Multe e Parcheggio
Parcheggiare in città è sempre più complicato. Tra strisce blu continue, strisce bianche introvabili, parcometri rotti e “gratta e sosta” si passa più tempo a cercare di evitare multe che in sosta. Tutti gli automobilisti sono a conoscenza del fatto che parcheggiare il proprio veicolo – nelle strisce blu o in aree in cui è previsto una tariffa oraria per la sosta – senza apporre il ticket/grattino che attesti il pagamento del tariffa verrà giustamente multato. Ma cosa succede se pur pagando il tagliando si sfora con i tempi?
Multa a parcheggio scaduto
Esponendo il tagliando all’interno dell’auto, acquistabile presso i negozio o tramite i parcometri, l’automobilista è legittimato a sostare sulla pubblica via per un determinato lasso di tempo corrispondente alla fascia oraria acquistata. Il tempo massimo di sosta viene indicato direttamente sul tagliando, il soggetto che non provvederà a spostare il veicolo sarà in difetto… ma un tagliando scaduto equivale a un tagliando pagato?
L’azione di equiparare il ticket scaduto al mancato pagamento della sostata viene effettuata in molti Comuni: non mancano infatti i casi in cui vengono notificate contravvenzioni anche dopo un solo minuto di “ritardo”, in cui gli automobilisti più distratti si vedono notificata una multa fino a 40 euro per non aver pagato la tariffa oraria prevista per la sosta. Una somma spesso pagata perché ignari che ci sia una “regolamentazione” a riguardo.
Mancato adempimento contrattuale
Attenzione! Il Codice della Strada non prevede nessuna tipologia di sanzione per un ticket scaduto, quindi non esiste nessun illecito amministrativo da poter contestare all’automobilista. Dal marzo 2010, grazie a un parere tecnico-legale emanato dal Ministero delle Infrastrutture, è noto che “se viene acquistato il ticket, ma la sosta si prolunga oltre l’orario di competenza non si applicano sanzioni ma si da corso al recupero delle ulteriori somme dovute, maggiorate dalle eventuali penali stabilite da apposito regolamento comunale” e un’eventuale multa non è giuridicamente giustificabile. Trattandosi di un mancato adempimento contrattuale e non di una violazione vera e propria della norma, il soggetto potrà essere chiamato a versare il corrispettivo mancante pari al tempo che il veicolo è stato in sosta dopo la scadenza del ticket.
È vero manca una disciplina legislativa capace di regolamentare la situazione, ma questi pareri hanno un valore vincolante che può essere sfruttato appellandosi al Giudice di Pace. L’inghippo tutto “Made in Italy” sta nel fatto che il più delle volte la somma della contravvenzione non superi i costi da sostenere per appellarsi al Giudice di Pace, quindi in tanti preferiscono pagare la multa anche se consapevoli di aver ragione.