Buche stradali: un pericolo per gli automobilisti
Le buche stradali sono l'incubo di ogni automobilista che si rispetti. Guidare con prudenza, rispettando sempre i limiti di velocità, è la soluzione ideale per evitare problemi con la legge e viaggiare in sicurezza (per te e per gli altri). Ma quando il manto stradale si trasforma in un campo di battaglia l'incidente è sempre in agguato. Quello delle buche stradali è un problema comune a tutte le zone d'Italia: da Nord a Sud è uno slalom ininterrotto che mette in difficoltà chi guida (arriva una buca, la evito o la prendo?) e porta alla sostituzione delle sospensioni. La normale usura dell'asfalto è comprensibile, ma a volte basta una giornata di mal tempo per creare nuove voragini. E la manutenzione? Nella maggior parte dei casi la buca viene completamente ignorata fino a quando non si trasforma in una piscina. Fino a quando, appunto, non è diventata un pericolo per automobilisti. Ma anche per motocilisti, ciclisti e perfino per i pedoni. Un'auto o una moto fuori controllo, infatti, è pericolosa anche per chi si muove a piedi. Ma di chi è la colpa? Perché continuiamo a pagare per un asfalto nuovo che presenta una buca nuova ogni volta che piove? Cosa fare in caso di incidente? Approfondiamo un passo alla volta.Perché nessuno risolve il problema delle buche stradali?
Partiamo da un principio: è normale che una strada sottoposta all'usura del continuo scorrimento di mezzi su gomma si deteriori. Poi ci sono gli agenti atmosferici, in primo luogo le piogge e il caldo, che contribuiscono sensibilmente alla nascita di nuove buche stradali. Non vale per tutti i tipi di strade: ci sono materiali che garantiscono una resistenza superiore e che permettono di creare i famosi perpetual pavements che in America garantiscono una buona condizione del manto per decine di anni. Ma rimaniamo con i piedi per terra. Le buche stradali si formano, ma possono essere contenute. Quello che manca è una manutenzione continua ed efficace. Non ho scelto questi termini a caso: le buche stradali nascono e si sviluppano, ma la manutenzione dovrebbe essere continua. Ovvero dovrebbe risolvere il problema sul nascere e non quando la buca è già diventata pericolosa. Ma soprattutto dovrebbe tener conto della qualità dell'opera:- Quali sono i materiali necessari per la riparazione?
- In cosa consiste la riparazione?
Risultato? Le spese ci sono, ma il risultato è pessimo
Dopo poche settimane la buca stradale è di nuovo aperta e il denaro pubblico speso per recuperare il danno è praticamente evaporato, perso, utilizzato senza risultati. Inoltre, sul lungo periodo la spesa necessaria per effettuare migliaia di piccoli interventi è superiore rispetto a un'opera pubblica di grandi dimensioni. Ma che resista nel tempo.Incidente causato dalla buca stradale: cosa può fare l'automobilista?
L'ente proprietario del tratto di strada deve garantire la piena agibilità di quest'ultimo, quindi è responsabile della buona manutenzione ma anche di eventuali danni causati a cose e persone. Ovviamente tutto questo a patto che ci sia una condotta esemplare dell'automobilista, e che l'incidente sia causato effettivamente dal manto stradale inadatto. L'automobilista che subisce un danno a causa di una buca può presentare denuncia al Comune, alla Provincia, all'ente proprietario della strada. Nel frattempo deve dimostrare il rapporto tra il problema del manto stradale e il danno subito, ma anche quello tra ente e il pericolo stradale che deve essere prevedibile. Ma subito dopo l'incidente cosa conviene fare?- Contattare le forze dell'ordine per verbalizzare;
- Fotografare tutto (ma proprio tutto, soprattutto il manto stradale e il veicolo);
- Recarsi in ospedale per certificare eventuali danni;
- Richiedere una copia dei rilievi;
- Allegare tutte le ricevute delle spese mediche, meccanico, carrozziere, rimozione, ecc;
- Raccogliere le testimonianze di eventuali passanti.
Buche stradali: sempre più difficile ottenere il risarcimento
"il proprietario del suolo non ha responsabilità per la caduta dovuta a una buca sul manto stradale se la strada è nota al danneggiato"
Sembra incredibile ma è questa la recente sentenza della Cassazione (13 aprile - 14 giugno 2016, n. 12174) sul tema dei risarcimenti relativi alle buche stradali. Tutte le volte che la caduta avviene in un percorso conosciuto il malcapitato non può ottenere il risarcimento. Questo perché, essendo lui a conoscenza di quel danno, può scegliere percorsi alternativi. Insomma, per chiedere il risarcimento sarà necessario dimostrare che la strada non era nota e che quindi non si trattasse di un pericolo occulto sconosciuto. E se una anziana si fa male sul tragitto casa-spesa? Non ottiene il risarcimento, semplice. Siamo di fronte ad una "presunzione di conoscenza del pericolo" che esonera, anche se il Codice Civile lo prevede in automatico, l'amministrazione dal pagamento del danno subito.
A pensar male….disse Andreotti…ed io così lo penso: Salvo eccezioni, credo solo teoriche, dietro gli appalti pubblici, anche quelli minori (si fa per dire…) vi è sempre la connivenza fra il “responsabile”
del comune e l’impresa appaltata..se non son mazzette…vi sono i regali natalizi o similari…L’impresario
indipendentemente dal budget tecninco ( materiali) e di costo in fattura, con la scelta di materiale facilmente deteriorabile si assicura una lavoro continuo…direi a vita…Teoricamente dopo il lavoro
già in partenza “debole” lui può ritornare in loco e aiutare la “decomposizione”…Capito mi hai???
Vi parlo per esperienza quasi diretta perché un mio amico possiede un azienda che costruisce strade. Spesso i comuni effettuano operazioni di ripristino solo quando sono veramente costrette. Quindi convocano aziende per appaltare il lavoro, ma sempre a fronte di preventivi di (esempio) 300.000 euro dicono che bisogna fare il lavoro con 50.000 euro perché di piú non hanno da spendere. Quindi si gioca al ribasso estremo, e l’azienda che si aggiudicherá l’appalto eliminerá tutto l’eliminabile, e per ció che rimane utilizzerá i materiali piú scarsi possibili. Alle amministraz. comunali non interessa fare lavori fatti bene e spendere bene i nostri soldi, a loro interessa solo compiere operazioni di facciata che durino fino alle prossime elezioni. Cosí abbiamo le strade sempre rotte.
Molti anni fa mi sono imbattuto nella vicenda “asfalti resistenti”. Nel nord europa è in uso da decenni l’ utilizzo di polverino di gomma (ricavato dal recupero di gomma usata tipo pneumatici ed altro). L’ aggiunta del polverino al bitume renderebbe gli asfalti più elastici e quindi resistenti (sbalzi termici). In Italia si provò a proporre tale innovazione che avrebbe anche risolto il problema delle montagne di pneumatici in disuso che vengono abbandonati nei posti più disparati, ma a quel tempo ci furono molte resistenze a cura (si disse) delle associazioni di asfaltatori ….. da allora ho perso la speranza di vedere risolto il problema. Se ora qualcuno volesse, si potrebbe riproporre la questione. Che ne dite???
La realtà dell’asfalto resistente, ovvero di un manto stradale capace di durare nel tempo, è una delle soluzioni più interessanti. In Italia però c’è sempre – come suggerisce l’intervista – un’attività al ribasso, al cercare di migliorare un lavoro che andrebbe rifatto da zero.
Ritengo che anche le voragini che si aprono sulla carreggiata, causate da malfunzionamenti dei servizi nel sottosuolo ( acquedotti, fogne, gasdotti, linee telefoniche o elettriche ecc.. ) vanno equiparati alle buche stradali per cui dovrà essere sempre l’Ente proprietario della strada a rispondere dei danni, ovverosia l’automobilista potrebbe ignorare le ditte eroganti i servizi e, come detto, rivolgersi all’Ente proprietario (Comune, Provincia, ANAS ecc.. ).
Buongiorno, x me la situazione delle strade e un problema che non sara mai risolto semplicemente xke a qualcuno sta bene così (ci campano) e come ha detto giustamente Davide, alle amministrazioni (diciamo comunali ,ma x me sono tutti quelli ke prendono le mazzette) NON INTERESSA KE IL LAVORO SIA DURATURO XKE ALTRIMENTI FINIREBBERO I LORO GUADAGNI!!!!!!!!!!!
come devo fare x farmi sentire dalla legge in quanto 14 anni fà morì mia figlia con un incidente stradale con la bici x colpa di una buca sono in causa da 10 anni ho vinto la prima udienza il giudice aveva stabilito anche la somma che il comune mi doveva dare ma il comune si era appellato dicendo che la somma che aveva stabilito il giudice era troppo x una ragazza di appena 17 anni poi in seguito è stata fatta anche l’appello ma il mese scorso ha vinto il comune xchè hanno dato la colpa a mia figlia dicendo che lei correva troppo come si fà ha correre troppo con una bici? ora dovrò fare la cassazione è sono disperata non sò come farò ha restire ancora ma quando andrò in cassazione di sicuro non starò con le mani in mano
aiutami a darmi una mano scrivendo qualcosa anche voi che questa MALETTA LEGGE NON FUNZIONA con noi povera gente comune la LEGGE funziona solo x loro che fanno parte della LEGGE
Salve una buca mi ha creato la rottura di un ammortizzatore, ho fatto regolare denuncia di sinistro al comune di competenza, tramite il mio avvocato, ora il comune mi risponde che dovrebbe essere di competenza dell’acquedotto che ha realizzato i lavori, l’acquedotto dice che il comune è il responsabile del manto stradale comunale. Ho ancora l’ammortizatore rotto, e tutto questo rimpallo per soli centocinquanta euro… , il meccanico nell’eventualità di una causa mi dice:”scusami ma se mi chiamano in giudizio io non vengo, in quanto perderei un sacco di tempo e lavoro” come mi converrebbe procedere? Grazie Dariovich.
salve mi chiedevo se e possibile che quando u ente paga un danno avuto sulle strade, arriva una lettere che avvisa del pagamento e l’importo di quell’assegno nella lettera dice che e per il danno avuto
invece l’avvocato chiama e mi chiede una parte di quell’assegno
mi domando se è legale oppure questa è una specie di truffa hai danni del povero cittadino
La stessa cosa capita con il corecom il legale ha avuto mandato per risolvere u problema su un abbonamento che non viene mantenuto da Telecom alla fine abbiamo vinto la Telecom ci deve rimborsare 80 euro e deve applicare il contratto come da stipula
oggi mi arriva una bolletta e nulla e cambiato bolletta alta diversa da quella che dovrebbe essere
l’avvocato mi chiede il pagamento di quella prassi dicendomi di aver consumato benzina per andare in tribunale
Mi domando: ma non viene pagato dalla Telecom perché gli devo dare i soldi io devo pagare più di quello che ho risparmiato vale a dire che abbiamo vinto e dobbiamo pagare alla Telecom 10 euro in bolletta
e dobbiamo pagare 50 euro all’avocato quando all’inizio l’avvocato stesso mi aveva detto che fare azione al corecom non vi era da pagare nulla
Probabilmente in ambo i casi l’avvocato (suo e del corecom) per trasparenza avrebbe fatto bene a prospettarle i costi, ed avvisarla che il meccanismo delle spese a carico del soccombente (cioè di chi deve pagare) non è sempre automatico. Viene applicato
-se dopo una vera e propria causa (e non una semplice azione risarcitoria con raccomandate, trattative ecc) il giudice riconosce di applicare quel criterio, perché viceversa potrebbe anche decidere le spese compensate, metà per uno.
-oppure se viene emesso un decreto ingiuntivo dal giudice .
Buon giorno, abito in un’abitazione singola costruita nel 68 e rimodernata nel 2000. Periodicamente il manto stradale fronte casa evidenzia delle buche che il comune ha provveduto a coprire volta per volta. Questa volta, è intervenuta una società alla quale, da quel che ho potuto capire, è stata appaltata la sistemazione dei manti stradali. La stessa mi ha detto che le buche sono derivanti da un problema di connessione del mio impianto fognario con quello del comune. In soldoni: devo pagare la sistemazione del manto stradale e sistemare il problema fognario. Quali passi devo fare per affrontare adeguatamente la questione che mi sembra, per alcuni versi, paradossale? grazie
Sig. Carini
Se lei consulta ancora questa pagina ed ha risolto il suo problema anche senza il contributo del forum (vedo che i redattori non le hanno risposto) ci faccia sapere come è andata a finire.
A buon senso direi che col medesimo criterio con cui ii Comune (o l’Azienda dei servizi) non rimborsa al cittadino i danni provocati da perdite di qualsiasi genere se le tubature sono interne alla sua proprietà (cioè a valle del punto di fornitura)nemmeno il cittadino dovrebbe pagare quanto avviene all’esterno della sua cinta. Nel suo caso inoltre solo gli enti /le aziende da essi delegati possono realizzare gli allacciamenti alla rete fognaria, Al più il cittadino quando fa una regolare ristrutturazione deve far realizzare a sue spese il sifone firenze Ma naturalmente può darsi che lei abbia avuto altre informazioni utili a noi tutti. Grazie sin d’ora
Ciao Cinto,
riceviamo molti commenti e può capitare che non riusciamo a rispondere a tutti. Detto questo la tua analisi è ottima.