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Bollo auto: record di evasori

bollo auto

Bollo auto

In periodo di crisi, si sa, aumentano i casi (già numerosi) di evasione e contenziosi di vario genere.

Quello preso recentemente di mira dalla Guardia di Finanza a livello nazionale, e in particolare in Centro Italia, è il mancato pagamento del bollo auto: sembra infatti che sempre più italiani “chiudano un occhio” all’ora di dover saldare questa -diciamo pure ennesima- tassa, e l’ACI sta facendo recapitare a casa degli automobilisti morosi un cosiddetto avviso bonario, quando non direttamente la cartella di Equitalia: quest’ultima è lasciata ai casi in cui i diretti interessati abbiano accumulato più anni di debito.

Ma che cosa succede se si paga in ritardo? Bisogna considerare, oltre all’importo dovuto, un surplus relativo alle spese legali (2,5% annuo) e gli interessi (3,75% se si paga entro i primi 30 giorni, 6% entro l’anno).

Al momento, quella del bollo auto è la tassa più evasa, insieme a Irpef e Iva: quest’anno si parla di oltre un miliardo di euro non incassato dallo Stato. Tra le proposte per arginare il problema, quella di tornare alla regola sospesa nel 1997 di esporre il contrassegno insieme a quello della RC auto. Nel frattempo, l’ACI incoraggia al pagamento online e cerca strategie per ricordare le scadenze agli “smemorati”.

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