Sì, sono un automobilista. Quindi ho una macchina, la guido, ho l’assicurazione, la patente, devo pagare il bollo e mantenermi aggiornato su infrazioni, Codice della Strada e tecnologia varia per evitare di essere multato. Già con questa frase credo di aver riassunto la vita di ogni automobilista, non solo la mia. E suscitato il panico. Perché guidare non è semplice come si crede. Mettiamoci in mezzo anche i pirla che non hanno idea di cosa sia la convivenza stradale e il quadro è bello che dipinto: ha le fattezze dell’urlo di Munch.
Scadenze auto: il male
C’è da dire una cosa: odio tutto ciò che ha una data di scadenza. Mi stressa. Sarà un sentimento che avrà a che fare con la vacuità della vita o la paura della morte, che ne so, ma non voglio scomodare Freud. Quando apro il frigorifero e trovo qualcosa che non posso mangiare perché “è scaduto”, mi sento terribilmente in colpa e infastidito. Ma mai come quando ti capita di guardare la patente e capire che devi rinnovarla. O ancora peggio: l’assicurazione. Lì mi sale proprio il terrore di essere diventato una sorta di criminale: da un momento all’altro la SWAT butterà giù la porta di casa e mi incollerà al pavimento, mani dietro la schiena, “Ah, credevi di farla franca, eh, bastardo?“. Non credo che possa mai succedere nulla di tutto ciò, ma ho una fantasia abbastanza sviluppata. E la mia proverbiale sfiga mi porta a pensare che sì, potrei rappresentare l’eccezione alla regola.
Quindi un qualsiasi automobilista deve segnarsi bene le cinque date fondamentali: bollo auto, assicurazione, patente, revisione auto. Detta tra noi: faccio ancora fatica a ricordare la differenza tra revisione e tagliando, ma non dirlo a nessuno, per favore, vorrei evitare figuracce. Queste cose per me rappresentano il male: vivere con l’angoscia di rinnovare e pagare non è ciò che io chiamo “serenità”. Ma sono le “leggi” che accetti quando vuoi far parte del nutrito gregge di automobilisti in regola. Puoi anche scegliere di fare il “criminale” e puoi avere le tue motivazioni – piove, Governo ladro! – ma sappi che vai incontro al peggiore dei destini, rischiando qualcosa in più di un ammonimento verbale e una multina. Che poi arriva Equitalia e ti porta via come i bimbi cattivi, eh.
Esistono applicazioni che una volta configurate ti ricordano quando devi sostituire pratiche auto o permessi o che altro. Ho provato una volta, funzionano. Ma la mia migliore applicazione è mia madre: “Ti ricordi che il prossimo mese devi pagare l’assicurazione della macchina?”. Per il resto non ci resta altro che segnarci post-it dappertutto e mettere nel bilancio familiare le spese che dovremo sostenere. Avremo tempo per piangere sotto un tavolo senza che qualcuno ci veda, non preoccuparti.
I pirla della strada
Qui potrei scrivere un libro, non un paragrafo. Perché, diciamocelo, è facile trovare un pirla della strada. Vorrei dare una definizione, prima di essere frainteso: “pirla della strada” è quella persona che crede di avere il diritto divino di fare qualsiasi cosa in qualunque momento. Tipo, che so, superare a destra solo perché ha fretta. Oppure fa il test dell’alce in autostrada, così, per sport. Oppure quello che alla rotonda crede che vinca chi arriva prima. Ce ne sono milioni di casi e ne troviamo uno ogni volta che prendiamo la macchina per spostarci da un punto A a un punto B. Anche se il punto A fosse la cucina e il punto B il bagno di casa. È statisticamente confermato dai ricercatori dell’Univesità del Massachusetts, eh.
I pericoli non provengono solo da altri auto o motociclisti, però. Gli stessi pedoni possono diventare “pirla della strada”. Una volta guidavo, pioveva che sembrava il diluvio universale ed era notte. Sembra l’inizio di un film horror, a ben pensarci. Andavo piano, naturalmente… e per fortuna, direi. Perché nonostante avessi già visto un passaggio pedonale a poca distanza, un tizio ha iniziato ad attraversare la strada proprio nel punto dove c’era meno luce. Correndo e senza guardare se arrivasse qualcuno. Ho sterzato e per poco non finiva in tragedia. Ho avvertito tutti gli stati d’animo di un grosso shock: paura, terrore, ansia. Poi ho avuto voglia di inseguirlo per insultarlo a più riprese, lo ammetto, ma ho preferito andare velocemente al punto B. E con punto B questa volta intendo veramente il bagno di casa.
Sai chi sono i pirla della strada? http://bit.ly/1DUnFrMvia @6sicuro
Le distrazioni sulla strada non dovrebbero, ma possono capitare. È per questo motivo che esistono gli incidenti. Certo è che se tutti seguissero le regole e il buon senso sono certo che assisteremmo a un drastico calo di sinistri. E, perché no, un risparmio generale sulle assicurazioni auto.
Guidare è come fare l’amore
O sei capace oppure evita, rimani in casa e trova una persona che sopporti questo tuo difetto e che apprezzi altri lati di te. Davvero. Lo dico per la sicurezza in generale. Sono convinto che tutti abbiamo dei talenti che possono essere coltivati. Altrettanto, esistono cose per le quali siamo negati. Ok, forse sono stato fin troppo polemico: tutti sappiamo fare l’amore. Chi meglio, chi peggio, credo. Non ci vuole un genio, eh. Non tutti però sappiamo guidare, perché tra scadenze, pirla, pericoli e multe ci possiamo trovare davvero come James Bond alle prese con un intrigo internazionale.
Le storie degli automobilisti sono magnifiche, se ci pensi. Anzi, se ne potrebbe scrivere un libro. Se solo chiedessi “Hai mai incontrato pirla della strada?” oppure “Quanti minuti di terrore hai vissuto quando hai notato che la patente era scaduta?”, ecco, sono certo che verrebbero fuori delle perle.