Caro lettore, hai deciso di partire per le ferie in auto ma sai che la tua ti abbandonerà molto presto? È un escamotage per comprarti l’auto nuova, e perché no… Se fosse quella dei tuoi sogni ancora meglio!
Ti stai chiedendo come possiamo aiutarti? Ti prepariamo alla parlantina dei peggiori venditori raccontandoti i segreti del TAN e TAEG, così ci sentirai vicini a te dal concessionario nel momento della tua scelta.
Il TAN che non fa paura
Il Tasso Annuo Nominale, Tan, rappresenta l’interesse annuo calcolato sul prestito, cioè la somma riconosciuta al finanziatore al termine dell’anno.
Parliamo di tasso annuale, ma può prevedere due valori differenti: il TAN nominale quando non si tiene conto di un’anticipazione delle quote degli interessi; e il TAN effettivo quando si tiene conto dell’anticipazione delle quote degli interessi nel corso dell’anno.
Lo vediamo che hai il punto interrogativo sopra la testa e la vignetta che dice: “Ma cosa dicono? Non capisco!”, è più semplice di quanto credi: questo è per dirti che solitamente nei piani di ammortamento dei prestiti l’interesse non viene pagato in un’unica soluzione a fine anno, ma viene caricato su ogni rata mensile. Sì esatto, semplice, ma non sempre ciò che è semplice è anche conveniente.
Se credi che questo ti possa evitare un esborso maggiore a fine anno, ti comporta però che il tasso effettivo di interesse risulti superiore al tasso nominale; ecco come: il tasso nominale ed effettivo avrebbero entrambi lo stesso valore se si pagasse il saldo degli interessi in un’unica rata a fine anno, nel caso di rimborso rateale degli interessi al Tan nominale del 20% corrisponderebbe il TAN effettivo del 22%.
Forse la matematica finanziaria non ti piace, ma oggi non dobbiamo farci trovare impreparati quando affrontiamo una spesa onerosa, e in vista della spesa che devi affrontare ti segnaliamo che in Italia esiste un piano di ammortamento che ti farebbe risparmiare ma che purtroppo non viene applicato. Infatti, quello che ti abbiamo spiegato fin qui prende il nome di piano di ammortamento alla francese. Facciamo sempre tutto all’italiana e per una volta che ci converrebbe guardare a casa nostra attuiamo questo fantomatico piano di ammortamento alla francese. La differenza tra le due tipologie di ammortamento è nella somma degli interessi; mentre il numero delle rate, l’importo del capitale e il tasso d’interesse rimangono uguali. Nella tipologia alla francese la quota di capitale viene distribuita sul capitale residuo facendo aumentare però gli interessi.
Il TAEG che indica le tue spese reali
Il TAEG è un indicatore che prevede il costo globale del prestito comprendendo tutte le spese obbligatorie per l’apertura del finanziamento. In questi costi annoveriamo: le spese di istruttoria della pratica, le assicurazioni obbligatorie legate al finanziamento e le spese di incasso della rata. Questi costi non incidono in modo diretto sulla rata ma sono comunque pagati dal cliente.
Se il TAEG e il TAN si discostano l’uno dall’altro significa che il tasso di interesse applicato è basso rispetto agli oneri accessori legati al finanziamento. Tendenzialmente anche questo indicatore è espresso in termini percentuali e su base annua.
Possiamo dire che il TAEG è un tasso virtuale perché non è utilizzato per calcolare la rata, ma è un indicatore che dichiara il costo globale del prestito. A te che sei acquirente ti aiuta come elemento di comparazione per individuare l’ammontare dei costi.
Ti abbiamo detto quali sono i costi inclusi nel TAEG, ma ovviamente ci sentiamo in dovere di dirti anche quali sono quello esclusi: bolli statali, tasse, assicurazioni non obbligatorie e commissione di massimo scoperto (per la copertura che la banca offre al cliente per lo scoperto).
TAN e TAEG, come calcolarli?
In rete esistono molti comparatori che ti aiutano a vedere quali sono le percentuali dei due indicatori inserendo le informazioni della rata del finanziamento e delle spese accessorie. Ti segnaliamo anche i servizi messi a disposizione dalle banche. Per farti un esempio ecco qualche nome: Zonaprestiti.com / Fineretum.it / Prestitionline.it
Dopo aver chiarito e trattato il TAN e TAEG passiamo all’ultimo argomento importante per chi si appresta a comprare l’auto: la maxi rata finale.
Gli italiani non amano i cambiamenti, e questo vale anche per l’auto. Infatti tendiamo a tenerci la nostra autovettura fino a che non perdiamo i pezzi per strada. Ma il settore automotive ne sa una più del diavolo, e per incentivare il mercato si è inventata la maxi rata finale dedicata ai privati.
Questa tipologia di prodotto funziona con una logica molto simile a quella del leasing, per i beni strumentali, che prevede il finanziamento ripartito in tre parti: un anticipo da pagare alla stipula del contratto e non dilazionabile, un piano rateale e una maxi rata a saldo; alcune volte è prevista la restituzione del mezzo o il rifinanziamento dell’importo.
Il vantaggio di questa soluzione è posticipare nel tempo la scelta di riscattare l’auto o di sostituirla, trattandosi di un bene che si usura nel tempo è un buon modo per avere sempre una macchina nuova.
Ti consigliamo di fare attenzione ai contratti che invece non prevedono il riscatto, perché diminuiscono il vantaggio costringendoti ad una spesa molto onerosa alla fine del contratto.
Dopo tutte queste informazioni siamo sicuri che domani andrai in concessionario a scegliere la tua auto; prima di stipulare l’assicurazione però consultaci qui.