Premio assicurativo
L’origine del nome “premio” si perde nel tempo. Bisogna risalire ai tempi dell’antica Roma per apprenderne il significato. Il settore assicurativo, così come lo conosciamo, non esisteva. La tutela di un bene era affidata a qualcosa di molto simile a una scommessa tra due o più persone, che potevano puntare una certa somma sul buon esito di una missione mercantile o di una spedizione commerciale. A seconda del risultato una delle due parti vinceva la cifra pattuita.
Nei secoli, come sappiamo, il sistema si è evoluto. Fino a oggi, quando tutti, dai semplici cittadini alle imprese e agli enti pagano una certa somma a una compagnia assicurativa, che a sua volta si impegna a tutelarli nei confronti di danni o perdita del bene assicurato. Salute, vita, automobile, moto, casa, edifici adibiti a uso industriale e commerciale: sono solo i principali esempi di beni che si possono assicurare.
Come si calcola il premio dell’assicurazione auto
L’entità del primo assicurativo è vincolata alla probabilità che un determinato evento – detto sinistro – si verifichi. Nel caso in cui questa probabilità sia alta, si pagherà di più. Diversamente, si pagherà di meno. Molto semplice, ma in realtà ci sono diversi fattori che vanno a determinare realmente il costo del premio assicurativo. Essi sono:
- Il premio puro
- I caricamenti
- Le tasse ed altre imposte
Questi fattori hanno un peso differente per ogni compagnia, che ha il suo metodo di calcolo ed è per questo motivo che i prezzi, a parità di fattori primari che ne determinano l’importo, possono variare da preventivo a preventivo.
- Premio Puro (53,5% )
Il premio puro è determinato in base alle probabilità che si verifichino i sinistri e del costo medio dei sinistri. È la parte del premio versato dall’assicuratore all’assicurato in caso di sinistro, sostanzialmente è il rischio che si prende la compagnia nell’assicurare un veicolo. E’ rappresentato per il 68% dal rimborso dei danni fisici subiti in conseguenza di un incidente e per il 32% al risarcimento dei danni a cose, relativi al costo dei ricambi ed alle spese per le riparazioni. - Caricamenti (16%)
Le variazioni di prezzo del premio assicurativo, da agenzia ad agenzia, sono dovute anche ai caricamenti effettuati dall’agenzia. I caricamenti sono degli oneri accessori, applicati al premio puro, che rappresentano la parte del premio destinata a coprire le spese della compagnia assicurativa. I costi di acquisizione di un nuovo cliente, il costo pagato per la gestione del contratto o per un eventuale sinistro, le provvigioni per gli agenti e il guadagno netto della compagnia vengono caricati all’interno del premio assicurativo che il soggetto andrà a pagare. - Tasse ed Imposte (26,5%)
Ogni polizza assicurativa è soggetta a tasse ed imposte che determinano una buona parte del prezzo finale del prodotto, infatti se si aggiungono gli oneri parafiscali, si arriva ad un’aliquota complessiva del 26,5%, superiore di circa otto punti percentuali alla media europea. Chi sottoscrivere una polizza dovrà pagare un’imposta statale del 12,5% (che è possibile portare al 16% a discrezione della provincia) a cui si aggiunge il contributo SSN (Sistema Sanitario Nazionale) del 10,5%. Sono da considerare anche le differenti tasse da pagare sulle garanzie accessorie, cioè quelle non obbligatorie ma aggiunte dall’assicurato all’atto della stipula del contratto, che vanno dal 2.5% per gli infortuni del conducente al 13,5% per incendio e furto del veicolo, passando dal 10% per l’assistenza.
Determinare il rischio assicurativo
Il calcolo del prezzo dell’RC Auto è determinato quindi da un insieme di elementi e valutazioni di tipo statistico, divise in oggettivi e soggettivi. Di seguito sono elencati i principali dati utilizzati per determinare il rischio assicurativo che, essendo elemento costitutivo del premio puro, caratterizza il prezzo del premio.
Tra i fattori oggettivi troviamo:
- La potenza del veicolo, espressa in cavalli o KW. È il fattore che più di tutti incide sul premio. Più la nostra macchina è potente e veloce, maggiori danni può causare, almeno da un punto di vista statistico.
- La provincia di immatricolazione o il comune di residenza dell’assicurato. Quale secondo parametro per il calcolo del premio Rc Auto, provincia o comune incidono sul prezzo finale in base alla frequenza statistica dei sinistri. Se viviamo in una città dove il rischio è più elevato, la polizza sarà più cara, anche a parità di altri parametri.
- Alimentazione del veicolo. La vostra automobile va a benzina? Diesel? Gpl? Bene, in media il diesel costa un po’ di più perché si calcola che con un automobile a gasolio si percorrano più chilometri rispetto alle tradizionali benzina, esponendosi a un rischio statistico maggiore.
- ABS e doppio Airbag. Due elementi che abbassano il premio, poiché un’automobile che monta questi accessori è più sicura in caso di incidente. Il che vuol dire che l’automobilista e i suoi passeggeri di solito riportano danni minori.
Ed eccoci ai principali fattori soggettivi:
- Età. Piaccia o no, i giovani provocano più incidenti delle altre categorie di automobilisti. Motivo per cui esiste un limite tariffario (24-25 anni) sotto al quale la polizza Rc Auto è più cara.
- Sesso dell’assicurato. Le donne giovani sono più attente al volante e mediamente provocano meno incidenti dei loro coetanei uomini, motivo per cui il premio dell’assicurazione auto è più misurato. Ad ogni modo l’utilizzo di questo parametro per la definizione del premio assicurativo sta per decadere. Lo scorso marzo, infatti, la Corte di Giustizia Europea ha stabilito che il prossimo 21 dicembre entrerà definitivamente in vigore la direttiva UE 113/2004, che vieta espressamente le discriminazioni fondate sul sesso in materia di accesso a beni e servizi.
- Anzianità di patente e classe di merito. I neopatentati provocano più incidenti. Anche questa è una verità, pertanto chi ha conseguito da poco la tesserina rosa è destinato a pagare molto più di un veterano.
- Utilizzo dell’auto e professione. Chi usa l’auto per lavoro ha più probabilità di provocare o essere coinvolto in incidenti di chi invece si muove al volante solo nell’ambito della propria vita privata.
- Caratteristiche del conducente. Siete i soli a utilizzare il vostro veicolo o lo usa qualcun’altro? Il vostro è un profilo favorevole oppure no? Le situazioni variano da caso a caso: ad ogni modo, il nostro profilo al volante contribuisce a determinare l’entità del premio assicurativo.
Come scegliere l’assicurazione migliore, quindi?
Oggi più che mai è possibile capire come e quanto risparmiare sul premio assicurativo, senza dover interpellare decine di agenzie, confrontando direttamente i diversi premi delle assicurazione tramite il comparatore di 6sicuro. Pochi minuti del vostro tempo, necessari all’inserimento dei dati relativi al veicolo e all’intestatario, vi garantiranno un risparmio sulla vostra polizza RC Auto.