È possibile detrarre dal 730 l’assicurazione auto? Quando ci si appresta alla compilazione del modello 730 per la dichiarazione dei redditi, si cercano spesso elementi che si possono detrarre, scaricando dal reddito. La detrazione assicurazione auto è possibile, ma bisogna capire come e in che forma.
Detrazione assicurazione auto: questione di data
Prima di tutto è fondamentale chiarire che non tutte le assicurazioni concedono detrazioni e, per molte, un parametro fondamentale è la data di sottoscrizione del contratto, che diviene fattore determinante per la pratica.
Per i contratti stipulati entro fine anno 2000 esiste la possibilità di detrazione, ma tale diritto è condizionato da una serie di requisiti, primo fra tutti la durata del contratto, il quale deve essere di almeno 5 anni. Non vi sono invece vincoli in merito alla tipologia di assicurazione dato che la normativa vigente consente lo scarico senza specificare il tipo di polizza stipulata, ammettendo idealmente anche una normalissima polizza infortuni inserita come garanzia accessoria nel pacchetto di assicurazione auto.
Diversa disciplina è quella che regola invece i contratti di assicurazione auto stipulati a partire dal 1° gennaio 2001: questi prevedono detrazione soltanto nel caso in cui venga a mancare la vita, o si contragga un’invalidità permanente superiore al 5%, tale che impedisca lo svolgimento della normale vita quotidiana.
Assicurazione auto: quali imposte si pagano
Nella stipulazione di un contratto RC Auto il prezzo non è definito solo dai valori come l’età, la provincia, la macchina, ecc. ma entrano in gioco anche alcune imposte fisse obbligatorie su ogni contratto. Quali?
- un’imposta statale che parte da un valore minimo del 12.5% e può subire variazioni in positivo o negativo fino al 3.5% in base alle decisioni della provincia. 96 di queste hanno aumentato l’aliquota base tranne tre: Aosta, Bolzano e Trento;
- un’imposta di contributo al Servizio sanitario Nazionale, bloccata al 10.5%.
Quale costo dell’assicurazione auto posso quindi detrarre?
La domanda sorge spontanea ma, sfortunatamente, la risposta non è delle migliori: nessuna delle due è scaricabile. Perché? La prima, quella statale, è da sempre intoccabile mentre il contributo al SSN lo è diventato dal 1 gennaio 2014 (decreto legge n.102 del 2013). Se fino a due anni fa era possibile agire su quest’ultimo, con la dichiarazione dei redditi 2015 la deducibilità è scomparsa definitivamente.
Cosa prevede la legge?
La legge del 2013 è stata approvata a partire dal 2014 con attivazione nel successivo anno 2015. Il contributo in questione si riferiva a quella quota che i cittadini che versavano (obbligati) dallo Stato come “aiuto al monte spese per vittime della strada e feriti”, che era parte della spesa assicurativa e stava a bilancio nel modello 730 o nel modello Unico, appartenente alla voce “Oneri e Spese” . Qualora il cittadino lo gradiva, poteva scaricare questo importo per la parte che superava un livello minimo di 40 euro.
Purtroppo le cose oggi sono mutate e questa nuova legge ne impedisce lo sgravio fiscale ed è esplicitato in maniera chiara e inequivocabile:
“A decorrere dal periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2014, il contributo previsto nell’articolo 334 del codice delle assicurazioni private, di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, è indeducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive. A decorrere dal medesimo periodo d’imposta cessa l’applicazione delle disposizioni del comma 76 dell’articolo 4 della legge 28 giugno 2012, n. 92″
RC auto: come risparmiare
Il problema che rimane è sempre e solo uno: come risparmiare sull’assicurazione auto? Abbiamo elencato alcuni consigli per salvaguardare il tuo portafoglio ma, l’unico metodo che puoi attuare sempre e comunque, è il confronto delle tariffe assicurative.