Se si ponesse tale domanda alla gente, oltre a qualche “non so”, la maggior parte delle risposte sarebbero negative. Se la medesima domanda la si ponesse a Singapore, qualcuno risponderebbe affermativamente: le auto elettriche inquinano, e non poco. Cerchiamo di capire perché.
Le auto elettriche inquinano veramente?
Il fatto che ha mosso questo quesito si è verificato proprio a Singapore dove, al proprietario di una Tesla Model S (veicolo a propulsione totalmente elettrica), è stata recapitata una multa dell’equivalente di ben 9 mila euro a causa dell’inquinamento emesso dalla propria automobile. Fatto strano considerato che questo veicolo è certificato a emissioni zero.
Perché le auto elettriche inquinano?
L’autorità dei trasporti di Singapore sa bene che l’auto in questione è a zero emissioni, ma il processo che ha portato l’autorità a emettere la sanzione è piuttosto complesso e molto discutibile: sono state prese in considerazione, oltre alle emissioni dirette dell’auto calcolate come uscenti dallo scarico (cioè zero), anche quelle derivanti dalla produzione dell’energia necessaria ad alimentare la macchina.
In buona sostanza l’autorità ha considerato l’inquinamento prodotto dall’azienda produttrice delle batterie agli ioni di litio che alimentano di energia il propulsore della macchina. Nel produrre quelle stesse batterie si è calcolato il tasso di inquinamento per produrre elettricità.
La base a cui l’autorità del territorio di Singapore si è agganciata per questa “sentenza” nasce da uno studio di qualche anno fa secondo cui la produzione di batterie e l’inquinamento delle stesse, possa superare il valore dell’inquinamento “normale” di un’auto. Stando dunque a questo studio secondo l’agenzia asiatica, le emissioni di CO2 della Tesla in questione, dopo lunghissimi e complessi calcoli matematici, sarebbero pari a 222 grammi per chilometro, ben lontani dai parametri fissati (se si pensa che l’Unione Europea ha fissato l’obiettivo massimo di 95 grammi per chilometro per il 2020).
In brevissima sintesi è stato valutato che il consumo energetico della Tesla Model S sia pari a 444 watt/ora per km e andando a moltiplicare tale valore per 0,5 che sarebbe il valore di CO2 per ogni watt ora, calcolato in base alle emissioni generate per produrre l’elettricità necessaria per ricaricare la batteria, ne esce 222 g/km.
Oltre al danno, anche la beffa: infatti questo “virtuoso” signore si era rivolto alla medesima agenzia per ottenere uno sconto (non si sa bene su cosa, facendo domanda basata proprio sul fatto che con la sua nuova auto avrebbe ridotto il suo impatto ambientale) e proprio in seguito a ta un’analisi approfondita da parte dell’ente ha portato l’emissione di questa “cartella esattoriale” del valore di 15 mila dollari (che al cambio di Singapore corrispondono a circa 9 mila euro).
Il proprietario ha deciso di far sentire la propria voce, opponendosi al pagamento e chiamando in causa anche Tesla, la quale ha ricevuto la promessa da parte del governo di Singapore di un approfondimento della storia per ulteriori accertamenti, anche perché, secondo la casa americana, volendo ripercorrere gli stessi complessi calcoli, il valore finale sarebbe pressoché dimezzato.