L’auto elettrica diventa ogni giorno un prodotto più appetibile, capace di sostituire completamente il classico concetto di automobile, ma la flessibilità d’uso richiesta allontana soprattutto gli “automobilisti storici”. L’autonomia delle batteria e il sistema di ricarica sono, almeno per i modelli presenti sul mercato, le difficoltà più grandi da affrontare all’acquisto di un veicolo EV. Finalmente, dall’Italia, arriva l’auto che si ricarica comodamente in salotto.
Birò è una piccola automobile, ufficialmente rientra nella categoria dei quadricicli, lunga 174 centimetri e larga 103, poco più grande di uno scooter ma con due posti affiancati, che si destreggia molto bene tra le strade dei centri storici. Completamente elettrica, dotata di due motori Brushless da 4Kw, con châssis in acciaio, parabrezza in cristallo con tetto e vetro posteriore apribili.
La piccola auto elettrica Birò, è presente sul mercato già dal 2008, ma un’idea ha rivoluzionato completamente la seconda generazione.
La piccola auto elettrica di casa Estrima, che ha già venduto più di mille esemplari in tutto il mondo, migliora il comparto batteria con la nuova tecnologia Re-Move. L’accumulatore di energia, dal peso di 28kg e posizionato sotto il sedile del guidatore, sarà removibile in modo da poterlo trasportare in casa e caricarlo comodamente in salotto.
Un sistema studiato nei minimi particolari, dal carrello per il trasporto della batteria al caricabatteria da muro, che permetterà all’automobilista di ricaricare l’auto quasi come se fosse uno smartphone. La batteria si ricarica completamente in quattro ore, è possibile effettuare anche delle ricariche parziali dalla presa domestica, garantisce un’autonomia di 40km altrimenti, per i più esigenti, è possibile scegliere la batteria “maxi” con un’autonomia di 70km.
Un veicolo diverso
Una auto elettrica con nessuna pretesa di sostituire l’auto tradizionale, capace di rivoluzionare la mobilità quotidiana. Un personal commuting vehicle made in Italy pronto a conquistare i mercati stranieri, anche grazie all’investimento e alla fiducia di Renzo Rosso (fondatore e proprietario di Diesel) che ha rilevato il 30% dell’Estrima.