La carta di circolazione è un documento indispensabile per la circolazione su strada pubblica di auto, moto e rimorchi. In altre parole è una sorta di carta d’identità del veicolo, che ne attesta l’idoneità alla circolazione.
È da dire che dal 1° ottobre 2021 è in vigore il documento unico di circolazione che sostituisce: la carta di circolazione, i tagliandi di aggiornamento e il certificato di proprietà necessari per le attività di motorizzazione. Tuttavia Il certificato di circolazione, emesso precedentemente il 1° ottobre 2021, è considerato valido fino a quando non si richiede un duplicato a seguito di smarrimento o il passaggio di proprietà .
La carta di circolazione è composta da quattro pagine in cui sono riportate moltissime informazioni, come le emissioni inquinanti, i consumi dichiarati, gli pneumatici omologati, più una serie di codici identificativi delle caratteristiche del mezzo. Vediamo nel dettaglio come si legge, quali codici riporta, quando viene ritirata e tutte le ultime novità.
Come si legge la carta di circolazione?
La carta di circolazione riporta i dei dati tecnici e amministrativi della tua auto, scopriamo il significato di tutti i codici riportati:
A – Riporta la targa dell’auto.
B – Data di prima immatricolazione.
C – E’ la sezione riservata ai dati del proprietario o intestatario. Nello specifico: C.1.1 e C.1.2 – Dati intestatario della carta di circolazione; C.2.1 e C.2.2 – Nome e cognome del proprietario del veicolo; C.3 – Persona fisica che può utilizzare il mezzo oltre al proprietario; C.3.1 – C.3.2 – C.3.3: nome, cognome e indirizzo del soggetto.
D.1 – Marca.
D.2 – Modello.
D.3 – Denominazione commerciale.
E – Numero d’identità del veicolo, numero del telaio.
F – Massa.
F.1 – Massa massima ammissibile.
F.2 – Massa massima ammissibile del veicolo in servizio nello Stato di immatricolazione.
F.3 – Massa massima ammessa dell’insieme.
G – Massa del veicolo in servizio carrozzato in kg.
H – Durata di validità, se non illimitata.
I – Data di immatricolazione alla quale si riferisce il libretto.
J – Categoria del veicolo; J.1 – Destinazione e uso; J.2 – Carrozzeria.
K – Numero di omologazione.
L – Numero di assi.
M – Interasse.
N – Per i mezzi di massa superiore alle 3.5 tonnellate, indica la ripartizione della massa sui vari assi, identificati come N.1; N.2; N.3; N.4; N.5.
O – Massa massima ammessa a rimorchio.
O.1 – Rimorchio frenato (espresso in kg); O.2 – Rimorchio non frenato (espresso in kg).
P – Motore.
P.1 – Cilindrata; P.2 – potenza massima in kilowatt; P.3 – Tipo di alimentazione (benzina/diesel).
P.4 – regime in giri/min al quale è espressa la potenza; P.5 – Numero di serie del motore.
Q – rapporto peso/potenza per i motocicli, riportato in Kw/kg.
R – Colore.
S – Posti a sedere; S.1 numero di posti a sedere compreso il conducente; S.2 – Numero di posti in piedi eventualmente disponibili.
T – Velocità massima.
U – Rumorosità in decibel; U.1 – a veicolo fermo; U.2 – regime motore in giri/min; U.3 – a veicolo in marcia.
V – Emissioni inquinanti (espresse in g/km o g/kwh).
V.1 – Co2; V.2- HC; V.3 NOx; V.4 – HC + NOx; V.5 particolato (per motori diesel); V.6 – regime di assorbimento per motori diesel (in giri/min); V.7 – Co2; V.8 – consumo dichiarato in litri/100 km nel ciclo misto; V.9 – Classe di emissioni inquinanti (Euro 1, Euro 2, Euro 6, ecc…).
W – Capacità del serbatoio.
Ritiro della Carta di Circolazione
Esistono situazioni in cui è possibile che le forze dell’ordine procedano al ritiro della carta di circolazione. Ecco alcuni dei motivi più frequenti:
- revisione scaduta;
- mancato aggiornamento dei cambi di proprietà o residenza;
- utilizzo non autorizzato del mezzo, come ad esempio, il trasporto di più persone rispetto al numero di passeggeri per cui l’auto è omologata.
Contestualmente al ritiro della carta di circolazione, ti verrà rilasciata una sanzione, che dovrai pagare entro i termini stabiliti. Ricordati inoltre di conservare la ricevuta di pagamento, poiché ti servirà per provvedere al ripristino del tuo libretto.
Nel frattempo gli agenti ti forniranno una documentazione provvisoria, per poter guidare l’auto solo verso una determinata destinazione, come ad esempio casa tua, dopodiché dovrai lasciarla ferma, sino a che riavrai la tua carta di circolazione.
Carta di Circolazione Smarrita
In caso di carta di circolazione smarrita, entro 48 ore dall’accaduto, hai il dovere di farne denuncia presso gli organi di Polizia, i quali ti rilasceranno un permesso provvisorio di circolazione. Se la denuncia è stata fatta all’estero, dovrai comunque presentarla in Italia. A questo punto, non ti sarà fornito un duplicato ma il certificato unico di circolazione, se il rilascio del nuovo documento non è tecnicamente possibile dovrai personalmente presentarti all’Ufficio Provinciale della Motorizzazione per chiederlo.
Carta di Circolazione Provvisoria
Nei casi in cui la carta di circolazione non possa essere fornita contestualmente al rilascio della targa del veicolo, l’ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri, nel momento dell’immatricolazione, ti rilascerà la carta provvisoria di circolazione, che ha una validità massima di 90 giorni.
Aggiornamento della Carta di Circolazione
Dal 3 novembre 2014 è stato introdotto l’obbligo dell’aggiornamento della carta di circolazione per tutti i veicoli guidati da una persona diversa dall’intestatario, per un periodo superiore ai 30 giorni. Lo ha stabilito il Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti, al fine di regolamentare il fenomeno delle intestazioni fittizie.
La circolare del Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti. n.15513 del 10 luglio 2014, si rivolge principalmente alle automobili che sono intestate a titolo di comodato. Per i parenti conviventi, infatti è prevista una precisa deroga dalla regolamentazione, che esclude dall’obbligo di aggiornare la carta dei veicoli.
Se rientri nella casistica di coloro che avrebbero dovuto provvedere all’aggiornamento e non l’hai ancora fatto, sappi che rischi di andare incontro a una sanzione economica di almeno 705 euro, o anche al ritiro della carta di circolazione stessa.