Auto elettriche: pro e contro per scegliere al meglio
Le auto elettriche sono sempre più motivo di discussione e confronto tra gli automobilisti. Se fino a poco tempo fa erano percepite ancora come rarità dedicata agli amanti del green o a chi voleva fare una scelta controcorrente, oggi questi veicoli sono sempre più comuni anche per il grande pubblico.
Giusto per essere chiari, le macchine elettriche sono alimentate ad elettricità e si ricaricano direttamente dalla presa di casa o presso appositi centri di rifornimento. Niente benzina o diesel quindi, ma soprattutto minor impatto ambientale.
Il tema dei cambiamenti climatici, la crescente attenzione per la sostenibilità e soprattutto i radicali miglioramenti tecnologici portano l'elettrico ad essere doverosamente una possibile soluzione durante la scelta della prossima auto. Una soluzione che, volente o nolente, sarà sempre più concreta negli anni a venire. Meglio dunque iniziare da oggi a ragionarci, comprendendone in profondità pregi e difetti.
Auto elettriche: i possibili vantaggi
Al di là degli evidenti benefici ambientali, sono molteplici i vantaggi derivanti dalla scelta dell'elettrico. I continui miglioramenti tecnologici hanno dato vita oggi ad auto splendide nelle linee e nella sostanza, con prestazioni che molto spesso non hanno nulla da invidiare alle parenti a combustione.
Il risparmio sul pieno di carburante
Uno dei maggiori plus è sicuramente il risparmio economico. La benzina costa cara, carissima, ed è quindi innegabile che le auto elettriche si traducano in risparmio. L'energia necessaria ad una ricarica costa davvero poco: con soli 3-4 euro si possono percorrere comodamente 200 km. Certo, le prestazioni cambiano a seconda del modello e dell'utilizzo, ma il risparmio medio è comunque notevole.
Sconti sul bollo auto
Continuando sul tema del risparmio c'è da sottolineare anche la presenza di sgravi e sconti sul bollo. Coloro che guidano un'automobile elettrica sono infatti esenti dai costi del bollo auto per i primi cinque anni dall'immatricolazione del mezzo elettrico. A partire dal sesto anno dovranno iniziare a versare solo un quarto della tassa dovuta da chi invece guida auto benzina. In termini percentuali risparmieranno il 25% annuo sul costo del bollo auto elettriche.
Accesso garantito alle ZTL
Sei stufo dei blocchi del traffico e dei divieti di accesso delle varie ZTL? Ecco un altro valido motivo che dovrebbe farti pendere verso la scelta di un'auto elettrica. In molte zone l'accesso alle auto elettriche è garantito, con annesso addirittura il parcheggio gratuito. Non è sempre così, ma è una tendenza che si sta sempre più diffondendo, spinta verso il mondo dell'elettrico ed i relativi benefici riguardo l'inquinamento dell'aria, tremendamente presente nei centri città.
Costi di manutenzione più bassi
La meccanica molto più semplice rispetto alle auto con motore diesel o benzina è un'altra tematica interessante. Questo significa in molti casi una minor necessità di manutenzione che fa rima con maggior risparmio.
L'assicurazione auto
Grazie alla crescente richiesta di veicoli elettrici le compagnie assicurative non stanno a guardare e offrono sconti dal 30 al 50% sull'assicurazione auto. Un risparmio notevole che abbiamo approfondito in questo articolo.
I costi
Un recente rapporto della Bloomberg New Energy Finance, società di analisi, afferma che il prezzo delle auto elettriche raggiungerà più o meno quello delle auto a combustibili fossili nel 2020. Su cosa si basa questa previsione? Sull'andamento dei costi delle batterie elettriche.
Il costo di quest'ultime è sceso del 65% in questi anni e, se continuerà in questa direzione, il prezzo delle auto elettriche potrà abbassarsi in maniera significativa. Se i veicoli elettrici attualmente rappresentano l'1% del mercato, tra venticinque anni ne copriranno il 35%.
Auto elettriche: cosa c'è da migliorare
L'auto elettrica è la scelta migliore? In molti casi sì, ma non in tutti. Dipende molto dall'utilizzo che se ne fa: molte persone hanno chilometraggi giornalieri e necessità di spostamento che non si conciliano ancora con i modelli in vendita. Ci sono elementi e caratteristiche che devono essere migliorate per rendere l'elettrico davvero "per tutti".
La scarsa autonomia
L'autonomia, seppur notevolmente incrementata negli ultimi anni, non è ancora tale da garantire totale libertà negli spostamenti. I 200/300 km della maggioranza dei nuovi modelli non è spesso ancora sufficiente. Visti i passi da gigante fatti di mese in mese questa criticità andrà a migliorare sempre più e, probabilmente, sparire a breve. Ma oggi c'è e non può non essere considerata.
Colonnine e tempi di ricarica
Stesso discorso per la distribuzione delle colonnine ed i tempi di ricarica. Se nella propria abitazione o garage una presa elettrica da dedicare alla propria auto non è in molti casi un problema, questo diventa critico quando ci si trova in giro dopo un lungo viaggio (i famosi 200/300 km di autonomia).
Come posso ricaricare la mia auto per tornare a casa? Le colonnine si stanno iniziando a diffondere (e anche in questo senso i prossimi anni saranno cruciali), ma ad oggi sono troppo poche per garantire sicurezza all'automobilista. Idem per i tempi di ricarica: i 40 minuti raggiunti da certe case automobilistiche sono eccellenti, ma non abbastanza per le abitudini di utilizzo della gente. Servirà certo migliorare, una necessità che vedrà presto soluzione.
Il costo per l'acquisto di un'auto elettrica
Ed eccoci forse al problema più concreto riguardo le auto elettriche: il costo. Oggigiorno i modelli più interessanti hanno prezzi troppo alti rispetto al corrispettivo tradizionale. Un aumento che in molti casi può toccare il 30/40% e che condiziona pesantemente la scelta. Vero è, come detto, che il maggior esborso iniziale è spesso ripagato poi in fase di utilizzo (si veda benzina e bollo). Un fattore a cui non sempre si pensa durante l'acquisto.
È poi immaginabile che una maggiore diffusione e perfezionamento delle vetture porterà ad una continua diminuzione del prezzo di vendita. Ciò che oggi è forse ancora poco raggiungibile, domani lo sarà.
Il sopravvento delle auto elettriche
Tutti si sforzano a fare previsioni, ma nessuno sa dire esattamente se e quando avverrà il "sopravvento" delle auto elettriche. Bloomberg New Energy Finance non mostra alcun dubbio: le auto elettriche, nel 2040, saranno il 35% del mercato (ricordiamo che oggi arrivano a fatica all'1% in tutto il mondo), grazie anche ad un prezzo che tenderà ad essere poco superiore a 20 mila euro.
Il costo della batterie al litio si ridurrà del 60% entro il 2030 e questo spingerà le case automobilistiche ad acquistare maggiormente tale tecnologia riducendo i costi di produzione, con conseguente abbassamento dei prezzi. Anche la percorrenza dovrebbe aumentare, arrivando a coprire anche 400 o 500 km.
Auto elettriche: le previsioni future
Da questa analisi però, sfugge forse il fatto che parallelamente potrebbe verificarsi l'esatto contrario e ridursi anche il costo del petrolio e quindi dei carburanti "normali", in quanto, se davvero l'incremento delle auto elettriche in termini di vendite ci sarà, vi sarà un'offerta di carburante maggiore alla domanda e quindi, proprio per la legge della domanda e dell'offerta, il prezzo dello stesso sarà destinato a calare.
Se la crescita dei veicoli elettrici dovesse mantenere il passo previsto da Bloomberg New Energy Finance, si arriverò con tutta probabilità nel 2023 con almeno un paio di milioni di barili di petrolio in eccesso rispetto alla domanda. Nonostante ciò, tutti pare vogliano esprimere previsioni, idee, opinioni, con più o meno convinzione, l'unico giudice portatore di verità sarà il tempo, e da qui al 2040 c'è spazio per trattare e ritrattare.
Elettrico o non elettrico?
Certezze e dubbi non mancano, tanto da rendere difficile rispondere alla domanda. È inequivocabile che se restano incertezze sull'immediato, il futuro sarà molto probabilmente elettrico. La ricerca eliminerà o limiterà gran parte delle criticità oggi presenti, rendendo certamente più semplice la scelta dell'elettrico. Beh, i vantaggi sono già troppo evidenti per non essere considerati.
Guardiamo il problema a medio-lungo termine.
Tra 20 anni la maggior parte delle auto sarà a trazione elettrica.
Oggi, i Governi, in apparenza, agevolano la scelta dell’elettrico.
Dalle Accise, traggono ingenti risorse economiche.
Lo Stato ha i le sue esigenze economiche e non ci può rinunciare.
Quando la maggior parte delle auto saranno elettriche i Governi, con pretesti vari, giustificheranno qualunque tassazione, è sempre così.
Quindi è inutile illudersi, lo faranno, ed a quel punto si riassorbiranno tutti gli apparenti vantaggi oggi tanto sbandierati.
Buon viaggio elettrico.
Italo
Mi sembra una valutazione un po’ di parte. Sull’impatto ambientale: il minor impatto riguarda sopratutto l’uso in città inquinate(zero polveri sottili, zero ossidi di azoto. Per l’uso in altri posti ricordiamoci che lo zero in CO2 è compensato da CO2 prodotte altrove per mettere in rete l’energia elettrico, quindi nessun risparmio sulla CO2.
Sui costi: una parte importante deriva dalle batterie al litio. Non solo costano care, ma il litio è un minerale abbastanza poco diffuso e l’aumento di domanda non farà certo diminuire i costi. Notare inoltre che rel. alle batterie la vita è limitata: circa un migliaio di ricariche. Per un uso pesante possono essere due-tre anni, poi nuove batterie. Il costo delle batterie può portare via una buona frazione del risparmio sul carburante.
Conclusione: vedo un futuro certo per uso urbano (d sua natura limitato) in città inquinate sopratutto per automobilisti tratti dal “cool” e poco attenti ai costi veri.
Potrebbe invece verificare quali (se ci sono) sono gli inconvenienti delle ibride della Toyota visto che comunque per queste non occorre la colonnina per ricaricarle ?
Benché io sia un fautore dell’ecologico (per il momento costretto a limitarsi al gpl) suggerisco di implementare nella tabella la colonna dei “contro”:
“Stalli” delle colonnine speso occupati dalla stessa categoria di idioti che parcheggiano suile ciclabili, soprattutto se devon andare al bar di fronte.
Veicoli adatti a chi si muove spesso: un impiego eccessivamente ridotto deteriora anzitempo le batterie (le Uno elettriche a disposizione per il noleggio presso il parcheggio della Stazione Ferroviaria di Brescia finirono ben presto fuori uso causa lo scarso utilizzo)
Elevati costi di sostituzione delle “batterie” (soprattutto se al litio) una volta esauriti i cicli di ricarica possibili. Ora come ora durano senz’altro meno del veicolo.
Smaltimento delle batterie esauste cosotoso (il privato può consegnarle gratis alle piazzole ecologiche ma chi le vende ed installa la tassa di smaltimento deve metterla in conto)
Ecologiche di facciata, se per la ricarica non si dispone di fotovoltaico: l’elettricità è ancora prevalentemente prodotta da centrali termiche perciò, citando uno degli autori del Crozza nazionale, “La tua auto elettrica va a carbone”
Nella colonna dei pro circa lo scaso spazio va segnalato che negli USA son state presentati berline con batterie slim nel pianale e spazio per i bagagli a volontà
Caro sig. Pogliani, le vorrei fare i complimenti per uno dei pochi articoli scritti decentemente anche se con qualche errore/omissione.
In primis lo spazio per i bagagli: le vetture elettriche (o BEV in gergo tecnico) hanno il pacco batterie sotto il pianale e, visti i minori organi meccanici, hanno un bagagliaio più ampio dei rispettivi modelli a benzina. Ha visto mai un bagagliaio di una Leaf, di una Zoe oppure quello (doppio) di una Tesla?!? 😉
Altro punto riguardo i tempi di carica delle batterie. Se i nostri governanti avessero applicato il PNIRE (Piano Nazionale le la distribuzione dei punti di ricarica per i veicoli elettrici) avremmo già molti punti di ricarica veloci che permetterebbero il “pieno” in circa 20 minuti, il tempo di un caffè e di una piccola sosta allmAutogrill. Peccato che non siamo in Inghilterra, Francia o Olanda…
Politiche poi di incentivazione hanno permesso ai cittadini di quei paesi di acquistare un BEV a circa la metà di quanto costa qui in Italia. Certo, da noi le centrali elettriche vanno ancora a gasolio…
Cittadini elettrici ce ne sono, come i più di 100 che ieri hanno partecipato al Flash Mob elettrico a Roma, manca la volontà dei nostri governanti ad incentivarne l’uso.
Molte altre informazioni si possono trovare su vari gruppi su Facebook, ad esempio, e sui vari siti dedicati alla mobilità elettrica.
Bell’articolo! Spiega nel dettaglio tutti i vantaggi dei veicoli elettrici. Certo, ci sono ancora molte cose da migliorare ma il passaggio dal motore a combustione a quello elettrico è appena iniziato e non potrà essere immediato. Ogni anno vengono progettati veicoli elettrici con maggiore autonomia e si stanno sviluppando sistemi di “home charging”. La strada è quella giusta!
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Guardiamo il problema a medio-lungo termine.
Tra 20 anni la maggior parte delle auto sarà a trazione elettrica.
Oggi, i Governi, in apparenza, agevolano la scelta dell’elettrico.
Dalle Accise, traggono ingenti risorse economiche.
Lo Stato ha i le sue esigenze economiche e non ci può rinunciare.
Quando la maggior parte delle auto saranno elettriche i Governi, con pretesti vari, giustificheranno qualunque tassazione, è sempre così.
Quindi è inutile illudersi, lo faranno, ed a quel punto si riassorbiranno tutti gli apparenti vantaggi oggi tanto sbandierati.
Buon viaggio elettrico.
Italo
Mi sembra una valutazione un po’ di parte. Sull’impatto ambientale: il minor impatto riguarda sopratutto l’uso in città inquinate(zero polveri sottili, zero ossidi di azoto. Per l’uso in altri posti ricordiamoci che lo zero in CO2 è compensato da CO2 prodotte altrove per mettere in rete l’energia elettrico, quindi nessun risparmio sulla CO2.
Sui costi: una parte importante deriva dalle batterie al litio. Non solo costano care, ma il litio è un minerale abbastanza poco diffuso e l’aumento di domanda non farà certo diminuire i costi. Notare inoltre che rel. alle batterie la vita è limitata: circa un migliaio di ricariche. Per un uso pesante possono essere due-tre anni, poi nuove batterie. Il costo delle batterie può portare via una buona frazione del risparmio sul carburante.
Conclusione: vedo un futuro certo per uso urbano (d sua natura limitato) in città inquinate sopratutto per automobilisti tratti dal “cool” e poco attenti ai costi veri.
In conclusione penso che il loro futuro sia
Potrebbe invece verificare quali (se ci sono) sono gli inconvenienti delle ibride della Toyota visto che comunque per queste non occorre la colonnina per ricaricarle ?
Benché io sia un fautore dell’ecologico (per il momento costretto a limitarsi al gpl) suggerisco di implementare nella tabella la colonna dei “contro”:
“Stalli” delle colonnine speso occupati dalla stessa categoria di idioti che parcheggiano suile ciclabili, soprattutto se devon andare al bar di fronte.
Veicoli adatti a chi si muove spesso: un impiego eccessivamente ridotto deteriora anzitempo le batterie (le Uno elettriche a disposizione per il noleggio presso il parcheggio della Stazione Ferroviaria di Brescia finirono ben presto fuori uso causa lo scarso utilizzo)
Elevati costi di sostituzione delle “batterie” (soprattutto se al litio) una volta esauriti i cicli di ricarica possibili. Ora come ora durano senz’altro meno del veicolo.
Smaltimento delle batterie esauste cosotoso (il privato può consegnarle gratis alle piazzole ecologiche ma chi le vende ed installa la tassa di smaltimento deve metterla in conto)
Ecologiche di facciata, se per la ricarica non si dispone di fotovoltaico: l’elettricità è ancora prevalentemente prodotta da centrali termiche perciò, citando uno degli autori del Crozza nazionale, “La tua auto elettrica va a carbone”
Nella colonna dei pro circa lo scaso spazio va segnalato che negli USA son state presentati berline con batterie slim nel pianale e spazio per i bagagli a volontà
Caro sig. Pogliani, le vorrei fare i complimenti per uno dei pochi articoli scritti decentemente anche se con qualche errore/omissione.
In primis lo spazio per i bagagli: le vetture elettriche (o BEV in gergo tecnico) hanno il pacco batterie sotto il pianale e, visti i minori organi meccanici, hanno un bagagliaio più ampio dei rispettivi modelli a benzina. Ha visto mai un bagagliaio di una Leaf, di una Zoe oppure quello (doppio) di una Tesla?!? 😉
Altro punto riguardo i tempi di carica delle batterie. Se i nostri governanti avessero applicato il PNIRE (Piano Nazionale le la distribuzione dei punti di ricarica per i veicoli elettrici) avremmo già molti punti di ricarica veloci che permetterebbero il “pieno” in circa 20 minuti, il tempo di un caffè e di una piccola sosta allmAutogrill. Peccato che non siamo in Inghilterra, Francia o Olanda…
Politiche poi di incentivazione hanno permesso ai cittadini di quei paesi di acquistare un BEV a circa la metà di quanto costa qui in Italia. Certo, da noi le centrali elettriche vanno ancora a gasolio…
Cittadini elettrici ce ne sono, come i più di 100 che ieri hanno partecipato al Flash Mob elettrico a Roma, manca la volontà dei nostri governanti ad incentivarne l’uso.
Molte altre informazioni si possono trovare su vari gruppi su Facebook, ad esempio, e sui vari siti dedicati alla mobilità elettrica.
Bell’articolo! Spiega nel dettaglio tutti i vantaggi dei veicoli elettrici. Certo, ci sono ancora molte cose da migliorare ma il passaggio dal motore a combustione a quello elettrico è appena iniziato e non potrà essere immediato. Ogni anno vengono progettati veicoli elettrici con maggiore autonomia e si stanno sviluppando sistemi di “home charging”. La strada è quella giusta!