Agevolazioni fiscali prima casa
Acquistare una casa comporta il pagamento di diverse spese: l’imposta di registro, l’imposta catastale, l’imposta ipotecaria e, per i soggetti IVA, anche l’imposta sul valore aggiunto. Ma per chi acquista una casa da destinare ad abitazione principale sono previsti costi ridotti.
Le agevolazioni prima casa offrono uno sconto fiscale sostanzioso. In più, per chi acquista la casa accendendo un mutuo ipotecario, si aggiunge la possibilità di detrarre gli oneri accessori e il 19% degli interessi passivi pagati sul finanziamento. Dal 2014 sono in vigore nuove aliquote per le imposte relative agli acquisti delle abitazioni. Per l’acquisto della prima casa sono dovute:
- l’imposta di registro, il cui importo è pari al 2% del valore catastale dell’abitazione e in ogni caso non può essere inferiore a 1.000 euro;
- l’imposta catastale, pari a 50 euro se si acquista da soggetti privati o da imprese esenti da IVA e di 200€ se invece l’acquisto viene fatto da soggetti IVA;
- l’imposta ipotecaria, pari a 50 euro per gli acquisti fatti da soggetti privati o da imprese esenti da IVA e di 200€ per gli acquisti fatti da soggetti IVA;
- l’eventuale IVA, pari al 4% del valore dell’immobile.
L’imposta di registro applicata alle compravendite di seconde case o di case per le quali non si può usufruire delle agevolazioni equivale al 9% del valore dell’immobile, mentre l’IVA è pari al 10%. L’agevolazione per la prima casa assicura un risparmio notevole: su una casa che ha un valore catastale di 100.000 euro l’imposta di registro da versare sarà infatti di 2.000 euro se si tratta di prima casa o di 9.000 euro se si tratta di seconda casa.
Agevolazioni prima casa: chi le può ottenere
Per poter usufruire delle agevolazioni prima casa bisogna rispettare precisi requisiti. Innanzitutto, è necessario che la casa che viene acquistata sia destinata ad abitazione principale e non sia classificata come casa di lusso.
Si considera casa di abitazione quella in cui si è residenti: per questo, chi vuole ottenere le agevolazioni prima casa deve essere residente nella casa che acquista o deve impegnarsi a trasferire la residenza nel comune in cui si trova la casa entro 18 mesi dalla data del rogito. Questa norma non si applica ai dipendenti delle forze armate e delle forze di polizia a ordinamento militare che quindi non sono obbligati ad avere la residenza nel comune in cui si trova l’abitazione acquistata come prima casa.
È anche necessario non aver usufruito in passato di agevolazioni per l’acquisto della prima casa e non essere titolari di altri diritti reali (anche in comunione con il coniuge) su immobili che si trovano nello stesso comune nel quale si acquista la prima casa.
Con l’entrata in vigore della Legge di Stabilità 2016 i benefici fiscali per la prima casa sono stati estesi anche a chi ha una casa di proprietà e ne acquista una seconda, impegnandosi a vendere la prima entro un anno dal momento in cui viene firmato l’atto notarile di acquisto.
La scelta di approfittare delle agevolazioni prima casa deve essere indicata nell’atto firmato davanti al notaio, nel quale viene certificato che chi acquista la casa rispetta tutti i requisiti previsti dalla normativa italiana e quindi può usufruire delle aliquote ridotte.
Le detrazioni fiscali sul mutuo prima casa
Lo sconto fiscale applicato alle aliquote delle imposte di registro, catastali e ipotecarie non è l’unico risparmio fiscale previsto per chi acquista la prima casa.
Chi decide di acquistare la casa di residenza richiedendo un mutuo ipotecario può detrarre fiscalmente parte degli interessi passivi pagati sul prestito. La detrazione corrisponde al 19% degli interessi passivi, considerati fino a una cifra massima di 4.000 euro annuali. La detrazione massima per ciascun anno è quindi pari a 760 euro.
Non solo: nella prima dichiarazione dei redditi presentata dopo aver acceso il mutuo si possono portare in detrazione anche gli oneri accessori sostenuti per ottenere il finanziamento (ad esempio le spese di perizia, le spese notarili e i costi legati all’iscrizione o alla cancellazione dell’ipoteca sull’immobile).
Agevolazioni prima casa: si possono richiedere di nuovo se la casa è inagibile
Cosa succede se la casa acquistata con le agevolazioni risulta inagibile? L’Agenzia delle Entrate ha risposto con la risoluzione 107/E, chiarendo che è possibile acquistare un nuovo immobile godendo delle agevolazioni, se l’immobile acquistato in precedenza non è più oggettivamente idoneo ad essere abitato.
Chi a causa del terremoto ha una casa inagibile può quindi acquistare un nuovo appartamento con i vantaggi previsti per la prima casa. Questo perché, secondo l’Agenzia delle Entrate, a seguito del terremoto:
si è verificato un impedimento oggettivo, non prevedibile e tale da non poter essere evitato, che ha comportato l’impossibilità per il contribuente di continuare ad utilizzare l’immobile acquistato per finalità abitative.
Se in seguito l’ordinanza di inagibilità dovesse essere rimossa, non avrebbe conseguenze sull’acquisto. La risoluzione spiega infatti che al momento dell’acquisto c’erano le condizioni per richiedere le agevolazioni per la prima casa e una eventuale modifica successiva non avrebbe effetti retroattivi.
Chi ha subito danni meno gravi, invece, può sistemare o rendere antisismica la propria abitazione beneficiando degli incentivi fiscali riconosciuti dal cosiddetto sismabonus.