Il luogo del misfatto è la Corea del Sud, dove il Ministero dell’Ambiente è molto dubbioso sull’operato della casa automobilistica giapponese con riferimento ai dati sulle emissioni inquinanti. Infatti, secondo lo stesso ministero, le Nissan Qashqai sono provviste di un software in grado di alterare i dati relativi alle emissioni dei gasi di scarico.
Dieselgate Nissan: il software del Qasqhai
La Nissan Qasqhai sarebbe stata l’unica vettura, su una ventina di modelli testati, a non dare risultati positivi al test emissioni a cui è stata sottoposta. Secondo gli esaminatori, è chiara la presenza di un sistema che va ad alterare i reali valori di emissioni al fine di fare rientrare l’auto nelle severissime normative locali in materia di inquinamento.
Pare che la situazione sia simile a quella che è stata fatta notare nel Dieselgate Fiat: una volta iniziati i test il sistema anti inquinamento installato sull’auto interrompe l’azione filtrante e quindi si spegne dopo mezz’ora dall’accensione del motore. Il sistema in realtà dovrebbe spegnersi ogni tanto per evitare il surriscaldarsi delle parti del propulsore stesso ma, mentre sarebbe usanza tarare il meccanismo a circa 50°C, quello di Nissan era tarato a 35°C, il che significa che la disattivazione avviene prima. Una volta spento il sistema i valori registrati pare siano aumentati a dismisura. Per questo Nissan è stata quindi multata per eccessive emissioni dal governo Coreano.
Dieselgate Nissan: la casa automobilistica rimanda le accuse
La casa automobilistica sarà costretta a pagare una multa di circa 330 milioni di Yen oltre che pianificare l’azione di richiamo per gli 800 veicoli coinvolti. Se la cosa dovesse protrarsi, come parrebbe essere intenzione del governo coreano, Nissan andrà incontro ad un lungo processo giudiziario. La risposta da parte del management non è tardata ad arrivare e, per mezzo di un suo portavoce, ha dichiarato la propria innocenza, negando di fatto la presenta del software capace di alterare i valori inquinanti a fronte di un beneficio vantaggio in termini di omologazioni.
La casa automobilistica del Sol Levante ha dunque prontamente smentito ogni accusa sul Dieselgate Nissan e ha fatto anche riferimento alle vigenti normative europee, sottoponendosi alle quali il veicolo risulta pienamente in regola e a norma di legge.
Non si sa ora come finirà la vicenda, ma quello che è certo è che è interesse di Nissan cercare quanto prima di porre la parola fine alla questione, mettendosi a disposizione delle autorità preposte a portare avanti l’inchiesta, senza dover incappare in un lungo processo burocratico che sarebbe dannoso soprattutto per l’immagine della casa. Vedremo quindi se la casa giapponese ardirà a vie legali per difendersi da queste accuse per eccessive emissioni.