Un animale domestico è parte della propria famiglia. E in quanto tale, comporta non solo diritti e doveri, ma anche imprevisti e difficoltà. Dunque, perché non assicurarlo? Come funziona una assicurazione animali domestici?
In primis, c’è da dire che le assicurazioni per gli animali sono principalmente di due tipi:
- la più diffusa, è la classica assicurazione RC, quella civile verso i terzi, che non protegge tanto i cari animali di compagnia quanto le altre persone o cose – perché può valere anche sugli oggetti – che in qualche modo il nostro amico abbia danneggiato, scheggiato, devastato o distrutto. Fino al 2009 per ben diciotto razze canine, ritenute particolarmente aggressive e pericolose a priori, questo tipo di assicurazione era addirittura prevista per legge; la normativa è cambiata in seguito e adesso l’assicurazione è diventata obbligatoria soltanto per quei cani che abbiano già aggredito qualcuno o per cui il veterinario ha ritenuto necessario fare una segnalazione in tal senso. Ciò non toglie che il padrone dell’animale resta civilmente e legalmente responsabile dei danni causati e arrecati dal proprio animale;
- il secondo tipo di assicurazione animali domestici è di carattere preventivo-sanitario: esse agiscono nel campo medico-assistenziale e si possono stipulare in vista di cure extra per l’animale stesso o per motivi collegati alla sua salute o a quella del suo padrone.
L’assicurazione civile per i cani
Dopo che diverse razze di cane sono salite ai disonori della cronaca per aver violentemente attaccato adulti e soprattutto bambini, spesso purtroppo storpiandoli e mutilandoli, c’era stato un generale inasprimento delle pene e della legge nei confronti dell’animale domestico più amato dalle famiglie, ossia il cane.
Risale al 2006 la famosa ordinanza del Ministro Livia Turco contro un certo numero (diciassette) di razze canine, individuate in una lista di “pericolose”, per cui divenne improvvisamente obbligatorio stipulare una polizza assicurativa. Quest’infelice ordinanza non ha sortito alcun effetto in termini di efficacia nell’incidenza di attacchi e violenze da parte di cani e numerosi veterinari si sono schierati contro la stupidità di indicare delle razze come più violente delle altre.
L’anno successivo, infatti, l’ordinanza è stata modificata: cancellata la lista delle razze pericolose, si è ritenuto opportuno introdurre alcune importanti regole per la convivenza pacifica tra animali e esseri umani nei luoghi pubblici; è diventato obbligatorio l’uso del guinzaglio a max 1,50 mt e della museruola se il cane è potenzialmente irascibile e se così richiesto dalle Autorità competenti.
Ordinanza pienamente confermata nel 2014 e che rappresenta una sorta di via di mezzo tra il tentativo di placare gli animi degli allarmisti e le riserve di animalisti e veterinari.
Inoltre, la legge obbliga la stipula di una polizza assicurativa RC esclusivamente per i cani “dichiarati a rischio elevato di aggressività”, precedentemente inseriti in apposito registro tenuto regolarmente aggiornato e indicati dal veterinario.
Se per qualche motivo, siete possessori di un cane potenzialmente aggressivo, siete quindi tenuti a stipulare una RCT. E, proprio come fossero un’automobile, sul mercato ci sono diverse varietà di polizze, il cui valore e differenze principali dipendono dalla razza del cane in oggetto e dalla sua età.
Tra le tante soluzioni in tal senso ve ne sono alcune anche molto economiche (si parla anche di meno di trenta euro l’anno) da stipulare anche direttamente online (vedi più avanti).
Molte compagnie assicurative offrono questo servizio all’interno delle polizze dedicate al capofamiglia o all’immobile di proprietà; di questo tipo, ad esempio, la proposta di Poste Italiane, che ha inserito nel prodotto “Capofamiglia – Postaprotezione Casa Special” anche la clausola sugli animali domestici, che tutela in caso di aggressione dal parte del cane a terzi (99,96 euro annui).
Simile a questa è la polizza di Fata Assicurazioni, che copre cani e gatti domestici all’interno della proposta “Soluzione Fata per la Casa”. In questo prodotto sono previsti rimborsi per gli interventi chirurgici subiti dal cane o dal gatto di casa, in quanto sorta di estensione della famiglia.
Anche Genialloyd offre il suo prodotto RC – cane: all’interno della polizza “Io e la mia casa”, si può aggiungere la copertura dei danni (dalle lesioni, alla morte, al danneggiamento di cose) causati a terzi dal cane, estendendola anche a chi si occupi temporaneamente dell’animale, con un costo variabile a seconda della proprietà immobiliare cui è collegata.
Altri tipi di assicurazione animali domestici
Visto l’amore degli italiani per i pet – all’incirca la metà delle famiglie italiane possiede un cane o un gatto, per un totale di circa sessanta milioni di esemplari – il mondo assicurativo sta mettendosi alla pari, costruendo delle polizze ad hoc per gli animali.
Continuando sulla scia del cane, che è l’animale di compagnia preferito dalle famiglie, si può pensare di stipulare un’assicurazione animali domestici combinata, che unisca la responsabilità civile a eventuali spese mediche straordinarie.
Quella che è probabilmente la più celebre di tutte, è la polizza DottorDog che con meno di un centinaio di euro l’anno, riunisce in un’unica polizza RC, copertura veterinaria e tutela legale, senza fare esclusioni per le razze e mantenendo massimali alquanto alti.
Anche Assicurazione Cane Gatto unisce RC per danno a terzi e spese veterinarie, ma si riferisce soltanto a operazioni e interventi chirurgici dimostrabili. Quindi, restano al di fuori, le spese di routine, come vaccino, eventuali antibiotici o esami del sangue. Inoltre, a suo svantaggio c’è anche il massimale, decisamente basso (siamo a 1000 euro), cifra facilmente raggiungibile con una qualche operazione d’emergenza.
Idem dicasi per la polizza “Assicuri Animali Domestici” di TUA Assicurazioni, che, seppur comprendendo nella sola polizza la Rc, le spese veterinarie e l’eventuale tutela legale, mantiene il massimale basso (mille euro) per le spese mediche.
Una delle più complete in circolazione è quella proposta da Allianz-Raz con la polizza “Operazione Cane&Gatto”, che supporta il proprietario sia in caso sia di danni a terzi causati dagli animali, sia per il rimborso di spese veterinarie.
La compagnia ha anche istituito un numero verde attivo 24 ore su 24 che offre una consulenza veterinaria in tempo reale e continuativo, oltre dare supporto e altre informazioni utili sul regno animale; inoltre, in caso di infortunio notturno, prevede persino il rimborso delle spese di trasporto fino allo studio zooiatrico più vicino e annessa visita, nonché copre con assistenza gratuita l’animale in tutti i paesi dell’EU. Chiaramente, la polizza si estende dal proprietario anche ad altre persone che accudiscono temporaneamente l’animale.
Dal canto web, l’agenzia Broker Online ha una sezione dedicata soltanto agli animali e presenta due tipi di polizze: con “Euratutela”, si coprono le spese legali, di arbitrariato, investigative, di uffici tecnici e simili, interpellati per casi giudiziari in cui sia coinvolto il proprietario e/o il suo animale, e il cui prezzo (della polizza) si definisce caso per caso; con “Eurafamiglia”, invece, si pensa a provvedere alle spese medico-assistenziali e di responsabilità civile di proprietario, animali e familiari, al costo di 72, 20 euro.
Last, but not least
Come si può notare facilmente dall’elenco di polizze sopra descritto, quasi tutte le compagnie di assicurazioni hanno ormai creato delle polizze più o meno adatte a chi vuole tutelare il proprio animale domestico da cause, incidenti, malattie e morti.
Un momento, calma: ho detto “animale domestico”? Forse avrei dovuto dire cane, o al massimo, quasi per concessione, gatto.
Insomma, ok, il mondo delle assicurazioni ha pensato agli animali domestici ed ha anche formulato delle proposte alquanto interessanti, ma si può dire che non esiste ancora nulla di specifico per animali esotici, né tanto meno qualcosa per animali che non facciano “bau” o “miao”.
Ed anche se è vero che cani e gatti sono i migliori amici degli italiani, è parimenti vero che il numero degli amanti di altri meno comuni pet (iguane, furetti, porcellini d’India, serpenti e chi più ne ha…) cresce anno per anno. Animali esotici che in quanto tali sono anche molto fragili e spesso richiedono cure e attenzioni maggiori.
Parlando con studi medici, ambulatori veterinari, cliniche specializzate, ci si rende conto che tutti denunciano questa sorta di lacuna assicurativa. Il che non significa che non sia possibile assicurare il proprio animale esotico, ma che per farlo bisogna rivolgersi alla singola compagnia, cercando una proposta che sia ragionevole e conveniente per le parti.
In conclusione
Alla fine di questa ricognizione, la sensazione che si ricava è che, sebbene si possa pattuire un’assicurazione per il proprio animale domestico a una cifra ragionevole, le possibilità restano comunque alquanto limitate, soprattutto se non si possiede un cane o se si richiedano dei servizi specifici/aggiuntivi.
Ciò che bisogna quindi domandarsi prima di stipulare polizze a vanvera, è quanto veramente efficace sia l’assicurazione. Il consiglio è di scegliere una polizza con massimali in grado di coprire tutte le spese extra in caso di estrema necessità, considerando che quelle veterinarie sono decisamente care.
A questa domanda fondamentale, va aggiunta la considerazione che è possibile scaricare dalle tasse le spese veterinarie degli animali domestici legalmente dichiarati. Infatti, partendo da un minimo di spese sostenute di 387,34 euro per cure veterinarie, si può detrarre dall’Irpef il 19 per cento sulla somma che eccede i 129,11 euro. Un dato che sicuramente concorre ai fini della scelta assicurativa.
Ulteriore avviso, dato che un’assicurazione (specie per le polizze di tipo assistenziale) interviene nei momenti di propria inottemperanza e impossibilità a svolgere i propri doveri, è da considerare come positivo ogni servizio extra, dall’assistenza da remoto da parte di esperti alla sistemazione d’emergenza in una struttura specifica, fino al trovare personale adeguato che riesca a prendersi cura del pet in caso in cui il proprietario sia impossibilitato.
Insomma, qualsiasi tipo di prestazione che risponda alla domanda: come sarà accudito il mio amico animale in caso di sciagura (mia o sua)?
Come sempre, quindi, vale la regola base: prevedere è meglio che curare.