Aumentano le immatricolazioni auto in Italia: nel 2017 sono cresciute del 7%. Gli italiani chiedono più innovazioni, ma sono ancora poco propensi all’acquisto delle auto elettriche.
Nel 2017 sono state vendute 96 milioni di auto
Le immatricolazioni auto nel 2017 continuano a far registrare buoni numeri. Lo scorso anno sono state immatricolate poco meno di 96 milioni di auto nuove e secondo le previsioni quest’anno si supererà quota 98 milioni, per sfondare quota 100 milioni nel 2019.
I dati sono contenuti nel report The Auto World Championship elaborato dalla società Euler Hermes.
I mercati più vivaci sono quelli di Cina e India. Già oggi i due Paesi guidano le classifiche mondiali e nei prossimi anni continueranno a crescere.
Immatricolazioni auto: la situazione in Italia
Lo studio condotto da Euler Hermes si è concentrato su otto diversi Paesi: Cina, India, Stati Uniti, Germania, Francia, Italia, Regno Unito e Giappone.
L’Italia nel 2017 ha fatto registrare 2,2 milioni di auto nuove, piazzandosi al primo posto tra i Paesi europei. Le previsioni per il 2018 sono abbastanza positive: ci si aspettano 2,3 milioni di immatricolazioni, con una crescita percentuale del 5%.
A incidere positivamente sull’espansione del mercato italiano dell’auto sono state probabilmente le numerose iniziative promozionali dei marchi produttori. Il mercato sta crescendo e questa è una buona notizia, ma è ancora poco innovativo.
Auto a guida autonoma e auto elettriche: come sta andando
Lo studio punta l’attenzione anche su quelle che saranno le probabili protagoniste del futuro del mercato e del settore dell’assicurazione auto: le auto a guida autonoma e le auto elettriche.
Se le prime sono ancora poco diffuse, le seconde iniziano a circolare regolarmente sulle strade. Al momento, le auto elettriche sono 3 milioni. I due terzi delle vendite sono concentrati in due Paesi: la Cina e gli Stati Uniti.
L’Europa sembra ancora poco reattiva alle auto elettriche. La mancanza di un sistema strutturato di incentivi, i prezzi ancora poco competitivi e le poche stazioni di ricarica stanno rallentando la diffusione di questa innovazione.