Mercato auto: come è cambiato dal 2011 al 2014
Stando ai dati del PRA, i veicoli in Italia nel 2011 si attestano a quota 49 milioni. Un valore che ha visto la svolta a dicembre 2014, data in cui il mercato dell’auto ha mostrato una timida ripresa.
Molto cambia però nei primi 10 mesi del 2015, sopratutto grazie alle agevolazioni della Legge Sabatini. La ripresa tocca quota +14,67% e fa ben sperare il mercato: crescono le vendite di autoveicoli ai privati e la FCA (Fiat Chryssler Automobiles) risulta essere la casa automobilistica capace di vendite da record ogni mese.
Unico neo: l’anzianità del parco veicolare italiano, ancora troppo alta. Secondo l’UNRAE infatti in Italia circolano circa 16 milioni di autoveicoli con età media di 10 anni, in gran parte in possesso di famiglia con ridotta capacità di spesa. Da segnalare inoltre che il 38 per cento dei veicoli commerciali è antecedente al livello Euro 3.
Mercato auto: il trend positivo del 2016
Con più di un milione e mezzo di immatricolazioni, il 2015 sembrava l’anno di massima crescita per il settore automobilistico. Il 2016 però segna una nuova svolta nel trend del mercato delle auto attestandosi, dopo i primi 30 giorni, sul +17,44% per un totale di 155 mila autovetture vendute. Febbraio non è stato da meno registrando un +14% rispetto al 2015, con circa due milioni di immatricolazioni,.
I primi due mesi del 2016 vedono percentuali positive in tutta Europa, facendo registrare immatricolazioni a doppi cifra un po’ ovunque: la classifica è guidata dall’Italia con un +27,3%, seguita a distanza da Francia (+13%), Spagna (+12,6%) e Germania (+12%).
Sono tre i brand maggiormente in crescita: Volkswagen (nonostante il “Dieselgate” sulle emissioni), Ford e Renault. Nonostante questo il gruppo FCA si ripropone in pole position con più di 80mila immatricolazioni: Fiat con un +23,9% (ottenuto grazie a Panda e 500) si merita il posto d’onore, seguita da Jeep con il +15,9% (risultato raggiunto soprattutto grazie alla Renegade: 23 mila esemplari venduti solo nel 2015), Lancia-Chrysler con un +15,9% grazie alla Ypsilon, e, infine, Alfa Romeo con un +8,6 per la sua Giulietta.
Ovviamente la campagna di SuperRottamazione per Fiat, Lancia e Alfa Romeo ha contribuito ai risultati raggiunti e, in generale, le azioni commerciali messe in campo dalle varie case automobilistiche hanno invogliato a cambiare l’auto. Per svecchiare il parco auto, ridurre i problemi ambientali e di smog, incrementare la crescita in maniera consistente e durevole, serve però anche l’appoggio del Governo.
Mentre la Spagna festeggia il suo ottavo piano di sostegno per il rinnovo del parco auto, in Italia la detraibilità (parziale) dei costi d’acquisto è ancora un disegno lontano dalla realizzazione.
Il mercato auto in Europa e nel mondo
Proprio in Spagna, il mercato auto, reduce da un 2015 già positivo, ha registrato un ottimo +12,4%. Inoltre, grazie al rinnovo del piano di incentivi Pive, si stima per il 2016 il raggiungimento di 1,1 milioni di auto vendute (in rialzo rispetto al 2015, ma lontano dai numeri del 2007, pre-crisi).
Anche la Francia ha registrato un avvio positivo con quasi 140 mila immatricolazioni; i risultati migliori sul campo spettano a Peugeot Citroen (+3,2%), Volkswagen (+12%) e FCA (+12,9%).
La produzione delle quattro ruote è migliorata anche in Messico, e, in generale, nell’area del trattato di libero scambio, conosciuta con l’acronimo NAFTA, e che comprende Canada, Stati Uniti e Messico.
In Asia invece? Nel continente in cui nasce il 51% della produzione mondiale, si è notato il calo del Giappone e la crescita di Corea del Sud e India. Ma l’interesse di molti costruttori è diretto al Medio-Oriente: l’Iran è una realtà produttiva interessante e con grosse potenzialità, considerata la fine delle sanzioni imposte dalla comunità internazionale per il discutibile programma nucleare avanzato dall’Iran.
Statistiche mercato auto usate
Il mercato delle auto usate ha proposto una dinamica di forte crescita durante l’anno passato e ha riscontrato buona accelerazione in termini di trasferimenti di proprietà. Proprio questi ultimi infatti, hanno raggiunto il ragguardevole traguardo delle 4.635.000 unità.
Il contributo alla crescita è dovuto, in particolare alle minivolture (i trasferimenti temporanei alle reti di vendita in attesa dell’intestazione al cliente finale), aumentate del 13%. Si incrementano anche i trasferimenti netti di un +5%.
Quali posso essere la cause di questo successo? Sicuramente le vendite on line che hanno stimolato e favorito lo scambio di proprietà. I siti specializzati in questo sono ormai vetrina per una serie di auto che chiunque può vendere e chiunque può comprare comodamente da un ufficio e, lo snellimento burocratico, ha consentito agli interlocutori di scambiarsi rapidamente documenti e di concludere con tempi brevi la compravendita.
Certo è che anche per il 2016 si potrebbe presumere una certa crescita di questo mercato che ricopre una fetta importante dell’economia nazionale. Già il mercato delle auto nuove è previsto in rialzo, con una percentuale prossima al 7%, e anche quello relativo alle auto usate potrebbe perseguire percentuali precedute dal segno positivo.
Prima di acquistare un’auto usata è bene sempre cercare di capire cosa comprare e dove. Le proposte sono molteplici, spesso più degli affari realmente disponibili. Bisogna quindi avere le idee chiare sulle reali necessità e sul reale budget di spesa, per poi cogliere l’occasione dopo averla cercata, magari iniziando proprio da una concessionaria o da un amico.
Immatricolazioni aziendali
Una certa predominanza le hanno le cosiddette immatricolazioni “aziendali”, cioè quelle vetture che per esigenze di budget o “imposizioni” sono state immatricolate dalle concessionarie a proprio carico, per poi essere rivendute dopo poco con pochissimi km a utenti e clienti privati. Attenzione, non si sta affermando che il mercato e quindi i numeri sono falsati, ma l’analisi finale porta a far comprendere come effettivamente l’intero parco di auto usate (quelle 4.635.000 unità) sia effettivamente circolante.
Mercato auto nel futuro: come sarà?
Spostando l’analisi al futuro, la stessa UNRAE precisa che la soglia di 1,8 milioni di immatricolazioni si potrà sfiorare nel 2018 (anche se qualcuno osa prevedere il superamento dei 2 milioni), mentre nel 2017 saranno raggiungibili le 1,72 milioni di unità, portando ancora un incremento meno marcato rispetto a quest’anno, ma pur sempre prossimo al 5%.
Questi risultati sarebbero legati all’uscita dalla crisi e dal conseguente miglioramento economico delle famiglie che potranno finalmente cambiare la vecchia auto, magari scegliendo la nuova Fiat Tipo (già titolata da una giuria internazionale “Autobest 2016”) o l’Alfa Romeo Giulia (tra le novità più attese da parte di chi la strada la vive tutti i giorni). Ma siamo certi che ci sarà spazio per i tre modelli più richiesti negli ultimi due anni: Fiat Panda, Lancia Ypsilon e 500.
La tua opinione
Secondo te le previsioni di vendita per il prossimo triennio sono corrette e realmente realizzabili? Il Dieselgate di Volkswagen non ha scalfito la fiducia nei confronti della casa produttrice? Se il Governo stabilisse un piano di sostegno puntando sulla detraibilità dei costi, le percentuali del mercato auto si impennerebbero di più? Scrivi cosa ne pensi nei commenti.