Quando parliamo di icone in senso strettamente automobilistico non possiamo ignorare l’auto che da oltre cinquant’anni è una vera e propria portabandiera del Made in Italy nel mondo: la Fiat 500. Essa ha oltrepassato la categoria di semplice autovettura diventando un vero e proprio mito fin dalle sue umili e lontane origini. Ma cosa cambierà nel futuro?
Fiat 500: il restyling ibrido si avvicina
Ha ormai undici anni la Fiat 500 ed è ora di pensare al futuro che, considerando i progetti del gruppo FCA, avrà vita nel 2019: anno in cui i modelli in ballo sono diversi e tutti importanti (basti pensare alla nuova Alfa Romeo Giulietta).
L’età avanza e nel settore automobilistico il tempo viaggia molto velocemente considerando il ristretto periodo che intercorre tra l’uscita sul mercato di un nuovo modello ed il suo successivo restyling. Ragione, questa, che basta ad ipotizzare un prossimo importante intervento su un’auto che ha diversi anni sulle spalle.
La notizia più importante in tal senso è però rappresentata dalle voci di corridoio che confermerebbero un futuro ibrido per la nuova Fiat 500, in linea quindi con le altre city car della concorrenza.
Il capo di FCA, Sergio Marchionne, ha dichiarato: “Dovremo confrontarci con una varietà di soluzioni, ci sono poche cose che sono certe in questo mercato, una di queste è che ormai le piccole vetture diesel sono morte. Su tutto il resto penso che dovremo sperimentare” parole che sembrano presagire un impegno importante grazie al quale la tecnologia ibrida diventerà un tassello importante a discapito addirittura delle vetture diesel.
In quest’ottica rientra la Fiat 500 che, pur mantenendo il suo stile retrò, da un punto di vista tecnologico virerà bruscamente a favore dell’ibrido.
La Fiat 500e: l’elettrica del passato
Un occhio di riguardo verso la tecnologia mista benzina-elettrico non sarebbe una vera novità per il gruppo FCA che, nel 2013, ha già affrontato il problema delle vetture elettriche con la Fiat 500e, una city car sviluppata appositamente per il mercato statunitense.
Sembra passato tantissimo tempo ed invece il flop di quest’autovettura ha soltanto 4 anni. La Fiat 500e fu una tragedia da un punto di vista economico: si è calcolata una perdita di circa 14.000 dollari ad esemplare venduto, una situazione talmente grave che ha spinto lo stesso amministratore delegato del gruppo a sostenere pubblicamente che “il futuro elettrico è nel medio-lungo periodo, fino a quando non ci saranno batterie più efficaci e longeve è inutile farsi illusioni”.
Ma gli accumulatori invocati quattro anni fa da Sergio Marchionne oggi sono realtà e molto probabilmente diventeranno parte integrante di un progetto che al centro vede le city car, in primis la nuova Fiat 500.
Fiat 500 ibrida: cosa ci riserverà il futuro?
Il progetto a breve termine di FCA rappresenta da un lato la conferma dell’investimento nel settore ibrido e dall’altra, forse, un progressivo abbandono dei motori diesel (che sulla nuova Fiat 500 è esattamente quello che verrà sostituito), una decisione che sembra essere in linea con l’intenzione di alcuni concorrenti, vedi la scelta di abbandonare il diesel nel 2020 da parte di Renault.
Cosa troveremo allora sotto al cofano della nuova Fiat 500? Semplice, un sistema ibrido leggero a 48 volt che garantirebbe da un lato la massima efficienza di utilizzo nel giornaliero e dall’altro la competitività economica sul prezzo finale dell’autovettura.