Cos’è il car sharing?
Il car sharing è un servizio pubblico a pagamento che consiste nell’utilizzo di un’automobile in condivisione con altre persone, ma sempre per uso individuale o familiare, che non ha niente a che vedere quindi con il car pooling, attraverso il quale la macchina e il tragitto si condividono con altri utenti.
Il car sharing funziona così: si prenota con anticipo anche minimo, si sceglie e si preleva il veicolo in uno dei parcheggi preposti e infine si riconsegna nel medesimo posto. L’auto può essere adoperata esclusivamente quando serve, pagando il corrispettivo per il tempo e il consumo effettivi.
La prenotazione avviene tramite internet, tramite applicazione dello smartphone oppure presso una postazione.
Car sharing: la cause del successo
Vero che il mercato dell’auto dal 2014 è in forte crescita in Italia, vero però anche che i costi di gestione dell’automobile non sono affatto trascurabili, anzi, tendono ad alzarsi sempre più. Non soltanto i carburanti, ma anche i vari costi accessori, quali assicurazioni, tasse varie e soprattutto manutenzioni, divenute sempre più esose a causa dei prezzi assurdi proposti dalle officine.
Sono proprio i costi accessori che portano gli italiani a valutare altri modi di muoversi, altre forme che consentano una gestione più economica dell’auto, in special modo per coloro i quali vivono in città. Il car sharing è partito inizialmente nelle città di Milano e Roma, grazie a compagnie quali Enjoy, Car2Go, Share’Ngo, Bluecar, ecc) e ora sta diffondendosi anche in altre località.
I costi del car sharing
La tariffa per i privati solitamente è a tempo (ad esempio a partire da 10 o 15 centesimi al minuto) e prevede l’aumento della spesa in proporzione al tempo d’uso. Altra possibilità di “sharing” è il noleggio a lungo termine più spesso riguardante le aziende: qui la convenienza non è sempre immediata dal punto di vista dei costi, ma può essere vantaggiosa per coloro i quali si trovano a gestire flotte aziendali importanti, in quanto risparmierebbe sui costi di gestione e conosce in anticipo l’importo da pagare (la rata mensile di noleggio tutto compreso).
L’Iva sulle auto aziendali ammette detraibilità in percentuale del 40%, e i costi in percentuale del 20%; in altri Paesi europei, come ad esempio la Germania, la detraibilità è totale, al 100%. Se anche in Italia fosse così è presumibile pensare che in generale il mercato dell’auto aziendale possa avere un’impennata notevole e così anche il lavoro in genere.
Car sharing: i vantaggi
All’evidente vantaggio dal punto di vista ambientale, con una significativa diminuzione dell’inquinamento, il car sharing ne affianca molti anche per l’utente, di cui elenchiamo i più importanti:
- Il car sharing comporta una drastica diminuzione dei costi che derivano dalla proprietà di un’auto, da quelli di manutenzione alle tasse. Una spesa fissa che, soprattutto in tempi di crisi economica, molti sono ben felici di evitare (assicurazione, bollo ecc.);
- in secondo luogo, il car sharing permette spesso di usufruire di un mezzo efficiente, pulito e periodicamente controllato ogni volta che se ne presenti la necessità, senza neppure l’onere di dover pagare il parcheggio, che in molte città diventa sempre più caro.
Car Sharing: gli svantaggi
Il car sharing non comporta particolari svantaggi a parte, forse, la difficoltà di trovare un parcheggio ad esso adibito nelle vicinanze della propria abitazione, oltre al fatto che esso, per ora, resta un servizio erogato solo in alcune città, ovvero Roma, Torino, Firenze, Venezia, Milano, Padova, Savona, Parma, Padova, Genova e Palermo. Visto il positivo riscontro ottenuto finora tuttavia, si auspica un incremento e un’ulteriore diffusione del car sharing anche in altri centri.
A chi e quando conviene il car sharing?
Il car sharing conviene soprattutto a chi vuole risparmiare, tanto più che il costo dell’abbonamento è tutt’altro che esoso, quindi accessibile a tutti. Il car sharing rappresenta un’ottima soluzione per coloro che devono percorrere sempre lo stesso breve tragitto per recarsi sul posto di lavoro e desiderano evitare i costi di una seconda automobile.
Considerazioni finali
In conclusione il servizio di car sharing sembra dimostrarsi utile sotto diversi punti di vista, presentando vantaggi indiscutibili a fronte di lati negativi minimali. La comodità del servizio è indubbia, i riscontri positivi per il singolo e la collettività anche, e spaziano dal risparmio ad una maggior tutela dell’ambiente.
Il car sharing infine, sembra immettere sulle strade una nuova categoria di automobilisti, interessati al mezzo non più e non tanto come status symbol da possedere e mostrare, ma come oggetto adatto a facilitare le incombenze di tutti i giorni.