Per chi viaggia spesso il costo dell’autostrada è una spesa difficile da digerire. Per quanto antipatico, comunque, il pedaggio autostradale è necessario per mantenere efficiente la rete stradale. Vediamo i motivi per cui c’è il pedaggio sull’autostrada, quanto si paga e in base a cosa.
Costo autostrada: perché si paga?
La maggior parte dei tratti autostradali italiani è soggetta a pedaggio. Questo significa che gli automobilisti che decidono di percorrere quella strada devono pagare. Il costo dell’autostrada è calcolato tenendo conto di diversi elementi (li vedremo tra poco) e viene incassato dalla società concessionaria.
La concessionaria più conosciuta è Autostrade per l’Italia, ma non è l’unica. Autostrade per l’Italia gestisce circa la metà della rete autostradale; oltre a questa società ci sono più di 20 altre concessionarie. Infine, alcuni tratti autostradali sono gestiti direttamente dall’ANAS, proprietaria della rete.
Il pedaggio è dovuto per contribuire ai costi di costruzione, di manutenzione e di gestione delle autostrade. Attraverso i pedaggi vengono finanziati in parte il rifacimento del manto stradale, la costruzione di gallerie e trafori, l’installazione e la manutenzione della segnaletica orizzontale e verticale, la gestione delle aree di sosta, ecc.
Pedaggio autostradale: quanto si paga?
Il pedaggio autostradale non è uguale su tutte le strade. Il prezzo da pagare per percorrere i tratti di autostrada dipende da più fattori, relativi alle caratteristiche della strada e a quelle del veicolo. Per esempio, le autostrade pianeggianti sono più economiche delle autostrade nelle aree di montagna, a causa dei maggiori costi di manutenzione necessari per queste ultime.
In particolare, il pedaggio autostradale viene calcolato considerando:
- la tariffa unitaria;
- la maggiorazione tariffaria forfettaria applicata dall’ANAS;
- la tassazione;
- l’arrotondamento.
La somma da pagare è ottenuta moltiplicando la tariffa unitaria per i chilometri percorsi. A questo prodotto vanno sommate la maggiorazione forfettaria a favore dell’ANAS (di uno o di due euro a seconda del tipo di veicolo) e l’IVA calcolata con l’aliquota del 22%. Infine, la cifra ottenuta va arrotondata ai 10 centesimi di euro più vicini.
La tariffa ordinaria è diversa sulle varie tratte autostradali. La tariffa viene definita sulla base di:
- tipo di veicolo; esistono cinque diverse classi, individuate in base all’altezza (sagoma) e al numero di assi. Le classi sono la A (veicoli fino a 1,3 metri di altezza), la B (veicoli che superano 1,3 metri di altezza), le classi 3, 4 e 5, associate ai mezzi con 3, 4 o 5 assi;
- tipo di tratto autostradale; come abbiamo già detto, ci sono differenze tariffarie tra autostrade in pianura e autostrade in montagna, dovute ai diversi costi di costruzione, manutenzione e gestione;
- tipo di società concessionaria.
Pedaggio autostrada: i sistemi di calcolo
Le tariffe autostradali variano non solo in base alle caratteristiche del tratto di strada, ma anche in base al sistema di pedaggio adottato.
Quello che abbiamo appena visto è il sistema di calcolo del pedaggio in autostrada più comune. Quando si arriva al casello di entrata si ritira un biglietto, da presentare al casello di uscita per pagare quanto dovuto. Per gli automobilisti che utilizzano il sistema Telepass queste operazioni sono automatizzate, ma la logica è la stessa: si paga in proporzione ai chilometri autostradali percorsi.
Il cosiddetto pedaggio chiuso visto finora non è il solo sistema utilizzato in Italia. Ci sono tratti autostradali che adottano un sistema di pedaggio aperto e tratti in cui vige un sistema intermedio tra i due.
Nei sistemi di pedaggio aperto ci sono caselli in entrata e in uscita solo in alcuni degli svincoli. Il pedaggio viene calcolato in misura fissa, senza tener conto dei chilometri percorsi. Dal momento che i caselli non sono presenti in tutte le entrate e in tutte le uscite, alcuni automobilisti potrebbero non pagare per l’uso dell’autostrada.
In altri tratti (come la A3 Napoli-Salerno e la tangenziale di Napoli) è stato adottato un sistema a metà strada tra il sistema di pedaggio chiuso e aperto. Su queste autostrade i caselli sono presenti in tutti gli svincoli e gli automobilisti pagano una cifra fissa a prescindere dal numero di chilometri percorsi.
Calcolo pedaggio autostradale
Il sistema più semplice e immediato per sapere quanto si pagherà è consultare il sistema di calcolo del pedaggio autostradale fornito da Autostrade per l’Italia.
Per conoscere l’importo esatto del pedaggio basta inserire il casello di entrata e quello di uscita, oltre al tipo di veicolo (auto/moto, classe B a due assi, mezzi a tre, quattro o cinque assi).
La mappa interattiva fornisce tutte le informazioni necessarie a prepararsi al viaggio. Oltre a indicare l’importo del pedaggio, mostra i percorsi autostradali, le stazioni di servizio, gli eventuali tratti bloccati, se ci sono lavori in corso oppure incidenti e rallentamenti che possono far allungare il tempo di percorrenza stimato.
Costo autostrada: come pagare
Il costo dell’autostrada va saldato presso il casello di uscita. Come visto poco fa, chi è dotato di Telepass può attraversare il casello senza doversi fermare. Il dispositivo Telepass registra in automatico il passaggio e addebita il costo del pedaggio sul conto corrente del titolare. Per far sì che il passaggio del veicolo venga registrato dal dispositivo presente al casello è necessario mantenere la velocità al di sotto dei 30 km/h.
Per chi vive in Campania e in Sicilia c’è anche una versione ricaricabile del Telepass. Il Telepass ricaricabile non richiede il collegamento a un conto corrente né un canone periodico. In questo caso l’importo del pedaggio viene scalato dal credito prepagato.
Chi non è dotato di Telepass può pagare il pedaggio autostradale:
- in contanti, sia nei caselli dotati di cassa automatica sia nei caselli nei quali è presente un casellante;
- con carte Viacard, carte di credito o bancomat, senza maggiorazioni di spesa.
In cima a ogni casello di uscita è installato un cartello che indica le modalità di pagamento ammesse. Possono esserci cinque possibilità:
- cartello giallo: indica i caselli di uscita riservati esclusivamente agli utenti Telepass;
- cartello blu: indica il pagamento tramite carte Viacard, carte di credito o di debito. Sono ammessi i pagamenti tramite bancomat del circuito Fast Pay, carte di debito straniere Maestro oppure tramite carte di credito dei circuiti Visa e Mastercard;
- cartello blu con il simbolo giallo T: indica i caselli in uscita dedicati agli utenti Telepass e a chi paga tramite carta;
- cartello bianco con il simbolo di una mano e di banconote e monete: indica i caselli nei quali si può pagare in contanti all’operatore;
- cartello bianco con l’indicazione di banconote e monete e con il simbolo delle carte di pagamento: il cartello indica i caselli nei quali è possibile il pagamento in contanti presso la cassa automatica oppure tramite carte.
Hai dubbi sui pedaggi? Lasciaci un commento e risponderemo a tutte le tue domande sul costo dell’autostrada.