La tua città ti può sembrare frastornante e probabilmente hai ragione. Ma non sempre il silenzio è d’oro, nemmeno quando si parla di rumori urbani. Sì, perché anche veicoli troppo silenziosi come le auto elettriche potrebbero finire per diventare un vero e proprio pericolo.
Certo i veicoli elettrici ti sembrano il top in termini di sostenibilità, ma hai mai pensato che motori troppo silenziosi potrebbero essere causa di incidenti per pedoni e ciclisti che non si accorgono dell’arrivo dei veicoli?
Per questo, l’Unione Europea dal primo luglio ha reso obbligatorio per tutti i veicoli elettrici a quattro ruote di nuova omologazione un sistema acustico, Avas, ovvero Acoustic Vehicles Alert System. Vediamo di cosa si tratta.
Avas obbligatorio dal 1 luglio, cosa cambia
L’entrata in vigore della normativa europea (regolamento ECE n.138 in riferimento al Regolamento UE n. 1576/2017) rende obbligatorio l’Avas per le auto elettriche nuove per velocità inferiori a 20 Km/h.
Il dispositivo sonoro si deve attivare nel senso di marcia normale e in retromarcia e deve emettere un suono compreso tra almeno 56 decibel e un massimo di 75 decibel. Inoltre non può in alcun modo essere disattivato.
Come detto, ad avere l’obbligo di questa dotazione sono tutte le auto elettriche immatricolate da nuovo, mentre i modelli già omologati dovranno adeguarsi entro il 1 luglio 2021. Per alcuni modelli basterà aggiornare un software, mentre per altre auto elettriche si dovrà installare un nuovo hardware.
Il provvedimento mira a migliorare la sicurezza delle auto elettriche (per il cui acquisto in Italia sono previsti incentivi ed ecobonus) e prevenire incidenti potenzialmente causati dalla silenziosità di queste autovetture. che rende difficile a pedoni, ciclisti e a maggior ragione ai non vedenti di accorgersi del loro transito.
Il nuovo obbligo non ha tardato a scatenare reazioni contrarie, tra chi lo considera una giusta misura di sicurezza e chi invece lo definisce inutile. Alcune associazioni di non vedenti auspicherebbe l’obbligo dell’Avas anche a velocità superiori ai 20 km/h.
Rumore auto elettriche: linee guida
Il suono emesso dall’Avas non deve essere né troppo intenso né fastidioso, ma deve “dare un’indicazione intuitiva del comportamento del veicolo ed essere simile al suono di un veicolo appartenente alla stessa categoria dotato di motore a combustione interna” secondo quanto espresso dal regolamento europeo.
Inoltre, “il livello sonoro generato dall’Avas non deve superare il livello sonoro approssimativo di un veicolo appartenente alla categoria M1 (automobile) dotato di motore a combustione interna che funzioni alle stesse condizioni”.
Che tipo di suono può avere l’Avas? Ascolta gli esempi
L’avvisatore acustico non dovrà produrre rumori troppo strani, che al contrario dovranno essere riconoscibili anche dal pedone più distratto.
Alcune case automobilistiche produttrici di modelli elettrici e ibridi hanno già presentato la loro personale versione dell’Avas.
Jaguar ha rilasciato un esempio del suono artificiale dei suoi SUV full-electric I-Pace e anche Bmw aveva già previsto una sua interpretazione del rumore finto al momento del lancio della i8, mentre per la IMx la Nissan aveva pensato a un suono che ricordava le vetture di Formula E.
Su Twitter la BBC ha pubblicato un esempio di suono prodotto da un dispositivo sonoro per auto elettriche.