Lo sappiamo bene, le nuove tecnologie elettriche promettono di lanciarci nel futuro della mobilità, ma potrebbero nascondere qualche peccato di gioventù in cui potremmo incappare pagandone il prezzo.
La notizia positiva è che esistono di fatto le condizioni potenziali per usufruire di incentivi per l’acquisto di un’auto a metano. Proprio da pochi giorni sono attivi i nuovi incentivi per le auto per il 2019 e i due anni a seguire (ecobonus). Essi sono accompagnati da equivalenti provvedimenti che vanno a penalizzare tutti i veicoli inquinanti attraverso quella norma che va sotto il nome di ecotassa e agirà contro quei veicoli che hanno le maggiori emissioni di polveri sottili e CO2. L’obiettivo del governo appare quello di creare un punto di discontinuità molto forte nel mercato dell’auto rispetto alle dinamiche del passato.
Ci sono quindi le condizioni per approfondire le informazioni e valutare anche l’opzione auto a metano. La notizia meno positiva è che le automobili a metano in commercio se è vero che consentono di non incorrere nell’ecotassa, è anche vero che in molti casi non rientrano nelle fasce di emissioni minime che soddisfino l’accesso ai benefici degli incentivi. Vediamo comunque la struttura dell’ecobonus e valutiamo assieme le potenzialità degli incentivi.
L’ecobonus per l’acquisto di una nuova auto
La legge di bilancio 2019 ha messo a punto, da inizio marzo, una nuova serie di provvedimenti atti ad incentivare la diffusione di automobili ecologiche. Gli incentivi sono variabili in funzione delle caratteristiche di emissione del modello che sta per essere acquistato e dipendo dal fatto che contestualmente si stia anche procedendo a rottamare un’auto con emissioni comprese tra Euro 1 e Euro 4 :
- fino a 6.000 euro per chi acquista un’auto con emissioni di CO2 fino a 20g/km (venti grammi per chilometro) e contemporaneamente rottama un veicolo omologato alle classi di emissione Euro 1, 2, 3, 4;
- fino a 4.000 euro per chi acquista un’auto con emissioni di CO2 fino a 20g/km (venti grammi per chilometro) senza alcuna rottamazione;
- fino a 2.500 euro per chi acquista un’auto con emissioni di CO2 da 21g/km fino a 70g/km (settanta grammi per chilometro) e contemporaneamente rottama un veicolo omologato alle classi di emissione Euro 1, 2, 3, 4;
- fino a 1.500 euro per chi acquista un’auto con emissioni di CO2 da 21g/km fino a 70g/km (settanta grammi per chilometro) senza alcuna rottamazione;
Purtroppo le auto a metano disponibili oggi in commercio tendenzialmente non rientrano all’interno delle due fasce di emissione di CO2 di interesse per questo provvedimento. Ma è possibile che, anche in conseguenza della presenza di queste nuove facilitazioni all’acquisto, il mercato possa cambiare. In ogni caso dobbiamo fare attenzione che il super incentivo in caso di rottamazione non si applica se l’auto in via di dismissione è un’auto Euro 0.
L’accesso all’ecobonus è previsto anche per chi utilizzerà le formule di leasing.
Altre forme di incentivazione utilizzabili
Non potendo ancora confidare su un accesso alle facilitazioni del super incentivo a causa dei consumi l’auto a metano comunque può rappresentare una soluzione interessante per i seguenti motivi:
- a prescindere da quanto previsto dall’ecobonus attivato con la legge di bilancio, molte regioni prevedono degli sconti per tutti coloro che rottamano le vecchie auto; queste agevolazioni sono differenti da regione a regione e vanno verificate puntualmente, tuttavia è facile ottenere sconti/esenzioni sul bollo auto o contributi per la rottamazione che spesso hanno tempi definiti per presentare domanda e aderire quindi al contributo;
- le auto a metano difficilmente portano ad entrare nella lista dei veicoli oggetto di ecotassa;
- le auto a metano partono con prezzi decisamente inferiori rispetto alle auto elettriche ed ibride della stessa fascia, quindi, a parità di efficacia del mezzo per la propria mobilità (non a livello di emissioni), risulta già in origine meno importante usufruire dei contributi dell’ecobonus
Per quanto riguarda gli incentivi regionali è molto difficile definire delle regole. Ad esempio la regione Veneto nel 2018 ha indetto un bando per assegnare un contributo variabile tra i 2.000 e i 3.500 euro per incentivare la rottamazione di veicoli inquinanti a favore di mezzi ecosostenibili, tale bando si è chiuso con l’assegnazione dei contributi, ma ad oggi nel 2019 non è stata attivata ancora azione equivalente a quella dell’anno scorso.
Nella regione Lombardia è attiva una facilitazione per cui oltre ad avere un contributo di 90 euro per rottamare la propria auto inquinante è previsto uno sconto del 50% per cinque anni sul bollo auto se il mezzo acquistato è di tipo a doppia alimentazione metano/elettrico.
Si comprende facilmente dagli esempi citati che la cosa migliore per valutare tutte i possibili aiuti nell’oneroso percorso di sostituire il proprio veicolo con uno più moderno ed ecologico, è recarsi sul sito istituzionale della propria regione e verificare cosa propone in quel momento relativamente alla incentivazione alla rottamazione.
Ci aspettiamo tuttavia che molte regioni, ora che è presente il nuovo piano ecobonus del governo, possano rallentare nella proposizione autonoma dei propri incentivi.