della massima energia di movimento il motore è in grado di generare nell’unità di tempo;
- coppia: rende atto di come il motore “risponda” quando lavora ai bassi regimi; ad esempio, i motori turbo hanno una coppia migliore;
- consumi di carburante: ossia, ad esempio, quanto carburante viene “bruciato” per percorrere cento chilometri. Si tratta di una misura, come altre tra i parametri che qui citiamo, che cambia a seconda del tipo di guida che stiamo conducendo (in città, ciclo extraurbano, sportiva, ecc. In genere si usa come misura indicativa semplificata i consumi di carburante nel ciclo misto;
- emissioni di CO2: rendono conto di quanto “inquinante” è un automezzo;
- accelerazione: è legata indirettamente alla potenza del veicolo e alla progressione della sua coppia, e descrive sinteticamente quanto pronto è lo scatto della nostra auto. Si misura quasi sempre con il tempo con cui il veicolo da fermo su un rettilineo riesce a raggiungere la velocità di 100km/h;
- durata: è uno dei parametri che consideriamo più importanti. I costruttori sono dei furbacchioni perché forniscono tutti gli altri dati, ma su questo tacciono sistematicamente. Magari associano ai loro autoveicoli un congruo periodo di garanzia, e questo è sufficiente per tranquillizzarci, ma la storia del mercato automobilistico è piena di aneddoti su motorizzazioni riuscite male, di manutenzioni costose per tenere in efficienza il proprio veicolo, di consumi degradati, e tante altre situazioni simili che hanno spinto automobilisti a cambiare anzitempo il loro mezzo. Per valutare la durata spesso raccogliere informazioni in rete, pur con le difficoltà del caso, può essere una strada per evitare brutte sorprese.
Valutare un “engine” solo sulla base di questi parametri è sicuramente allo stesso tempo una grande semplificazione e una sicura limitazione, perché la migliore motorizzazione dipende dalla qualità della sua progettazione e della sua fabbricazione. Vediamo comunque nel seguito le dotazioni di alcuni dei migliori modelli a benzina della fascia dei segmenti A e B e verifichiamo le loro caratteristiche.
Caratteristiche dei motori a benzina nel 2019
Per esemplificare su come si potrebbe procedere nell’analisi delle prestazioni dei migliori motori a benzina valutiamo nel seguito alcuni casi pratici, tratti dalla documentazione che le case produttrici indicano per i loro modelli in vendita nel 2019.
Motore | Auto | Cilind. (cc) |
Pot. (cv) |
Accel. 0-100 |
Cons. (l/100km) |
Emis. (gr/km co2) |
500 – Motore Benzina 0.9 TwinAir Turbo 105cv | Fiat 500 | 900 | 105 | 10 | 4,2 | 99 |
500 – Motore Benzina 1.2 69cv Start&Stop | Fiat 500 | 1200 | 69 | 12,9 | 5,2 | 120 |
1.0 TSI BlueMotion Technology | Volkswagen Up! |
1000 | 90 | 5,1 | 116 | |
PureTech82 S&S Manuale a 5 Rapporti S&S | Peugeot 208 | 1200 | 83 | 12,2 | 4,7 | 109 |
1.0 T-GDi 100 cv | Hyundai i-20 | 1000 | 100 | 10,8 | 5,5 | 109 |
Selezionando le auto di interesse nelle proprie valutazioni si potrà facilmente creare uno specchietto come quello qui sopra in cui risulta semplice poi confrontare tra loro le prestazioni di differenti motorizzazioni ed eventualmente orientare le nostre scelte verso quella che ha la migliore emissione o quella più potente o quella con la migliore accelerazione.
I migliori motori a benzina del 2019
Nel caso considerato, in cui abbiamo cercato di identificare alcune delle proposizioni recenti del 2019 di alcune case automobilistiche nella fascia A e B, ad esempio troviamo.
Per la Fiat 500 con il Motore Benzina 0.9 TwinAir Turbo 105cv , un motore benzina di ultima generazione con soli tre cilindri per ridurre i consumi garantendo comunque molta potenza come conseguenza del turbo compressore, valori dichiarati di 4,2 litri per 100km e 99 gr/km rispettivamente per consumi ed emissioni. Questo veicolo possiamo dire che è molto indicato sia per chi vuole avere dimensioni contenute per muoversi facilmente in città che per viaggiare con un motore scattante e con poche vibrazioni anche in autostrada.
La Volkswagen Up! con il motore TSI BlueMotion Technology 1000 di cilindrata abbiamo grossi benefici sia a livello di consumo che di emissioni. Non solo, secondo Casa Madre, avendo il turbo a geometria variabile migliora anche la risposta del motore. Appena si rilascia l’acceleratore, grazie alla funzione veleggiamento, si spegne il motore e l’inerzia continua il movimento portando a risparmiare sulla benzina.
La Peugeot 208 invece beneficia dei motori a benzina di ultima generazione PureTech82 S&S Manuale a 5 Rapporti S&S (vincitori di alcuni riconoscimenti negli ultimi anni), motorizzazioni che offrono ottime prestazioni e consumi. Queste motorizzazioni usano tecnologia condivisa anche con altre case automobilistiche come la Citroen.
Dello stesso segmento delle Peugeot anche la Hyundai i-20 con la sua motorizzazione 1.0 T-GDi 100 cv presenta ottima potenza con bassa cilindrata, ottime emissioni, con consumi sopra la soglia psicologica dei 5 litri per 100km.