Bello farsi una foto in spiaggia o in montagna insieme agli amici, vero? Tutto cambia quando lo scatto parte dall'autovelox. Questi strumenti hanno un compito ben preciso: fornire un'immagine dell'automobilista mentre supera i limiti di velocità per coglierlo in flagranza di reato. Tu vai veloce, io immortalo la tua prestazione, poi ti mando la multa a casa.
In un mondo perfetto questo meccanismo non farebbe una piega. Ma non è così semplice: l'autovelox è una macchina, può fallire. E la regolamentazione è ricca di insidie per l'automobilista.
La base è sempre la stessa: prudenza. Solo rispettando le regole puoi mettere al sicuro i tuoi risparmi ed evitare incidenti. A volte, però, la buona guida non basta per glissare multe con l'autovelox. Strano, vero? Facciamo il punto della situazione.
L'autovelox deve essere segnalato in anticipo
Deve esserci sempre un'indicazione chiara che segnali la presenza di un autovelox fisso o mobile, ad esempio il telelaser utilizzato dalla Polizia stradale. Anche l'eventuale verbale deve avere delle indicazioni sulla comunicazione preventiva dell'autovelox.
Inoltre deve essereindicato nella segnalazione la natura dell'autovelox. Ovvero se è temporaneo oppure fisso. Detto in altre parole, l’autovelox deve essere visibile e presegnalato, ma il cittadino deve sapere se c'è una una pattuglia a bordo strada che rileva la velocità o un apparecchio non presidiato.
Il Ministero delle Infrastrutture ha sottolineato questo passaggio nel 2007 e la direttiva Maroni del 14 agosto 2009 lo ha ribadito. E se il cartello non dà le giuste informazioni? La multa può essere annullata. Una recente sentenza della Corte di Cassazione relativa all'Ordinanza 5997 del 14 Marzo 2014 accoglie un ricorso effettuato da un automobilista precedentemente negato dal Tribunale di Pordenone.
La pubblica amministrazione proprietaria della strada è tenuta a dare idonea informazione con l’apposizione “in loco” di cartelli indicanti la presenza di “autovelox”, dell’installazione e della conseguente utilizzazione dei dispositivi di rilevamento elettronico della velocità (fonte Autoblog).
Quindi il ricorso può essere la strada da seguire se l'autovelox non viene segnalato, o se non viene segnalato in modo da avvisare l'automobilista. O ancora, se non viene sottoposto a regolare manutenzione. La sentenza numero 113/2015 depositata dalla Corte Costituzionale ha bocciato il Codice della Strada quando stabilisce che i controlli sul corretto funzionamento degli Autovelox non sono richiesti se le apparecchiature non funzionano in automatico.
Ecco tutto quello che devi sapere per fare ricorso:
L'autovelox deve essere usato per evitare gli incidenti, non per fare cassa. La Polizia di Stato ha una mappa aggiornata degli autovelox in autostrada per permettere agli automobilisti di conoscerne la posizione, e ci sono decine di applicazioni mobile che ti permettono di conoscere in anticipo i luoghi di monitoraggio.
La presenza degli autovelox (di qualsiasi tipo di autovelox) deve essere segnalata con cura. Come? Con cartelli stradali temporanei o permanenti, segnali luminosi a messaggio variabile oppure dispositivi di segnalazione luminosa su veicoli.
Il messaggio deve essere ben visibile anche di notte (multa annullata se la segnalazione ha i lampeggianti spenti) e posizionato a una giusta distanza. Ovvero almeno 400 metri prima dall'autovelox: in questo modo hai il tempo necessario per rallentare. Questa è la distanza per chi viaggia in autostrada, ma ci sono distanze differenti: 80 metri per le strade urbane, 250 metri per le extraurbane e 150 per le extraurbane secondarie.
Autovelox finti: illegittimi (ma ci sono)
Cosa è un finto autovelox? Un contenitore vuoto adagiato sul margine della strada. Obiettivo? Scoraggiare il guidatore dal superare i limiti di velocità. Secondo quando affermato da Maurizio Lupi nel marzo 2014, al tempo Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, gli autovelox finti non possono essere classificati come dispositivo o segnaletica del codice della strada.
L'ex ministro ha citato ben nove pareri contrari, risposte date a Comuni che chiedevano se fosse lecito piazzare sui bordi delle strade i box di plastica colorati. Purtroppo sembra che la soluzione non sia semplice dato che i box non sono previsti dal Codice della strada e per questo motivo non esistono particolari prescrizioni.
Dal blog l'ex ministro afferma che: “La loro eventuale dislocazione a bordo strada dovrebbe considerare la possibilità che tali manufatti possano costituire ostacolo fisso, ancorché posti al di fuori della carreggiata”. L'unica cautela da prendere nel posizionarli è la comune diligenza, in modo che nessuno si faccia male urtando i box, che in ogni caso hanno una base in cemento.
Il vero divieto, stabilito per legge, è di effettuare controlli automatici di velocità nei centri urbani (salvo sui viali di scorrimento). Un autovelox in quei box si può mettere solo per il tempo in cui si riesce a farlo presidiare da un vigile: senza presidio è solo un contenitore colorato.
Ricapitolando, gli autovelox finti sono illegittimi. Non ci dovrebbero essere.
Ma c'è un piccolo punto da analizzare: perché i Comuni continuano ad acquistarli? Un servizio delle Iene (link nell'immagine in basso) ha portato alla luce un dettaglio interessante: alle pubbliche amministrazioni questi autovelox finti vengono venduti a un prezzo esorbitante. Tipo 3.000 euro, quando un privato può acquistarlo per 150. D'altro canto è solo un contenitore vuoto.
Il succo del servizio: centinaia di amministrazioni hanno pagato fior di denari per delle colonnine (i famosi Velo Ok) che sono irregolari. E in più, come sottolinea il servizio, senza sapere a chi dato che la società è intestata a due fiduciarie che si occupano di occultare i reali titolari.
Racconta la tua opinione
Gli autovelox finti sono presenti sul territorio, ma tu adesso hai un'arma in più: sai che devono essere segnalati in anticipo, e che tutto deve essere svolto con chiarezza. L'autovelox, lo ripeto, non è uno strumento per ingrassare le casse comunali. Allo stesso modo ripeto: prudenza alla guida, questo è l'unico modo per evitare multe e incidenti.
Ora racconta la tua esperienza con gli autovelox finti e illegittimi. Hai dovuto pagare multe ingiuste? Aggiungi la tua esperienza nei commenti.
Verissimo quello che dice il sig. Guglielmo, personalmente aggiungo che nelle autostrade si può vedere sempre il limite di velocità sia a destra che a sinistra, sullo spartitrafico. Al contrario non è mai presente a sinistra nelle superstrade e negli altri viali dotati di spartitraffico. E’ facilmente intuibile che se si sta sorpassando un TIR non si riesce a vedere e quindi non lo si può rispettare. Con le nuove normative si dovrebbe prevedere tale obbligo e quindi annullare le contravvenzioni se detto limite non è presente anche a sinistra.
I criminali che viaggiano a 100 in città trovano sempre chi li protegge con mille cavilli,, di autovelox dovrebbero metterne uno ogni 100 metri..
Ve lo dice un vecchio camionista che di questi criminali che mettono a repentaglio la propria vita e quella degli altri nella sua vita da camionista ne ha visti di tutti i colori…
Antonio
per il sign antonio
hai perfettamente ragione che sulle strade ci sono persone irresponsabili che mettono al repentaglio la vita di altri
pero’ se mettono ogni 100 metri auto velox non si fa altro che far divenire le nostre strade degli ingorghi di auto causando traffico
che gia’ hanno mille problemi con fossi e buche enormi.
e poi rispondo al sig. mark
quando arriva una multa del genere per la maggior parte si deve sempre pagare perche nessuno ti dice come fare per non pagare.
Una volta correvo in autostrada e mi stressavo per le manovre dei camion o degli automobilisti, decicando gran parte della mia attenzione alla condotta su strada. Ora che ci sono i tutor, devo continuamente guardare a che velocità procedo, perchè è niente premere un po’ di più l’acceleratore o accelerare con una discesa e farsi km a +10 km/h prendend una multa salatissima. Ergo, guardo molto meno la strada ed oltre a stressare la mia concentrazione per i movimenti dei veicoli, mi stresso anche per la velocità istantanea o media da tenere. Roba da niente se fai 50-100 km, ma se ne fai 1000 arrivi che sei stanco il doppio a fine viaggio (provocherà mica incidenti?! naaa…).
La sicurezza era ed è che il navigatore mi dica il tratto pericoloso, la velocità corretta (dato che spesso per decine di km non c’è il cartello che indica la velocità da tenere) e che l’area è sorvegliata. Invece la polizia preferisce che io passi sopra il limite ed entro 150 giorni mi mandi una multa che forse non ricorderò nemmeno di esser passato per quella strada.
Sono inoltre sbagliati i limiti di velocità per pioggia in autostrada a 110 km/h, poichè
1) le autostrade in gran parte sono calcolate per velocità di crociera di 160 km/h
2) il limite di velocità di 130 km/h è basato sull’ipotesi di frenata nelle peggiori condizioni possibili (in pratica con la pioggia)
Infine se il governo volesse fare sicurezza imporrebbe a tutte le auto il medesimo sistema frenante, fra i migliori in frenata e tarerebbe i limiti dei velocità sulle reali capacità di frenata dei veicoli, identiche fra gli stessi. Invece dagli anni ’50 ad oggi non mi risulta che siano mai stati modificati i limiti in funzione dei miglioramenti tecnologici degli impianti frenanti che includono fra gli altri ABS, servofreno e controlli di frenata.
Quindi paghiamo multe su limiti di velocità che non sono adeguati al parco auto circolante.
i finti autovelox sono fantastici. Colore inusuale e spesso in vista, ben diverso dai veri autovelox, fissi e mobili, posti generalmente di nascosto, con cartelli di segnalazione che non riportano MAI il limite di velocità che deve essere rispettato, lasciando il guidatore nel dubbio del limite da rispettare.
Io con i finti autovelox capisco sempre qual è il tratto pericoloso da percorrere adagio, e questa è sicurezza, mentre con i veri autovelox, se mi capita, lo percorro sempre oltre il limite, quindi in piena insicurezza. Stesso vale per i tutor che riducono il fattore di rischio per eccesso di velocità, ma dato che i tachimetri indicano la velocità istantanea e non media e dato che nelle autostrade per decine di km spesso non ci sono cartelli indicanti il limite, costringono l’autista a controllare in continuazione la velocità di percorrenza, aumentando così lo stress, specie per lunghe percorrenze ed aumentando il rischio di incidente causa stanchezza o colpo di sonno. Non a caso gli incidenti non sono stati annullati ponendo i tutor nelle autostrade/tangenziali.
In compenso le multe rovinano in particolar modo le famiglie ed i giovani, che spesso accettano lavori che prevedono lunghissime percorrenze per 500-1000 euro al mese. Una multa minima da 200 euro è già metà od un quinto dello stipendio (e magari si viaggia anche 10-15 volte al mese). La solita Italia che ammazza classe povera e media per rinfoltire le casse dello Stato o delle aziende che gestiscono un sistema inefficiente di imposizione della sicurezza (inefficiente perchè se la multa arriva 30 giorni dopo, per 30 giorni uno può passare e ripassare senza sapere della presenza dell’autovelox o del limite di velocità). Ben diverso sarebbe imporre cruise control, medesimi impianti frenanti efficienti su tutti gli autoveicoli (tarando i limiti per la tecnologia frenante imposta e non com’è oggi per i valori prestabiliti negli anni ’80 e per le auto di quel periodo) o meglio provvedere per legge ad aggiornamento di sistemi satellitari che: 1) dicono in qualsiasi punto qual è la velocità da sostenere senza passare decine di km aspettando un cartello stradale; 2) fanno un avviso sonoro se si supera la velocità istantanea (in questo modo non si perde attenzione per controllare in condinuazione in tachimetro, che indica la velocità istantanea, laddove viene multata la velocità media) 3) avvertono per tempo il luogo pericoloso ove è necessario tenere una data velocità (indicata sul punto e non decine di km prima o dopo!!!) ed ove vige il controllo del sistema tutor, autovelox, t-red, ecc… Ma tali condizioni eque non farebbero far cassa ad aziende private e comuni (gestori autostrade?!). Il fine non è educare, o far rallentare sul punto i mezzi. Il fine è multare, avvertendo della multa a mesi di distanza per comulare più denaro.
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Informativa IVASS
• In ottemperanza all'art. 56 comma 2 e 3 del Reg. IVASS 40/2018, dichiaro di avere salvato o stampato, letto, compreso ed archiviato su supporto duraturo gli Allegati 3, e 4 TER. In ottemperanza all'art. 9 comma 4 del Reg. IVASS 23/2008, dichiaro altresì di avere stampato, letto, compreso ed archiviato su supporto duraturo la tabella contenente le informazioni sui livelli provvigionali percepiti dalle compagnie assicurative con cui 6sicuro brand di Howden ha rapporti di affari nel ramo RCA.
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Verissimo quello che dice il sig. Guglielmo, personalmente aggiungo che nelle autostrade si può vedere sempre il limite di velocità sia a destra che a sinistra, sullo spartitrafico. Al contrario non è mai presente a sinistra nelle superstrade e negli altri viali dotati di spartitraffico. E’ facilmente intuibile che se si sta sorpassando un TIR non si riesce a vedere e quindi non lo si può rispettare. Con le nuove normative si dovrebbe prevedere tale obbligo e quindi annullare le contravvenzioni se detto limite non è presente anche a sinistra.
I criminali che viaggiano a 100 in città trovano sempre chi li protegge con mille cavilli,, di autovelox dovrebbero metterne uno ogni 100 metri..
Ve lo dice un vecchio camionista che di questi criminali che mettono a repentaglio la propria vita e quella degli altri nella sua vita da camionista ne ha visti di tutti i colori…
Antonio
comunque non si è ancora capito se sono legali o meno e se arriva una multa se sia da pagare o meno …….
per il sign antonio
hai perfettamente ragione che sulle strade ci sono persone irresponsabili che mettono al repentaglio la vita di altri
pero’ se mettono ogni 100 metri auto velox non si fa altro che far divenire le nostre strade degli ingorghi di auto causando traffico
che gia’ hanno mille problemi con fossi e buche enormi.
e poi rispondo al sig. mark
quando arriva una multa del genere per la maggior parte si deve sempre pagare perche nessuno ti dice come fare per non pagare.
Sicurezza o meno, legalità o meno, lo scopo degli autovelox è fare cassa.
Una volta correvo in autostrada e mi stressavo per le manovre dei camion o degli automobilisti, decicando gran parte della mia attenzione alla condotta su strada. Ora che ci sono i tutor, devo continuamente guardare a che velocità procedo, perchè è niente premere un po’ di più l’acceleratore o accelerare con una discesa e farsi km a +10 km/h prendend una multa salatissima. Ergo, guardo molto meno la strada ed oltre a stressare la mia concentrazione per i movimenti dei veicoli, mi stresso anche per la velocità istantanea o media da tenere. Roba da niente se fai 50-100 km, ma se ne fai 1000 arrivi che sei stanco il doppio a fine viaggio (provocherà mica incidenti?! naaa…).
La sicurezza era ed è che il navigatore mi dica il tratto pericoloso, la velocità corretta (dato che spesso per decine di km non c’è il cartello che indica la velocità da tenere) e che l’area è sorvegliata. Invece la polizia preferisce che io passi sopra il limite ed entro 150 giorni mi mandi una multa che forse non ricorderò nemmeno di esser passato per quella strada.
Sono inoltre sbagliati i limiti di velocità per pioggia in autostrada a 110 km/h, poichè
1) le autostrade in gran parte sono calcolate per velocità di crociera di 160 km/h
2) il limite di velocità di 130 km/h è basato sull’ipotesi di frenata nelle peggiori condizioni possibili (in pratica con la pioggia)
Infine se il governo volesse fare sicurezza imporrebbe a tutte le auto il medesimo sistema frenante, fra i migliori in frenata e tarerebbe i limiti dei velocità sulle reali capacità di frenata dei veicoli, identiche fra gli stessi. Invece dagli anni ’50 ad oggi non mi risulta che siano mai stati modificati i limiti in funzione dei miglioramenti tecnologici degli impianti frenanti che includono fra gli altri ABS, servofreno e controlli di frenata.
Quindi paghiamo multe su limiti di velocità che non sono adeguati al parco auto circolante.
i finti autovelox sono fantastici. Colore inusuale e spesso in vista, ben diverso dai veri autovelox, fissi e mobili, posti generalmente di nascosto, con cartelli di segnalazione che non riportano MAI il limite di velocità che deve essere rispettato, lasciando il guidatore nel dubbio del limite da rispettare.
Io con i finti autovelox capisco sempre qual è il tratto pericoloso da percorrere adagio, e questa è sicurezza, mentre con i veri autovelox, se mi capita, lo percorro sempre oltre il limite, quindi in piena insicurezza. Stesso vale per i tutor che riducono il fattore di rischio per eccesso di velocità, ma dato che i tachimetri indicano la velocità istantanea e non media e dato che nelle autostrade per decine di km spesso non ci sono cartelli indicanti il limite, costringono l’autista a controllare in continuazione la velocità di percorrenza, aumentando così lo stress, specie per lunghe percorrenze ed aumentando il rischio di incidente causa stanchezza o colpo di sonno. Non a caso gli incidenti non sono stati annullati ponendo i tutor nelle autostrade/tangenziali.
In compenso le multe rovinano in particolar modo le famiglie ed i giovani, che spesso accettano lavori che prevedono lunghissime percorrenze per 500-1000 euro al mese. Una multa minima da 200 euro è già metà od un quinto dello stipendio (e magari si viaggia anche 10-15 volte al mese). La solita Italia che ammazza classe povera e media per rinfoltire le casse dello Stato o delle aziende che gestiscono un sistema inefficiente di imposizione della sicurezza (inefficiente perchè se la multa arriva 30 giorni dopo, per 30 giorni uno può passare e ripassare senza sapere della presenza dell’autovelox o del limite di velocità). Ben diverso sarebbe imporre cruise control, medesimi impianti frenanti efficienti su tutti gli autoveicoli (tarando i limiti per la tecnologia frenante imposta e non com’è oggi per i valori prestabiliti negli anni ’80 e per le auto di quel periodo) o meglio provvedere per legge ad aggiornamento di sistemi satellitari che: 1) dicono in qualsiasi punto qual è la velocità da sostenere senza passare decine di km aspettando un cartello stradale; 2) fanno un avviso sonoro se si supera la velocità istantanea (in questo modo non si perde attenzione per controllare in condinuazione in tachimetro, che indica la velocità istantanea, laddove viene multata la velocità media) 3) avvertono per tempo il luogo pericoloso ove è necessario tenere una data velocità (indicata sul punto e non decine di km prima o dopo!!!) ed ove vige il controllo del sistema tutor, autovelox, t-red, ecc… Ma tali condizioni eque non farebbero far cassa ad aziende private e comuni (gestori autostrade?!). Il fine non è educare, o far rallentare sul punto i mezzi. Il fine è multare, avvertendo della multa a mesi di distanza per comulare più denaro.