Si comprano sempre meno auto e le case automobilistiche sono costrette a correre ai ripari, abbiamo visto cosa sta succedendo per i produttori europei e americani, ma quelli asiatici come stanno affrontando la crisi?
Toyota – L’anno per la casa nipponica si chiuderà con poco più di 18 milioni di vetture vendute, ma crede di poter recuperare mercato nel prossimo anno con il lancio di 25 nuovi modelli tra Toyota e Lexus. La casa automobilistica punterà molto sui modelli ibridi, come la Yaris e il Touring Sport che sarà il primo wagon ibrido, e a un veicolo commerciale “ereditato” dall’accordo con PSA. Toyota punta molto sul futuro del mercato europeo (+13% nell’ultimo quadrimestre) visto che in Cina ha avuto un calo di vendite del 30%, che hanno costretto alla sospensione temporanea di alcune linee di produzione dell’impianto di Tianjin.
Tata Motors – Dopo l’acquisto per due miliardi di dollari di Jaguar-Land Rover gli indiani puntano alla conquista dell’Europa. Nello stabilimento della Land Rover è stata aumentata la forza lavoro, come i turni, e si lavora 24h al giorno per rilasciare il vendutissimo modello Evoque. Le cose vanno bene anche per il rinnovato modello della Range Rover, che riconquista una buona fetta di mercato, e inizia a muoversi qualcosa anche per il brand Jaguar per il lancio della sportiva F-Type. Continuano le “voci di corridoio”, non c’è ancora nulla di certo, sull’imminente lancio della Nano sul mercato europeo che grazie a un bassissimo prezzo di lancio dovrebbe competere con la Fiat 500 e la Smart
Honda – La casa nipponica dovrebbe chiudere l’anno con 4,2 milioni di veicoli venduti, 180 mila in meno di quelli previsti all’inizio dell’anno, ma che in ogni caso attesta un aumento degli utili del +23,3% rispetto al 2011. Il produttore ipotizza un taglio degli utili del 20% dovuto essenzialmente al boicottaggio cinese, per il caso dell’arcipelago delle Sankaku, che da solo è costato alla Honda 130 mila veicoli non venduti.
Nissan (Ranault) – Dopo aver lanciato sul mercato europeo l’auto del futuro (Nissan Leaf), la casa si prepara a rubare mercato alla Focus e alla Golf con una nuova berlina. La casa nipponica cresce in Europa, deve ha venduto più di 66 mila veicoli (+58% su base mensile), ma punta soprattutto alla conquista dei mercati in crescita come quello brasiliano. Previsti 8 nuovi modelli per il mercato sudamericano, tra cui limited edition per Rio 2016 dove Nissan sarà sponsor ufficiale.
Hyundai/KIA Automotive – Quest’anno per la prima volta il brand entra tra i “Top 100 Best Global Brand” e questo fa capire quanto sia cresciuta la casa coreana. L’ascesa di KIA dal 2008 al 2011 è di circa l’81% e lo attesta il +28% dell’ultimo trimestre, inaspettato visti i continui scioperi negli stabilimenti della Corea del Sud (circa 33 giorni). Per il 2013 è previsto un potenziamento della produzione, volta alla vendita di 2.71 milioni di veicoli, vista la crescente domanda del mercato americano e europeo. Il Gruppo coreano soffre soprattutto sul mercato asiatico, come accade per quelli giapponesi, dove c’è una rimonta dei brand degli altri Paesi.
Suzuki – La compagnia a cui si rivolgono gli estimatori dei 4X4 ha compiuta da poco i 30 anni in Italia, dove è riuscita a raccogliere più di 400 mila clienti. Quest’anno la casa ha commercializzato in Italia circa 15 mila vetture, chiudendo l’anno con cali che raggiungono anche il 20% mensile. A livello mondiale il calo è superiore al 25% come la maggior parte delle case automobilistiche, ma che per Suzuki si verifica anche per le due ruote.
Mazda – Nell’imminente futuro c’è la voglia di entrare nel segmento A con la costruzione di una city car, probabilmente Mazda1, che andrà a infastidire la Up del VW. Auto dalle buone prestazioni ma dai costi bassi, che richiederà una delocalizzazione in Indonesia della produzione. C’è anche l’idea di avviare un partnership con Ford, che è già azionista del Gruppo giapponese, o con la Fiat per recuperare la perdita operativa di 25 miliardi di yen, prevista per fine anno, a fronte di un utile di 90 miliardi di yen prestabilito. Alle nuove idee Mazda affiancherà un ridimensionamento della produzione, riducendola di circa 148 mila veicoli, per far fronte alla perdita netta di 13 miliardi di yen.
Mitsubishi Motors – La casa automobilistica di Tokyo migliora il suo utile netto del 60% nell’ultimo trimestre, dopo il taglio dei costi fatto per recuperare la situazione disastrosa del 2011, registrando un utile di 6.3 miliardi di yen nel periodo luglio-settembre. Una rimonta che punta anche sulla nuova edizione del SUV Outlander, che con le due precedenti versioni ha venduto più di 1 milioni di unità.
Situazione altalenante per le case automobilistiche asiatiche, c’è chi è in profonda crisi e chi invece riesce a conquistare nuovi mercati. Le auto più economiche, magari con alimentazione Gpl, conquistano sempre di più gli europei che vivono nelle grandi città e/o costretti a pagare tantissimo il carburante. Le case asiatiche, come quelle americane, sono sempre pronte a innovare il settore e forse questo le rendere sempre più competitive.