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Multe per il blocco del traffico: cosa sapere per evitarle

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Blocco del traffico: tre parole che fanno venire ansia e preoccupazione a tutti gli automobilisti, specie perché è facile, quando questo è in vigore, potere prendere una multa.

Allora cosa bisogna sapere per evitare situazioni simili? In questo articolo ti diamo delle dritte considerando anche le differenze che ci sono di città in città in modo che tu sappia come orientarti anche quando guidi fuori dal posto in cui vivi.

Prima di parlare delle multe per blocco del traffico, è utile soffermarsi su cos’è il blocco del traffico, quando avviene e cosa comporta.

Cos’è il blocco del traffico e quando scatta

Il blocco del traffico è una misura adottata nelle grandi città come Milano, Roma, Torino, Bologna, Napoli ecc che hanno valori di inquinamento troppo elevati e in particolare in un periodo ristretto di tempo.

Al fine di ridurre le polveri sottili e pertanto le sostanze inquinanti nell’aria che respiriamo, le varie amministrazioni locali impediscono ad alcuni veicoli di circolare in delle giornate prestabilite. Questo accade in particolare durante la stagione invernale e quando arriva il freddo e sulla decisione influisce sicuramente la scarsità delle piogge, l’eccessivo numero di auto e il fatto che molte di queste siano particolarmente vecchie.

Stando agli ultimi dati diffusi da Unrae (Unione rappresentanti autoveicoli esteri) e da ACI, in Italia ci sono infatti più di 37 milioni di veicoli circolanti e con un’età media di quasi 11 anni. Di queste solo 1,5 milioni sono Euro 0, mentre quasi 8 milioni sono immatricolate prima del 2001.

Alla luce di questo, c’è da sapere che il blocco del traffico ha modalità e tempi variabili, di solito in giornate da ottobre a marzo o quando vengono riscontrati valori di inquinamento particolarmente elevati per un certo numero di giorni.

I parametri che vengono presi in considerazione

Sono molte le sostanze inquinanti che mettono a rischio la salute, ma per quanto riguarda il blocco del traffico e le conseguenti multe che ne derivano, si tiene in considerazione la Direttiva 2008/50/CE del Parlamento Europeo e la 21/05/08 del Consiglio Europeo che chiedono di monitorare: PM10, PM2,5, ozono, ossido di carbonio, benzene, biossido di zolfo e biossido d’azoto.

A rilevare questi valori sono le varie A.R.P.A. ossia l’Agenzia Regionale per la protezione ambientale che dà I risultati alle Regioni che a sua volta le condivide con I Comuni e insieme si prendono le decisioni che riguardano strettamente gli automobilisti.

Le multe per il blocco del traffico: come funzionano

Considerando che ogni città applica le sue regole, devi sapere che in generale il blocco del traffico viene stabilito in giornate apposite e in orari appositi comunicati alla cittadinanza attraverso siti istituzionali, i media e anche attraverso cartellonistica e altri strumenti.

Cosa succede a chi non rispetta i giorni del blocco del traffico? Le multe ovviamente sono uguali per tutta Italia.

A stabilire infatti la sanzione sono l’articolo 13 e l’articolo 13 bis del Codice della Strada.

Il primo riguarda il blocco totale del traffico e dice espressamente che chi non rispetta i divieti di circolazione è soggetto a una sanzione amministrativa che prevede il pagamento di una somma da 84 a 335 euro.

A questo si aggiunte il comma 13-bis che riguarda il mancato rispetto delle nome in determinate zone della città (per esempio il centro città) che dice testualmente che chiunque:

“circola con veicoli appartenenti, relativamente alle emissioni inquinanti, a categorie inferiori a quelle prescritte, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 163 a euro 658”.

Ma non finisce mica qui: viene sanzionata anche la cosiddetta recidiva ossia chi ha violato il blocco negli ultimi 2 anni e viene “beccato” nuovamente. Oltre alla multa, in questo caso si rischia anche la sospesione della patente che va dai 15 ai 30 giorni.

Blocco del traffico diesel euro 3: cosa devi sapere per evitare le multe

Tra le novità di questi ultimi mesi e in vigore fino al 31 marzo prossimo c’è il blocco del traffico per i Diesel Euro 3 entrato in vigore in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna a partire dall’1 ottobre.

È infatti l’esito del cosiddetto accordo BAC-PAD_2017 (ossia Nuovo Accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano) e che sia proprio in queste regioni non è un caso.

A dire il vero non si tratta proprio di una novità, ma il programma è stato sottoscritto nel 2017, solo che ci è voluto un anno perché venisse attuato.

Cosa prevede? Il blocco dei veicoli diesel Euro3 che varia, in orari e in giornate a seconda dei comuni e del livello di allerta in base, come si legge sul documento, al livello di concentrazione di PM10 il valore medio giornaliero misurato in una stazione identificata di riferimento per ogni area di applicazione.

“La stazione di riferimento potrà essere o una stazione fisica o una stazione virtuale, ovvero derivante dall’aggregazione dei dati di più stazioni e sarà individuata da ogni Regione con il supporto delle proprie agenzie ambientali sulla base delle caratteristiche del territorio e della rete di monitoraggio di qualità dell’aria”.

Eccolo nel dettaglio.

Blocco diesel Euro 3 in Lombardia

Lo stop qui riguarda 214 comuni della Lombardia, suddivi in fascia 1 e fascia 2 (in questi ultimi, per esempio, rientrano Lecco, Vigevano, Sna Giuliano Milanese ecc…) e va dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30.

Non vale per i festivi, anche se cadono nel mezzo della settimana.

A Milano, poi, dal 25 febbraio scorso è entrata in vigore l’area B che interdice al traffici tutti i veicoli diesel Euro 0, 1, 2 e 3 dalle 7.30 alle 19.30 da lunedì a venerdì, festivi esclusi.

L’area B è una sorta di Low Emission Zone, sarebbe a dire un’area di 136 chilometri quadrati (circa il 72% del territorio comunale di Milano) il cui accesso sarà interdetto alle vetture diesel.

Blocco del traffico in Emilia Romagna

Riguarda i comuni con più di 30.000 abitanti e in quelli con meno di 30.000 che fanno parte del comprensorio di Bologna e il blocco riguarda anche i veicoli diesel Euro 4.

Qui funziona così: stop nei giorni feriali dalle 8.30 alle 18.30 e durante la prima domenica del mese.

Blocco diesel Euro 3 in Veneto

Qui lo stop coinvolge i comprensori urbani di Venezia, Treviso, Padova, Vicenza, Verona, Pianura e Capoluogo Bassa Pianura, Bassa Pianura e Colli: non possono circolare idiesel Euro 3 o di categoria inferiore non potranno circolare dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30.

Blocco diesel euro 3 in Piemonte

Quanto al Piemonte, la situazione è diversa per i vari comuni eccezion fatta per Torino dove è stato deciso il blocco totale e definnitivo per tutti gli Euro 0, il blocco dalle 8 alle 19 dei diesel Euro 1 e 2, mentre i diesel Euro 3 non possono circolare fino al 31 marzo 2019.

Multe e deroghe

Quanto alla multe, essendo un provvedimento preso da poco, ci sono alcune deroghe: in Lombardia per esempio possono circolare veicoli di interesse storico e se a bordo ci sono 3 persone (in ottica di carpooling) oltre a chi svolge servizi pubblici o privati di utilità.

O nel caso dell’area B di Milano, per esempio, sono in corso i  50 giorni di circolazione libera nella zona per fare abituare gli automobilisti. Pertanto cosa succede quando si sbaglia una prima volta? Al possessore dell’auto viene in un primo momento comunicato come funziona la nuova misura, viene invitato a iscriversi al portale sul quale è possibile controllare e gestire gli accessi.

Il secondo anno di Area B prevede invece per residenti e imprese un totale di 25 giorni all’anno di ingresso libero, mentre per tutti gli altri i giorni saranno 5. Esauriti questi, viene  data la relativa sanzione, pari a 80 euro.

Per agevolare l’acquisto di auto meno inquinanti in Veneto è stato attivato un programma di incentivi oltre a deroghe per chi ha un ISEE che non supera i 16.700 euro, oltre per chi ha più di 70 anni.
Questi solo solo degli esempi, le multe per il blocco del traffico comunue prevedono in ogni caso le sanzioni amministrati dette in precedenza.

Vuoi sapere se la tua auto può circolare? Ecco come verificare la classe ambientale della tua auto.

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