Casa dolce casa. Per chi ci abita, certo, ma anche per i ladri. Vediamo come possiamo difenderla dai furti, che, statistiche alla mano, sono in preoccupante aumento. È importante capire che la sicurezza è, innanzitutto, un problema di comportamento: il nostro.
Furti in abitazione: le zone più colpite
Secondo i dati Censis e i dati Istat, la zona d’Italia più ambita dai ladri è il Nord-Ovest, precisamente nelle province di Milano (19.214 reati) e Torino (16.207) in pole position, seguite dalla provincia di Roma (15.779). Le abitazioni private sono più ambite rispetto ai negozi e agli uffici pubblici, che hanno solitamente le telecamere e sistemi di sicurezza installati.
L’identikit del ladro di appartamento
Sicuramente è capace di fare il suo mestiere ma, prima di tutto, il ladro è una persona che sa cogliere i segnali e sa approfittare delle distrazioni e dell’incuria delle persone, utilizzando la forza e ancor di più il raggiro, convincendoci a lasciarlo entrare in casa con una scusa.
Predilige le abitazioni che, al momento del furto, sono disabitate e le situazioni in cui il rischio di essere scoperto è minimo o quasi nullo, e quando può agire indisturbato: come nel caso emblematico del furto in casa Fornero, per esempio.
Spesso a far entrare i ladri in casa siamo noi!
Sembra incredibile, ma molte volte è particolarmente semplice aprire la porta di ingresso, perché non è chiusa bene o non lo è affatto. Oppure è altrettanto semplice, per il ladro, passare da una finestra rotta o da un balcone lasciato aperto.
Più raramente, chi si introduce in appartamenti e villette è costretto a usare la forza o gli appositi strumenti come leve, tenaglie e piede di porco.
Anche in questo caso però, siamo stati noi a permettere il furto, perché la nostra porta non è blindata oppure non ha una serratura sicura, o ancora… Abbiamo dimenticato le chiavi nella toppa o le abbiamo nascoste nella cassetta delle lettere o sotto il vaso in giardino, alla mercé di ogni sguardo. Del resto si sa: i ladri, prima del colpo, studiano la vittima e le sue abitudini.
In sintesi: una porta resistente, e possibilmente chiusa, ci mette al riparo dal 60% dei tentativi di furto. Vediamo quindi come difendere la nostra casa dai furti: cosa è bene fare e cosa, invece, è bene evitare.
Furti in abitazione: I buoni comportamenti
Si tratta di avere buon senso e qualche accortezza in più per evitare furti e più in generale spiacevoli situazioni.
- Dare, e farsi dare, i recapiti ad un vicino di casa: sempre utile in caso di aiuto reciproco;
- Non dire a mezzo mondo di essere single o di vivere soli. Nella segreteria telefonica, meglio registrare un messaggio “al plurale”;
- Durante le assenze di qualche ora, meglio lasciare accesa una luce o la televisione o lo stereo: i rumori scoraggiano il ladro;
- Non scrivere mai l’indirizzo e il numero civico sulle chiavi di scorta da dare alle persone di fiducia: se il ladro entra in casa loro, poi viene a trovare anche noi;
- Durante le assenze lunghe e le vacanze meglio non fare troppa pubblicità, nemmeno su Facebook del tipo: “New York sto arrivando” oppure “Finalmente me ne vado al mare un mese”.
I cattivi comportamenti
- Abbandono e trascuratezza: la posta non ritirata, l’erba del giardino incolta… Sono segnali da non mandare;
- Far entrare in casa chiunque: fattorini, persone che non conoscete bene;
- Ostentare i nuovi acquisti di valore oppure sbandierare la presenza di ori nella cassaforte.
Furti in abitazione: quali sistemi di sicurezza scegliere?
Oltre ad alzare la soglia di attenzione, esistono sistemi e prodotti affidabili e di qualità, che proteggono la nostra casa. La scelta dipende dalle esigenze e dal tipo di abitazione. In ogni caso ecco alcune soluzioni utili:
- Porta blindata, porte secondarie e del garage sicure e anti-scasso;
- Per la serratura: installare un cilindro o una rosetta di sicurezza;
- Tapparelle blindate, sprange sulle persiane, inferriate, vetri antisfondamento;
- Antifurti, collegati con i numeri di emergenza;
- Videocitofoni.
Furti in abitazione: app per smartphone e gruppi su Whatsapp
Dopo il fenomeno dei gruppi di autotuela su Whatsapp, iniziano ad essere sviluppate applicazioni per dispositivi mobili. Un esempio? La neonata Siqra. L’utilità è forse minima, ma simili app possono servire nei casi in cui è necessario segnalare in tempo reale movimenti sospetti, furti appena verificati, situazioni strane.
E l’assicurazione?
Sembra superfluo dirlo, ma è sempre un’opzione caldamente consigliata.
Sebbene le assicurazioni non arrivino a coprire l’intero danno, abbiamo la possibilità, se lo desideriamo, di scegliere la polizza assicurativa dai massimali più alti. Non è solo il valore della refurtiva rubata che dobbiamo considerare: anche i danni a porte, finestre e mobili possono costarci davvero cari, se non siamo coperti.