Quattro anni e mezzo fa la Volkswagen era stata accusata di “venir meno al proprio obbligo di sorveglianza” nei confronti delle emissioni delle proprie auto diesel. Da allora le indagini della magistratura tedesca erano andate avanti senza sosta, arrivando a fine 2018 in tribunale con una sentenza record da un miliardo di euro nei confronti dell’azienda di Wolfsburg.
Volkswagen, conscia della colpevolezza e dell’enorme danno d’immagine provocato, aveva deciso di accettare la multa senza alcun ricorso, riconoscendo la propria piena responsabilità sui fatti.
L’accordo sul risarcimento
Nelle ultime ore il tribunale superiore di Braunschweig ha finalmente reso pubblico l’accordo che la Volskswagen ha stipulato con le organizzazioni dei consumatori tedesche in merito ai risarcimenti. I proprietari che verranno rimborsati saranno ben 260.000, e beneficeranno di un risarcimento che andrà da un minimo di 1.350€ ad un massimo di 6.257€ ciascuno. Il tutto ovviamente commisurato al modello di veicolo posseduto e all’anno di immatricolazione dello stesso.
Il rimborso sembra dunque essere pari a circa il 15% del valore iniziale dell’auto al momento dell’acquisto, per un totale di circa 830 milioni di euro (fonte Altroconsumo).
E in Italia? Le parole di Altroconsumo sul Dieselgate
“Un accordo storico a favore dei consumatori”. Queste sono le parole con cui Ivo Tarantino, responsabile delle relazioni esterne di Altroconsumo, ha commentato la notizia con Adkronos.
“Esprimiamo il nostro sostegno ai colleghi tedeschi, ma al tempo stesso troviamo sconcertante e ingiusta la disparità di trattamento da parte della casa automobilistica nei confronti delle altre vittime europee dello scandalo Dieselgate. È giunto il momento che tutti gli automobilisti che sono stati lesi da Volkswagen ricevano un giusto risarcimento”.
Per ottenere un risarcimento sembra dunque che i consumatori italiani debbano ancora aspettare un po’: sono ben 76.000 le adesioni alla class-action promossa dall’Associazione nei confronti di Volkswagen. La richiesta? Esattamente come per il caso tedesco, un risarcimento del 15% del valore dell’auto al momento dell’acquisto.
E tu, pensi che questo accordo faccia giustizia, almeno per i consumatori tedeschi? Dicci la tua nei commenti.
Ritengo che la responsabilità del disagio italiano sia da ricondurre ai giudici del tribunale competente sul caso dieselgate.
Non è possibile che questi se la tengono nel cassetto per anni soprattutto quando in altri paesi c’é già uno spirito di condivisione del problema.
Pertanto il nostro problema è sempre il solito:
la giustizia inesistente.
cordialità.
Alessandro De Curtis
MI AUGURO CHE A BREVE CI SIA IL DOVUTO RISARCIMENTO, NONOSTANTE LA SITUAZIONE DRAMMATICA DOVUTA ALLA PANDEMIA DEL CORONAVIRUS.
ASPETTIAMO A BRACCIA APERTE SENZA ULTERIORI PROROGHE E RITARDI.
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Ritengo che la responsabilità del disagio italiano sia da ricondurre ai giudici del tribunale competente sul caso dieselgate.
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