Le limitazioni al traffico attivate nelle principali città italiane negli ultimi due anni sono la risposta strutturata dei governi di regioni e comuni alla richiesta di mantenere sotto controllo laqualità dell’aria delle nostre aree urbane. Le scelte delle amministrazioni comunali e, in maniera più organica, le iniziative di alcune regioni coordinate con il ministero da un lato e i comuni dall’altro, hanno portato alla definizione di nuovi regolamenti in materia di blocco dei veicoli all’interno delle aree metropolitane.
Blocco circolazione: le regole di attuazione
Le misure antismog finalizzate alla riduzione di inquinamento da polveri sottili PM10 tengono conto di tutti i fattori che incidono sulla qualità dell’aria:
– il traffico intenso di automezzi a ridosso dei centri cittadini;
– la fascia oraria in cui il traffico urbano è massimo;
– il livello di inquinamento indotto da differenti modelli di veicoli (caratteristiche euro 0, 1, 2, ecc. dei vari modelli);
– la concomitante presenza di ulteriori elementi inquinanti come il riscaldamento delle abitazioni in funzione del periodo dell’anno in cui ci si trova
In molti centri cittadini e in generale nei centri abitati maggiori di alcune regioni italiane sono dunque attive nuove disposizioni per la riduzione del traffico. Queste regole definiscono le modalità con cui viene esercitato il blocco del traffico in funzione dell’area urbana, delle fasce orarie e delle caratteristiche dei veicoli.
Se devi recarti in una città con il tuo mezzo, in questo contesto, può risultare difficile seguire esattamente le disposizioni relative alle limitazioni al traffico in quella città. Infatti, oltre alle regole schematiche discusse sopra, in quasi tutte le principali città la libertà di circolazione è vincolata anche ai livelli di inquinamento misurati. Al superamento, per più giorni consecutivi, dei limiti di densità delle polveri sottili presenti nell’aria (PM10), scattano meccanismi aggiuntivi atti a ridurre ulteriormente il traffico.
Orientarsi sulle restrizioni risulta ancora più difficile dal momento che sono differenziate da città a citta. Quindi ti suggeriamo di leggere le sezioni seguenti e gli articoli di approfondimento che ti aiuteranno a valutare la situazione ed evitare spiacevole sanzioni.
Blocco traffico auto a Roma
Le limitazioni alla circolazione a Roma sono previste per l’area della città denominata Fascia Verde. In essa da lunedì a venerdì non possono circolare i veicoli fino ad Euro 1 benzina ed Euro 2 diesel.
Restrizioni ancor più stringenti sono previste per la ZTL Anello Ferroviario dal lunedì al venerdì, dalle 0.00 alle 24.00 (ad esclusione di eventuali giorni festivi) e toccano direttamente gli autoveicoli a benzina Euro 1, a gasolio Euro 2, i ciclomotori e motoveicoli Euro 1. Ferme restando anche le norme che comunque disciplinano la circolazione romana per i veicoli benzina e diesel Euro Zero, diesel Euro 1, ciclomotori e autoveicoli Euro 0.
Inoltre nei periodi autunnali fino ad inizio primavera sono previste le domeniche ecologiche in cui la circolazione è vietata per tutti i veicoli non elettrici dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 fino alle 20.30.
Per tutte le informazioni in vigore ti invitiamo a leggere l’articolo che abbiamo scritto sul blocco del traffico a Roma.
Blocco traffico auto a Milano
Le limitazioni alla circolazione a Milano riguardano la cosidetta Area C (centro storico). Si parla di accesso a pagamento per veicoli a benzina Euro 1, gasolio/diesel Euro 4 (e successivi – inclusi quelli a diesel Euro 3 con filtro antiparticolato). È invece valido il divieto di accesso e transito a veicoli a gasolio/diesel Euro 0-1-2-3-4, a benzina Euro Zero e veicoli più lunghi di 7,50 metri.
Da febbraio 2019 è stata introdotta una nuova area a traffico limitato, l’Area B, che copre gran parte del territorio urbano all’interno dell’area delimitata dalle tangenziali. In questa area l’accesso è inibito per i veicoli a benzina euro 0 e i veicoli a gasolio fino ad Euro 3 all’interno della fascia oraria 7.30 – 19.30.
Per tutte le informazioni in vigore ti invitiamo a leggere l’articolo che abbiamo scritto sul blocco del traffico a Milano.
Blocco traffico auto a Torino
Le limitazioni alla circolazione a Torino riguardano la ZTL Centrale. L’accesso è inibito dalle 7.30 alle 10.30 di tutti i giorni feriali (sabato escluso).
Nelle altre zone della città sono in vigore anche le limitazioni imposte dalla regione Piemonte che vietano la circolazione per tutto l’anno alle auto fino ad Euro 0 benzina ed Euro 2 diesel e per le auto fino ad Euro 3 diesel per tutto il periodo 1 ottobre – 31 marzo di ogni anno da lunedì a venerdì nella fascia oraria dalle 8:00 alle 19:00. Per tutte le informazioni di dettaglio ti invitiamo a leggere l’articolo che abbiamo scritto sul blocco del traffico a Torino.
Puoi trovare maggiori dettagli nel nostro articolo dedicato al blocco del traffico a Torino.
Blocco traffico auto a Napoli
È vietata la circolazione su tutto il territorio cittadino (escluse le Euro 4 e successive, le moto Euro 2, le auto elettriche, a GPL o metano e i veicoli al servizio dei disabili) nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30. Leggi qui la disposizione dirigenziale.
Inoltre il lunedì, il mercoledì ed il venerdì (esclusi i festivi) dalle ore 9.30 alle ore 13.30 è vietata la circolazione per le auto Euro 1. Mentre per auto,moto e ciclomotori Euro 0, è vietata la circolazione dal lunedì al venerdì (esclusi i festivi), dalle ore 8.30 alle ore 18.30.
Blocco traffico auto in Italia: a cosa serve?
La scarsità delle piogge, l’eccessivo numero di veicoli e l’età media avanzata delle auto sulle nostre strade rende pessima la qualità dell’aria nelle nostre città. E l’inquinamento da smog è il quarto fattore di malattie respiratorie: ridurlo in modo efficace dovrebbe essere interesse di tutti.
E invece, quasi sempre, si guarda a massimizzare la crescita economica (di pochi) e a non valutare le conseguenze di queste scelte sull’ambiente (di tutti). Il fatto che, pochi mesi fa, il Parlamento Europeo abbia pure raddoppiato il limite delle emissioni per le nuove auto diesel, lascia intendere quanto sia complicato intraprendere la direzione giusta per limitare i danni.
Le nostre istituzioni sono chiamate in causa sempre più spesso dai nostri stessi concittadini per definire date e durata di blocco traffico dei veicoli per limitare le polveri sottili, ma rimane un equilibrio molto instabile.
E possiamo rendercene conto da soli e toccare con mano l’inquinamento della nostra aria grazie ad un progetto portato avanti dall’Università di Pisa: il portale MONIQA (disponibile anche in versione APP per dispositivi Android). Selezionando la regione in cui viviamo, potremo vedere nel dettaglio la mappa interattiva delle concentrazioni di polveri presenti.
Cosa rischi se guidi durante un blocco del traffico
Chi decide di utilizzare il proprio veicolo nonostante il blocco del traffico, ovviamente, dovrà pagare per non aver rispettato le disposizioni comunali. Ma a quanto ammonta il danno? È tutto definito nell’articolo 7 del Codice della Strada: comma 13 e 13-bis.
Il comma 13 disciplina le multe in caso di blocco totale del traffico e recita testualmente:
Chiunque non ottemperi ai provvedimenti di sospensione o divieto della circolazione, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 84 a euro 335.
Nel caso in cui il blocco del traffico sia relativo solo ad alcune zone della città, in caso di mancato rispetto delle norme, entra in atto il comma 13-bis che recita:
Chiunque […] circola con veicoli appartenenti, relativamente alle emissioni inquinanti, a categorie inferiori a quelle prescritte, e’ soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 163 a euro 658 e, nel caso di reiterazione della violazione nel biennio, alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni […]
Caso diverso se il blocco del traffico è relativo solo ad alcune categorie di veicoli: in situazioni del genere è prevista l’applicazione del comma 13: quindi in caso di mancato rispetto delle disposizioni, si rischia una multa tra gli 84 e i 335 euro, pur trattandosi di blocco parziale.
Blocco del traffico: come funziona in Europa?
Sarà un caso, ma ho fatto una toccata e fuga online alla ricerca di informazioni relative al blocco del traffico in altri paesi europei (così per capire come funziona altrove) e ho trovato tutte le informazioni utili in un unico sito: aggiornato, multilingua e affidabile.
Così ho scoperto che a Parigi non si può guidare dalle 22.00 del sabato (o prefestivo) alle 24.00 della domenica (o festivo), né il lunedì (o postfestivo) dalle 6.00 alle 10.00. E questa regola semplice e semplificata vale per tutti: stranieri e turisti compresi!
Per poter guidare a Berlino invece è necessario un adesivo sul parabrezza (costo 12.50 euro) che viene rilasciato dopo i dovuti controlli al veicolo. Se si accede ad una zona a traffico limitato senza esporre l’adesivo ci si vede multati di 80 euro. Il tutto è valido (manco a dirlo) anche per gli stranieri di passaggio in Germania. Uniche esenzioni per i disabili o veicoli che trasportano attrezzature speciali. Quindi anche le auto delle forze dell’ordine sono soggette a questo tipo di controllo.
Quasi fantascienza al confronto con l’Italia. Provate a dare un’occhiata coi vostri occhi urbanaccessregulations.eu e ricordatevi di questo sito se decidete di partire in auto dall’Italia per andare in qualche paese europeo: potreste evitarvi un sacco di grane e spese inattese!
La tua opinione
Tutti sappiamo quanto è importante l’ambiente e quanto fa male lo smog: lo vediamo ogni giorno quando torniamo a casa e tossendo sentiamo in gola il sapore dei gas di scarico. Ma ti chiedo: secondo te i blocchi traffico auto una tantum potrebbero essere organizzati in modo più efficiente? Se i mezzi pubblici fossero funzionanti come in altre capitali europee, noi italiani riusciremmo a rinunciare alla nostra auto o è una causa persa a priori? Se vuoi condividere le tue esperienze e il tuo punto di vista ti aspetto nei commenti qui sotto.