Ci siamo trovati spesso a parlare di tipologie di assicurazione ed abbiamo anche chiesto ai lettori quale fosse l'assicurazione auto ideale, in un post dedicato che ha riscosso un notevole successo. Se infatti ci soffermiamo a pensare alla nostra assicurazione, ci troviamo di frequente a considerarla troppo cara.
Tra i molti commenti arrivati in riferimento all'articolo citato, la maggior parte si trovano a promuovere l'assicurazione sulla patente. Ma di cosa si tratta?
Cos'è l'assicurazione sulla patente
Come segnalato nel post: “Potendo guidare un solo mezzo alla volta, tanti chiedono di semplificare l’assicurazione associandola, appunto, alla patente e non al veicolo. Questa soluzione porterebbe senz'altro un abbattimento dei costi e certamente un'assicurazione più meritocratica. In questo modo si eviterebbero le truffe e si porterebbero i furbi ad usare maggiormente i mezzi pubblici”.
Esistono anche pagine internet dedicate, per cercare di promuove una petizione spiegando che grazie a questa nuova RC non dovremo cambiare assicurazione ogni anno e per ogni mezzo che sostituiamo o compriamo.
Esiste però un passaggio, un punto che viene dimenticato molto spesso, quando si parla di questa tipologia di assicurazione. Visto che alla base dell'attuale calcolo del premio abbiamo tre parametri che sono: Bonus-Malus, zona di residenza e tipologia di auto, come sarebbe possibile scavalcare il terzo parametro attraverso una polizza sulla patente?
La domanda non è provocatoria né vuole essere retorica, ma semplicemente costruttiva: dato per scontato che geografia e Bonus-Malus si possono applicare anche alla patente con assicurazione, non è forse vero che statisticamente chi ha una macchina di dieci anni ha più probabilità di fare incidenti? Si, lo è, statisticamente. E quindi come potrebbero le compagnie tutelarsi dalla mancanza del suddetto parametro?
Assicurazione sulla patente o no?
Anche se l'Australia spicca per l'adozione di sistemi di assicurazione auto basati sulla patente di guida, non è l'unico paese a esplorare questa strada. Alcuni stati degli Stati Uniti, ad esempio, hanno sviluppato formule simili. In determinati casi specifici, le famiglie possono beneficiare di polizze collettive in cui il premio viene calcolato considerando le diverse età e i veicoli all'interno del nucleo familiare, insieme alle patenti di guida dei membri.
Anche nel Regno Unito, le compagnie assicurative utilizzano la patente di guida come uno dei fattori per valutare il rischio degli automobilisti. Per contrastare frodi e truffe, le compagnie possono consultare un database che contiene informazioni dettagliate sugli automobilisti, inclusi i dettagli sulla licenza di guida. Tuttavia, la patente non è l'unico parametro considerato nella stipula della polizza. Elementi quali il sistema bonus/malus, le caratteristiche personali del guidatore e il tipo di veicolo sono anch'essi determinanti, seguendo una prassi simile a quella in vigore in Italia.
Quindi, sebbene i sistemi possano variare da un paese all'altro, l'idea di valutare il premio assicurativo in base alla patente di guida e ad altri fattori rilevanti è una pratica che trova riscontri in diverse parti del mondo.
Al solito, parliamo di questi argomenti che possano far discutere e generare delle riflessioni utili. Se ho una macchina di vent'anni, uno scooter e un'auto nuovissima, è giusto che paghi un premio basato solo sulla mia patente?
Come risparmiare sull'assicurazione?
L'unico modo valido che hai per risparmiare sull'assicurazione dei tuoi veicoli è confrontare le offerte delle compagnie assicurative. Non ci stancheremo mai di dirlo: a parità di condizioni, ogni compagnia applica tariffe differenti. A volte, la differenza è di diverse centinaia di euro. Con il comparatore di 6sicuro puoi trovare l'assicurazioni auto più economica del mercato.
Il punto è proprio questo: le compagnie assicurative italiane devono cambiare mentalità e devono abbandonare il terzo parametro. In Francia l’assicurazione sulla patente esiste da tempo. In classe 1 pur avendo anche 5 mezzi non si va a pagare mai più di 500 euro l’anno. Solo da noi per assicurare un’auto ci devono volere dei patrimoni. Senza dimenticare che ci sono compagnie assicurative alle quali viene permesso di operare e che poi non ti pagano neanche quando vieni palesemente tamponato da terga…
Il dubbio delle assicurazioni è sul come poter valutare il terzo parametro se si valuta l’assicurazione sulla patente. Perchè le stesse società non apllicano equamente anche il primo parametro riguardante la classe Bonus/Malus. Anche questa viene considerata disequamente. Basti pensare che se permango in prima classe per 15 anni basta solo un incidente a portarmi in terza. Se altro individuo si trova in prima classe da solo un anno riceve lo stesso trattamento. Anche il vantaggio in termini di costi e l’incidenza di questo parametro è minima. Io sono in prima classe da non so più quanto tempo e ho sempre pagato premi assicurativi sempre più alti. Vorrei che mi venissero chiariti quali sono i principi equi sui quali si basa l’applicazione di determinate norme. Ahhh! E’ vero, non abbiamo scelte: è un ottimo principio!!!
Il parametro unico e appoggiato dal governo: il profitto delle compagnie!
Condivido in toto, il sistema bonus malus va ribattezzato “Iniquus semper”. Qualche compagnia mitiga tale iniquità, assegnando classi di merito interne migliorative (tipo -1) ai “virtuosi”, o semplicemente fortunati, in classe 1 da più anni. Ma ciò va ancora a vantaggio dell’assicuratore, perché se il virtuoso causa un sinistro per fruire del…riconoscimento dovrà gioco forza rinnovare la polizza almeno altri due anni con la medesima compagnia; infatti se passasse ad altra risulterebbe nella classe di merito universale peggiorata, con quel che ne consegue. Lo stesso accade a chi compra l’opzione “bonus protetto”.
Ogni qual volta leggo un vostro articolo mi chiedo come fate a partorirlo. Partite sempre bene per finire al peggio. Ma che domande del cavolo fate? E poi, da che parte state? Mi date sempre l’impressione di essere palesemente di parte “conservatrice”.
Al vostro articolo con le vostre domande rispondo….. E allora come diavolo fanno in Svizzera che le assicurazioni sono sulla persona (dunque la patente)? Cos’è? Li le società assicurative sono tutte in perdita e usano noi italiani per compensare?
Tanto per fare un esempio che avete citato. Quello del personaggio che possiede una vecchia auto, una moto e un’auto nuova. E’ chiaro come il sole che i mezzi in possesso si debbano comunque dichiarare e dunque l’assicurazione viene calcolata sul mezzo più a rischio o costoso che sia e morta li! Così tutti e tre i veicoli (moto inclusa) sono comunque assicurati. Dato che il proprietario ne potrà usare solo una alla volta. Calcolando l’assicurazione sul valore più a rischio si è evitata la perdita assicurativa.
E’ chiaro che alle agenzie assicurative conviene maggiormente che si faccia una polizza sulla vecchia auto, una sulla moto e per finire una sulla macchina nuova. Tre entrate ben distinte e nettamente maggiori ad una unica che coprirebbe tutti e tre i mezzi.
Ma queste sono chiacchere inutili. Già! Perché se passasse l’assicurazione sulla patente, il tizio del precedente esempio si ritroverebbe a pagare una polizza in unica soluzione del valore poco inferiore alla somma delle tre precedenti. Questo a fronte di innumerevoli cavilli, tasse, tassine e calcoli statistici più o meno assurdi che giustificherebbero tale cifra.
D’altronde, SIAMO IN ITALIA!!
Ciao,
tutti i nostri articoli hanno un duplice scopo: informare e dialogare.
Questo articolo non fa eccezione ed è stato realizzato dopo diversi articoli riguardanti possibili soluzioni alternative all’attuale sistema assicurativo.
Leggendo tutti i commenti dei lettori del blog e le numerose mail che riceviamo quotidianamente, è palese che l’assicurazione sulla patente è quella più gettonata.
L’assicurazione sulla patente attualmente è pura fantasia, e dato che quella al momento non è tassata, ci possiamo permettere di ragionare assieme su come sia possibile attuarla.
Se partissimo dalle regole attuali, questo articolo non avrebbe senso: la tipologia di veicolo fa tariffa, quindi un’assicurazione unica è un’assurdità.
Siamo dalla parte del consumatore, da sempre. Cerchiamo un dialogo costruttivo, semmai non cambierà nulla, ma almeno avremo le idee più chiare e avremo condiviso delle opinioni, questo è il senso del nostro blog.
Il “terzo parametro”, non avrebbe ragione di esistere e mi spiego: Se un’autovettura è sottoposta a regolari Collaudi biennali… va da sé che DEV’ESSERE in perfetta efficienza! Senza considerare che la mia auto (Lancia Z 2000), ha percorso in 14 anni quasi 135.000 km, mentre svariati Rappresentanti di Commercio, con auto di 2 anni di vita…magari ne hanno percorso di più…
Col nuovo sistema di Collaudo, inoltre, non è più possibile effettuare delle…”napoletanate” (chiedendo scusa ai Campano-residenti estranei ai fatti).
Senza considerare il fatto che la mia auto, nonostante la vetustà anagrafica, rimanga più sicura di una utilitaria low-cost appena uscita di fabbrica!
Quando l’assicurazione non era ancora obbligatoria, c’era REALMENTE UNA CONCORRENZA fra le compagnie assicuratrici che potevano giocare SOLO al ribasso perché esisteva anche UN TETTO MASSIMO di spesa, imposto dallo Stato.
In quel periodo io ho sempre avuto svariate auto “in contemporanea”… mi ero assicurato
LA PATENTE, considerando la Cilindrata più alta del mio Park-auto (esisteva, eccome)! …eppure NON ESISTEVANO gli attuali limiti di velocità autostradale ed i vari autovelox/Tutor e quant’altro!!!
Tutto ciò, porta noi utenti a porci una domanda spontanea: “Non è che le Signore Assicurazioni godano di “agevolazioni particolari”…in considerazione del fatto che svariati politici si siano accaparrati sostanziose “partecipazioni” agli utili ?!)…
Io Vi ho sempre giudicati iMPARZIALI…continuate su questa strada!
Una domanda nasce spontanea: ma è il guidatore che fa l’incidente o è il veicolo di sua spontanea volontà a tamponare? Quindi l’età del veicolo che ci azzecca? Io pure sto in prima classe da un ventennio, eppure sono stato tamponato da un veicolo relativamente nuovo, mentre il mio ne aveva circa venti: è stata l’età del mio veicolo a causare l’incidente o il conducente dell’altro veicolo?
Mi sembra un problema superabile, volendo. Si potrebbe agire su altri parametri, al momento dell’evento. Diverse percentuali di rimborso o di franchigia in base alla tipologia e allo stato del mezzo coinvolto. In pratica la patente e la localizzazione dell’assicurato determinano il premio, e il veicolo utilizzato nel caso di incidente potrebbe influenzare i parametri del rimborso. Ci sarebbe anche il vantaggio di stimolare le persone a una corretta gestione dei veicoli, magari incentivando chi manutiene regolarmente (e non in nero) il veicolo.
per esempio avendo la patente e guidando 6 mesi all’anno, i mesi restanti li passo all’estero, dovrei pagare per l’intero anno? non mi sembra molto valida questa soluzione.
Il risparmio delle compagnie assicurative per la drastica riduzione di incidenti falsi e per il fatto che sarebbe impossibile circolare senza assicurazione potrebbe far abbassare così tanto le tariffe che pagare una cifra unica per ogni tipologia di mezzo non creerebbe problemi a nessuno. Anzi, sono sicuro che si potrebbe far pagare una cifra unica per qualunque numero di mezzi posseduti visto che comunque se ne può guidare uno solo per volta.
Sarebbe perfetto cosi ma!!!!se io lavoro su un furgone aziendale di chi e l’assicurazione? Certo che la mia no???come si fa?
Perchè se vai a bocciare con il furgone la colpa è del furgone?
vorrei sapere perché in Italia ci devono sempre complicare la vita? Io ho un figlio che risiede in GERMANIA,e quando gli parlo di queste cose lui si mette a ridere.per prima cosa mi dice quando è che scappi dal ITALIA?restando in tema,lui possiede una panda, ed una moto,pagamento totale della assicurazione,140 euro,in ITALIA non paghi nemmeno la moto.potete dirmi il per che?le assicurazioni italiane servono solo per fare cassa. vedete i soci delle compagnie chi sono.loro dicono,che ci sono troppi incidenti,ma se non ci fossero gli incidenti,a che cosa servirebbero le assicurazioni?e come se non ci sono ladri a che servono i carabinieri?
La mancanza del terzo parametro è un falso problema.
Anche senza quel parametro, sarebbe comunque un sistema più giusto e preciso di com’è adesso, che, per esempio, non comprende la “storia” di merito degli altri possibili guidatori del veicolo (es. moglie, figli). L’assicurazione potrebbe comunque tenere conto di sono i veicoli di proprietà per modulare comunque un pò la tariffa, pur mantenendo il principio della RC legata alla patente che consente di conservare la storia di merito ed essere coperto anche se causo un incidente con l’auto di un amico, senza gravare sulla sua classe di merito.
Aggiungo, per i mezzi aziendali, che i due diversi sistemi potrebbero convivere e quindi mantenere la polizza legata al veicolo per i veicoli aziendali.
E’ un discorso simile a quello dei punti patente. Sappiamo tutti che spesso si prendono le multe anche se si è diligenti (vedi molti comuni con autovelox piazzati ad arte per far cassa). Sarebbe utile valutare due conteggi di punti separati, per evitare che chi fa molta strada ed è spesso costretto proprio dal datore di lavoro a compiere infrazioni (per stare nei tempi) venga penalizzato sulla sua patente personale.
Io che ho la patente dal 1966, e sino ad oggi non ho mai avuto incidenti, ritengo sia più giusto assicurare la patente.
Ma che razza di ciarpame è questo?
mi si rivoltano le budella…
1- l’assicurazione auto è nata a scopo sociale ovvero GARANTIRE al danneggiato il rimborso.
2- le assicurazioni che non pagano il danneggiato.. sono passibili di ritiro delle licenze… informatevi suvvia, non fate le suocere…. basta che andiate sul sito IVASS.IT per scoprire se uno ha le licenze, se uno è una assicurazione o un agente monomandatrio, un broker e quant’altro…
3- sempre sul citato sito c’è un bellissimo preventivatore con TUTTE le compagnie italiane,.. non solo 12-18-24.. TUTTE
L’idea che una macchina vecchia faccia piiu’0 danni di una nuova è una putt……
in quanto è ampiamente dimostrato che le auto che fanno regolare manutenzione funzionano meglio di quelle anche nuovissime… che dopo 5 anni sei costretto a buttare via… perchè non trovi piu’ nulla….
troppi circuiti di controllo aiutano in caso di incidente ma sono INESAURIBILE fonte di casini….
è vero che l’auto vecchia viene data di solito al figlio neopatentato al quale non si da certo l’auto nuova di mammà o l’ammiraglia di famiglia….
ecco spiegato perchè le auto vecchie fanno piu’ incidenti… perchè vengono dati a guidatori piu’ a rischio !!!
detto questo è una infamia che con la patente in classe 1da 10 anni per le autovetture, decido di acquistare un camper (quindi guidabile con la stessa patente) io debba partire con una classe 14… lo stesso con uno scooter…
come al solito in italia chi ci guadagna non è MAI chi è onesto….
shalom (pace)
Flavio
E chi se ne frega del mezzo usato? Potrei aver la patente assicurata e guidare la macchina di un mio amico. Se faccio un’incidente risponderà la mia assicurazione e non quella del mio amico.
Quindi che senso hanno i mezzi che possiedo. Dipende dal mio stile di guida e dalla mia storia di sinistri.
diciamo che ho 2 auto intestate. diciamo che sono sposato, diciamo che mia moglie ha la patente ma non l’automobile intestata. diciamo che l’assicurazione si fa sulla patente. lei non ha auto intestata dunque non ha assicurazione? se è così IEVITABILMENTE avremmo due auto su strada ma solo quella che mi vede al volante è assicurata.. o forse no?
Al sig. Mario chiedo cortesemente di aiutarci ad evitare le compagnie insolventi suggerendoci eventuali siti di denuncia esplicita.
Al sig. Giancristofaro chiedo diprecisare da quale riceve quell’ingiusto trttamento, perchè mi risulta che con alcune compagnie vi sian vari ulteriori livelli della prima classe, che tengon conto proprio degli anni di permanenza nella medesima; inoltre gli suggerisco l’opzione “bonus protetto” praticata da varie compagnie e infine in sede di rinnovo la contrattazione (le cosiddette “telefoniche” o “web chiamano eccome per mercanteggiare al ribasso se si protesta per iscritto per l’ingiustificato rincaro).
Al sig. Re la mia solidarietà, però sappiamo che i maggiori costi molto dipendono dalle furbate di tanti compatrioti.
Sarebbe interessante che 6 sicuro illustrasse le varie situazioni in cui è possibile circolar in Italia con veicoli di targa estera (soci o dipendenti di aziende estere ecc)ai fini dell’ipotesi di reimmatricolare all’estero, nello spazio UE, un veicolo che ne abbia ii requisiti(età, parametri classe Euro ecc) e là assicurarlo, coi conseguenti vantaggi.
L’unica situazione a svantaggio dell’assicurato, con l’assicurazione sulla patente, sarebbe,ad esempio, quella in cui una famiglia composta da 4 persone patentate, ma con solo due auto (come molte famiglie con due figli maggiorenni) si troverebbe a pagare 4 assicurazioni invece di due.
6sicuro.it è un broker iscritto tra gli intermediari, quindi la frase “Siamo dalla parte del consumatore, da sempre” va interpretata considerando quanto sta dalla parte del consumatore un intermediario.
Detto questo ritengo inconfrontabile il premio pagato in francia o germania con quello pagato in italia, finchè non saranno confrontabili i sinistri… e non lo sono affatto. In italia costano anche 10 volte di più rispetto a quelli europei… Secondo voi c’è un motivo, oppure una consolidata attidudine dell’italiano ad approfittarsene? Tanta gente usa l’assicurazione come ammortizzatore sociale, e finchè sarà una minoranza chi si comporta “bene” sempre (e non quasi sempre), i premi saranno altissimi, così come la sanità, le tasse. facciamo spendere di meno, e spenderemo meno anche noi, abbiamo quel che ci meritiamo.
Ciao Alex,
certo che siamo un broker assicurativo, per definizione rappresentiamo il cliente di fronte alle compagnie, forse ti confondi con gli agenti assicurativi.
Siamo presenti dal 2000, da allora ad oggi i nostri servizi sono sempre stati completamente gratuiti.
Siamo anche un blog che parla di argomenti vari e nella maggior parte dei casi inerenti il risparmio ed informazioni di pubblica utilità.
Quindi ribadiamo, siamo dalla parte del consumatore.
Per quanto riguarda le questioni tecniche, hai ragione, non sono confrontabili i premi pagati in Francia, Germania o la tanto citata Svizzera.
Il tasso di truffe e incidenti in Italia è altissimo, come è vero che le compagnie potrebbero fare di più per debellarle.
Qualcosa comunque si sta muovendo ed a breve speriamo di fornire qualche bella novità.
Partiamo dal presupposto che un veicolo senza conducente… sta fermo, e quindi non fa incidenti.
Ne deriva che a commettere l’incidente è il conducente, ed il veicolo è meramente “ciò che subisce l’impatto”.
Da ciò deduco che io posso avere un Ferrari o un bidone, ma se sono persona prudente, sono prudente e basta, mentre posso essere scavezzacollo sull’auto aziendale “tanto paga l’azienda” (vedasi i forgoni delle consegne…)
In una famiglia di tre, quatro adulti con una sola vettura, si paga una sola polizza di fronte a tre o quatro guidatori.
Uno scapolo abbiente invece deve pagare due, tre, quattro polizze, una per ciascun’auto/moto, per qunto ne possa guidare uno solo alla volta.
Poichè vi sono ben più famiglie monoveicolo che non scapoloni abbienti, in realtà le compagnie ci guadagnerebbero di più ad assicurare le patenti che non i veicoli.
Sarà poi la incidentalità ed il profilo patente (da quanti anni, di quale categoria) a determinare il premio.
Ne guadagneremmo sia noi che le compagnie.
Ma se l’assicurazione viene erogata sulla patente non è più il veicolo ad essere coperto da eventuali incidenti ma colui che è indicato sul documento. Quindi diventa un assicurazione personale. Per il terzo parametro assicurativo è una presa in giro perché tutti i veicoli sono pericolosi specialmente se chi li guida è un incosciente!!! Per l’assicurazione preferirei le targhe personalizzate magari abbinate al l’esperienza di guida che si può verificare dalla patente visto che abbiamo una patente a punti!!!
Mi piacerebbe che il sistema cambiasse in questo modo:
Se faccio un sinistro la mia compagnia ripara la mia auto e la compagnia dell’altra vettura ripara la sua.
Così non solo si azzererebbero le truffe e quindi anche gli aumenti iniscriminati dei premi assicurativi che potrebbero essere compensati in parte con l’inserimento di servizi utili all’automobilista che, non più salassato dalla sola RC si concentrebbe sulle altre forme di coperture assicurative che avrebbero un alto valore di tutela della serenità sociale.
Siamo il popolo meno assicurato d’europa perchè per troppo tempo alle compagnie, nessuna esclusa, è bastato incrementare il premio ogni anno per garantirsi una costante crescita dei loro considerevoli guadagni.
Se dovessere “campare” anche dalle altre tipologie di assicurazioni, si farebbero più concorrenza e magari creerebbero una positiva cultura assicurativa che aiuterebbe a evitare tragedie familiari e sociali cin una ricaduta poi su tutti noi.
Se invece di dissanguarci con la RC auto ci insegnassero che una famiglia mono reddito con figli in età scolastica dovrebbe assicurare il portatore di reddito in caso di premorienza o di perdita delle capacità lavorative e che tutto questo può costare meno di abbonamento alla pay tv vivremmo tutti meglio e loro farebbero il loro vero mestiere, ed anche ottimi affari.
pienamente d’accordo con l’assicurazione sulla patente. Sopratutto andrebbe eliminato il parametro regionale!!! A Napoli e provincia oramai le persone tendono a non acquistare più veicoli nuovi/usati perchè non possono permettersi di stupulare ulteriori polizze assicurative. A Napoli un uomo di 37 anni, con oltre 18 anni di patente, classe 1 di merito dell’assicurazione da 2 anni, auto ecologica, deve pagare più del doppio che se avesse la residenza a Milano! Il paragone è allusivo, l’uomo di cui parlavo sono io e i preventivi fatti tra Napoli è Milano portano una disparità assurda: residenza a Napoli 1000 euro (con le caratteristiche sopra elencate), residenza a Milano 300 euro con le medesime caratteristiche! Non mi sembra giusto, eppure truffe non ne faccio, anche se vivo a Napoli! Tra l’altro ho denunciato perosnalmente truffe fatte dalle stesse compagnie di assicurazione ma non c’è mai stato un riscontro! perchè??? Qui in questa fottut* città di mer*a quelli che lavorano nelle assicurazioni sono i primi ad organizzare le truffe a danno di noi cittadini, simulano falsi incidenti, con falsi testimoni e false perizie!!! E sono ancora più stupidi i cittadini che si fanno coinvolgere in questo sistema pensando “Eh, tanto qui fanno tutti così, quindi lo faccio anche io”… è qui che si sbagliano, perchè non fanno tutti così! E allora mi chiedo perchè queste persone non vengono punite, mentre io che sono un onesto cittadino devo essere penalizzato economicamente! Sono io che pago questi falsi incidenti, soldi soldi miei, vengono dalle mie tasche, loro fanno le truffe ed io pago!!!
@TrudTilp non sto da una parte o dall’altra, non sono stipendiato dalle assicurazioni. Semplicemente mi faccio delle domande e se non mi so rispondere scrivo le domande stesse, in modo che qualcuno mi risponda.
Pensa che in questi anni mi hanno dato del fascista, del comunista, del sessista… non sarà “conservatore” a ferirmi 😉
buona sera a tutti
anche io come whitechoc abito nella provicia di napoli guido da 22 anni
senza mai fare un sinistro eppure il premio del mio mezzo in confronto alle altre regioni e’ esageratamente alto.
con i tempi che corrono dal critico si passa alla tragedia potersi permettere di assicurare un auto.
All’inizio l’assicurazione RCA era uguale per tutti escluso il parametro delle provincie,(con il Bonus Malus questo parametro era giusto abolirlo).
Con l’introduzione del Bonus Malus e della personalizzazione le polizze sono solo aumentate in modo spropositato a danno di tutti gli utenti.
Io sono in prima classe da una vita e ora prendendo una moto, devo partire in 14 classe come se non sapessi guidare. Con l’auto pago 290 euro, ho fatto dei preventivi per moto: pagherò da 480 euro in agenzia a 1500 euro online (c’è chi non vuole assicurare le moto e per di più i giovani).
Questo fa capire che i premi non vengono calcolati con nessun parametro, ma solo per convenienza, lo stato essendo l’assicurazione obbligatoria dovrebbe imporre delle regole eque e precise.
Se fatta sulla patente, parametro sul mezzo più grande posseduto, per chi non ha mezzi intestati o guida poco, può assicurarsi per periodi, per i mezzi aziendali, l’azienda rimborserà al guidatore i giorni di utilizzo della patente.
Il Malus dovrebbe partire dalla classe 0 e andare solo a crescere in base agli incidenti, anche un neopatentato, bravo e prudente ha diritto a pagare poco non avendo mai commesso incidenti, eventuali Bonus servirebbero per proteggere da aumenti dopo anni di guida senza danni.
La partenza dalla classe 14 (prima erano 7), va a vantaggio solo delle compagnie.
Il cambio del sistema non aumenterebbe il numero di sinistri, per cui le assicurazioni non ci guadagnerebbero di più o di meno. Ma se l’assicurazione sulla patente migliora la meritocrazia ci guadagnamo certamente tutti.
Il confronto scapolo benestante / famiglia normale è scorretto, non siamo qui a fare valutazioni sul reddito, ecc.
Diciamo che, A PARITA’ DI ALTRI PARAMETRI, l’incidentalità è legata al profilo di rischio della persona ed ai chilometri percorsi, per cui è giusto che una famiglia in cui 4 persone vanno in giro in auto (anche se è una sola) paghi di più di un single (anche se ha 3 auto e 2 moto).
Con l’assicurazione personale, se uno è ANCHE proprietario di 1 o più veicoli, la sua polizza avrebbe anche un piccolo contributo in più per questi veicoli, per i danni non da circolazione (incendio in garage), oppure i casi in cui il suo veicolo venisse utilizzato da qualcuno senza patente. Oppure questi casi potrebbero essere una polizza molto economica in capo al proprietario (che potrebbe anche non guidare e non avere la patente).
Infine, con l’assicurazione personale, si aprirebbe il mondo della tecnologia. Ognuno, col proprio smartphone, potrebbe costituire la scatola nera di se stesso, con tutti i vantaggi contro le truffe che ne deriverebbero..
salve a tutti è molto interessante la questione dell’assicurazione e una domanda che mi sono sempre chiesto è: perche una persona che non ha mai fatto incidenti in 20 anni di patente si deve vedere regolarmente aumentare il premio della polizza ogni anno?
non è forse vero che quella persona stà facendo risparmiare dei soldi alla compagnia assicurativa?
quasi 15 anni fà una compagnia assicurativa qui della mia zona, provincia di arezzo toscana, regalava un anno di copertura assicurativa, se per due anni non erano causati incidenti. praticamente il terzo anno non si pagava. le tariffe oltretutto erano molto competitive fra le più basse a pari condizione contrattuali.
questo secondo me è un giusto metodo di giudizio per l’assicurato, e sicuramente le assicurazioni avrebbero molti meno sinistri da pagare forse.
scusatemi, in svizzera l’assicurazione è sulla targa in quanto quest’ultima è personale cioè si possono avere tre mezzi ed una targa personale, il proprietario arriva in garage parcheggia un auto prende la targa la mette dietro un altra auto ed esce ,tipo targa prova italiana per intenderci; in questo modo le truffe alle assicurazioni si azzererebbero perchè subito balzerebbero in primo piano che fà denunce di incidenti fasulle ; col sistema attuale si compra un auto si fanno 10 “lettere” si vende l’auto ,si cambia assicurazione con l’att di rischio ancora pulito contemporanemente anche l’auto e cosi all’infinito, meditate assicuratori è meglio cambiare
Caro Flavio,
intervengo perché mi trovo curiosamente in disaccordo con le premesse e in totale accordo con la sua conclusione: procederò per punti.
1. A tutt’oggi, lo scopo dell’assicurazione auto rimane effettivamente quello di garantire il rimborso al danneggiato: ciò non vieta alle compagnie di ricavare un guadagno da questa attività, che rimane a scopo di lucro in quanto frutto di imprenditoria privata. L’alternativa, a questo punto, sarebbe quella di tornare alla tariffa unica nazionalizzata ma sappiamo – perché ce l’avevamo anche in Italia – che con la tariffa imposta i prezzi sono molto livellati e i guidatori virtuosi, innanzitutto, spendono di più di quello che sarebbe statisticamente corretto. Senza dimenticare che così sparirebbe anche quella (poca) concorrenza che spinge verso il basso i prezzi degli assicurati migliori. Le assicurazioni sono sicuramente inefficienti (per colpa loro e per colpa del sistema regolamentare/legislativo italiano), ma secondo me non c’è dubbio che sia giusto che guadagnino dalla loro attività.
2. Le assicurazioni che non pagano il danneggiato, ahinoi, ci sono eccome: Novit, Faro, Progress, Etrusca, Tirrena e tutte quelle che, ad esempio, sono state raccolte nel tempo sulla pagina http://www.ucimi.it/compagnieItaliane.asp?param=F. Per tutte queste è stata data opportuna notizia sul sito dell’IVASS, quando sono state poste in liquidazione coatta amministrativa. Il Fondo di Garanzia Vittime della Strada, ad ulteriore prova, esiste anche per questo: liquidare i danneggiati da persone assicurate con compagnie in liquidazione.
3. Ho poi dei forti dubbi sull’utilità pratica del preventivatore IVASS: l’accesso al servizio è burocratico e bizantino (io stesso ho perso la password del mio profilo, ma quando me ne faccio inviare una nuova il sistema mi dice che non posso accedere perché l’user è già utilizzato. LO SO BENE!!!); il numero di domande a cui è necessario rispondere per ottenere un preventivo va oltre ogni immaginazione; alla fine vengono restituiti tutti i premi di RC auto ma nessun premio di alcuna garanzia accessoria e nemmeno alcuna personalizzazione della RC (solo massimale minimo, mai guida esclusiva, ecc.); non è possibile acquistare direttamente; non è detto che la compagnia più economica abbia un’agenzia in prossimità del cliente e nemmeno che sia acquistabile (es. ci sono compagnie legate alle banche che permettono di acquistare solo se il potenziale cliente ha il conto corrente con loro).
4. È un assunto senz’altro valido che le auto vecchie ben manutenute siano affidabili tanto quanto le nuove, ma è altrettanto vero che non tutti si preoccupano di fare manutenzione regolare e pertanto è ampiamente dimostrato che, sempre mediamente, le auto vecchie fanno più danni di una nuova: vuoi perché si rompono i freni, vuoi perché hanno le gomme lisce, vuoi perché i diversi proprietari se ne fregano di manutenzione e tagliandi. Il mondo è bello perché è vario, se mi è concesso il luogo comune.
5. Infine, rilevo che le tariffe assicurative sono più care per i giovani perché i giovani fanno più incidenti, non perché i giovani guidano auto più vecchie anziché l’ammiraglia di famiglia: credo che, in questo caso, siano stati invertiti – o quantomeno mescolati – i rapporti causali alla base delle statistiche assicurative.
Ciò premesso, tuttavia, sono completamente d’accordo che l’acquisto di un camper o di uno scooter non debba far ripartire il proprietario dalla classe 14 anche quando la sua storia assicurativa è specchiata e senza macchia: sono un grandissimo tifoso dell’idea di associare l’assicurazione alla patente, nonostante le varianti che sarebbe necessario apportare a questa idea di base (per esempio, le auto di servizio aziendale che qualcuno ha giustamente citato). Ci arriveremo mai? Non lo so, principalmente perché da qualche tempo l’Italia è allergica alle novità e alle innovazioni: fino ad allora, spero perlomeno che continui a funzionare quel poco di concorrenza che ci ritroviamo.
@TrudTilp
Hai detto tutto con l’ultima frase; ovvero: “d’altronde siamo in Italia”
Una qualsiai cosa che in un altro paese funziona perfettamente, se esportata in Italia non funzionerebbe a causa dei soliti furbi. E nei “soliti furbi” ci metto innanzi tutto i nostri politici con le loro “mafie legalizzate” che permettono alle grandi aziende di fare cartello, ovvero di accordarsi fra loro per mentenere alto il prezzo medio.
Mi ricordo che anni fa mio padre mi disse che anche in Italia inizialmente l’assicurazione era sulla patente, poi evidentemente con l’aumentare dei veicoli, soprattutto quelli aziendali, si sono accorti che potevano incassare di più applicandola ai veicoli. Perciò non credo proprio che qualcuno abbia interesse a tornare indietro. E se anche lo facessero, sono certo che troverebbero il modo per farci pagare la stessa cifra che paghiamo ora, se non anche di più: ricordate il bollo auto?
Poiché le campagnie non ridurranno i premi (sicuramnete li aumenteranno)mi sono
fatto un semplice conto:
Ho un’auto (Yaris) da otto anni, sono in prima classe da oltre vent’anni e
pago 1250 euro di premio annuo (Napoli città).
In famiglia siamo quattro patentati di cui solo tre guidano l’auto con continuità.
Il conto da fare in caso di assicurazione sulla patente è sempèlice:
1250 X 4 = 5000 euro!!(l’auto ne vale 3000)…. siamo alla follia pura….
un saluto a tutti
Ciccio
@Giorgio
Scusa, ma dov’è la differenza? Anche l’assicurazione sul veicolo la paghi per tutto l’anno.
Sono stato all’estero a lavorare (Belgio) e come in svizzera l’assicurazione e sulla targa perché e personale,quindi se cambi auto non devi pagare un’altra assicurazione,ma 20 euro per prendere un bollo nel tuo assicuratore e mettere la targa nell’altra macchina,i premi assicurativi sono bassissimi,io per citare un esempio con la mia auto 2.4 td pagavo 390 all’anno compreso di Carroattrezzi in tutta l’europa,avvocati e protezione mia e dei passeggeri,indistintamente se pagavo mensilmente,trimestrale o semestrale,in Italia se vuoi pagare semestrale c’e almeno 100 euro di differenza ,se vuoi pagarla annuale e già qui e approfittare della gente,in Italia con la stessa auto e stessa categoria varie assicurazioni mi hanno 1600 euro solo rca,praticamente sono malati in testa,ho optato visto che la rca e obbligatoria per l’assicurazione online e benomale me ne sono uscito con 600 euro annuali,compreso carroattrezzi,protezione passeggeri,avvocato in caso di incidente,ora mi chiedo perché questa differenza?Capisco che le compagnie pagano il personale,ma 1000 euro di differenza e senza tutte quelle opzioni e un’assurdità,e cmq al giorno d’oggi tramite Facebook,il giro di parole diventa in una settimana velocissimo,solo cosi lo stato,le assicurazioni capirebbero che senza i cittadini sono fottuti,all’estero quando c’e sciopero e fatto come si deve,in Italia c’e sciopero solo per annunciarlo in tv,e dopo 2 ore finisce,devo dirlo non abbiamo in Italia le palle per astenerci 1-2-3 giorni dal lavoro,e neanche avere il coraggio di non andare al rifornimento,se facessimo queste cose,cambierebbero tante tante cose
Assicurazioni, Banche, Finanziarie, tutto intorno a te e stiamo vedendo che fine facciamo e mi domando:
Come mai nessuna compagnia assicuratrice propone una polizza legata alla persona, (quindi patente)facendo risparmiare noi utilizzatori?
La risposta è semplice, primo perchè quello che risparmieremo noi, non lo intascherebbero loro e poi si sa che fanno cartello e quindi nessuna inizierà mai pur sapendo che avrebbe milioni di nuovi clienti.
E’ lo STATO, quindi (teoricamente) NOI che dovremmo pretendere di avere una polizza ad personam, visto che è obbligatoria ed invece tutto quello che riesco ad ottenere è di sospendere la polizza della moto nei mesi invernali.
Posseggo tre mezzi e ho un solo fondoschiena, perchè devo pagare tre polizze, quando ne posso guidare solo uno per volta?
Concludo rispondendo alla domanda di come valutare un mezzo anziano, con la compilazione di una apposita tabella e tenendo anche conto che ogni due anni viene sottoposto a revisione obbligatoria, ma qui apriamo un altro capitolo e mi fermo qui.
saluti a tutti.
Luigi
E perché mai chi ha una macchina vecchia dovrebbe, statisticamente, fare più incidenti? A mio avviso è il contrario per almeno tre motivi:
1) le macchine nuove hanno, comunque, prestazioni più elevate in rapporto, almeno, alla classe di veicolo (una 500 attuale va come una berlina di dieci anni fa e anche più).
2) Chi si tiene una macchina per oltre dieci anni, al 99% non ha la possibilità di cambiarla, quindi fa di tutto per salvaguardarne la “salute” in termini di guida prudente.
3) Per lo stesso motivo di cui sopra, al 99% il conducente di un’auto vecchia non si può permettere di sperperare benzina con uno stile di guida sportivo, ma ne adotta uno volto ad essere economico; uno stile di guida economico è spesso molto meno “pericoloso” di quello sportiveggiante.
@Andrea
Già! E aggiungo questo:
1) La maggior parte degli incidenti gravi avviene a causa di veicoli recenti e potenti
2) Il fatto stesso che un veicolo circolante sia vecchio, dimostra il fatto che ha quasi sicuramente subito pochi incidenti e sicuramente non gravi
3) Facendo un giro dai demolitori si nota questo:
i veicoli più recenti hanno la carrozzeria sfasciata, al punto che evidentemente non ne valeva più la riparazione o non era possibile ripararli. Mentre quelli più vecchi, solitamente hanno la carrozzeria forse marcia ma non danneggiata da urti; segno che sono stati demoliti non a causa di incidenti ma per usura.
4) Chi usa un veicolo molto vecchio, presumibilmente percorre pochi kilometri, altrimenti il motore finirebbe la sua vita molto prima. Va da sé che se percorro meno strada ho anche meno probabilità di incidenti.
Quindi in conclusione, secondo me la storia che i veicoli vecchi provocano più incidenti è una balla pazzesca, inventata solo per giustificare un parametro atto ad innalzare il costo della polizza.
In sostanza se ho un veicolo nuovo, quindi presumibilmente anche più potente o performante, pago di più perché più prestazioni = più rischio incidenti.
Se ne ho uno vecchio pago di più per la balla di cui sopra.
Se sono giovane pago caro perché sono esuberante e con poca esperienza.
Ergo: ci stanno prendendo per i fondelli.
IN AUSTRIA,SI POSSONO AVERE DIECI AUTO E UNA SOLA TARGA PAGANDO RCA
SULLA MAGGIOR CILINDRATA.
L’UNICO FASTIDIO E QUELLO DI CAMBIARE LA TARGA SE SI VUOLE GUIDARNE UN ALTRA.
Cari Andrea e Mauri,
belle argomentazioni ma secondo me la realtà non cambia: i veicoli vecchi devono essere assicurativamente più cari.
Come ho già detto, il motivo non è l’anzianità in sé e per sé quanto – e soprattutto – la scarsa manutenzione a cui sono sottoposti i veicoli (e, tra l’altro, immagino che chi non ha i soldi per cambiare un’auto vecchia non sia nemmeno propenso a spendere centinaia di euro l’anno in manutenzione!).
Faccio due esempi su tutti:
1. l’auto vecchia non manutenuta ha spesso gli pneumatici lisci: questo si traduce in spazi di frenata più lunghi, instabilità del veicolo anche in rettilineo (se gli pneumatici non sono consumati in modo omogeneo sui due assi), certezza di aquaplaning in caso di pioggia intensa.
2. le auto particolarmente vecchie non hanno le dotazioni di sicurezza che oggi sono obbligatorie sulle auto nuove. Pensiamo all’airbag per il passeggero: in caso di incidente, una vettura che non ne è dotata causa sicuramente maggiori danni al passeggero e, di conseguenza, l’assicurazione sarà tenuta a risarcire un danno fisico che con l’airbag avrebbe potuto essere limitato o evitato.
Alla luce di questi due esempi, perché mai le auto vecchie dovrebbero essere considerate più sicure e assicurarle dovrebbe costare di meno?
@Lorenzo Leoni
Mi spiace ma così hai solo rigirato la frittata senza smontare le nostre tesi.
1) Spiegami ad esempio come passi la revisione con le gomme pelate. Ti ricordo che un’auto vecchia deve andare a revisione ogni 2 anni.
2) Ribadisco che nella maggior parte degli incidenti sono coinvolti veicoli recenti. Non lo dico io, lo dicono le statistiche.
3) L’airbag non c’entra un tubo di niente dato che si attiva solo con un urto molto forte; e anche qui i dati dicono che la stragrande maggioranza di incidenti avviene in città e a velocità ridotte nei quali non interviene l’airbag.
Ho una furgonetta di 12 anni tenuta alla perfezione: massima manutenzione e carrozzeria perfetta, frenata eccezionale e viaggia dritta come fosse sui binari. Faccio manutenzione continua perché con la crisi che c’è non posso permettermi di cambiare veicoli ogni 3/4 anni.
Io non dico che un’auto vecchia debba pagare di meno, dico che l’età del veicolo non deve essere un parametro per il premio RC.
Guido da trentanni, mai avuto incidenti con torto.
Questo per dire che gli unici parametri da valutare sono la condotta del guidatore e la potenza del mezzo.
Un prezzo basato sull’età del veicolo giova solo alle compagnie assicuratrici e ai fabbricanti d’auto, ma di certo non è un parametro in grado di influenzare significativamente il numero di incidenti e conseguentemente il prezzo della polizza.
Quello che mi rode è che in alcune città, pur essendo in prima classe da molti anni , si paghi il doppio di chi si trova nella stessa condizione in un altro capoluogo. A mio avviso, almeno per chi è in possesso della 1 classe, le tariffe dovrebbero essere unificate per tutto il territorio nazionale e la variazione potrebbe essere sulle classi di merito in caso di incidente. Il guidatore ligio e onesto deve essere premiato e non penalizzato.Oltretutto trovo già di per se assurdo che venga fatta una diversificazione del territorio in barba all’art. 5 della costituzione e il solo fatto di essere nato a X invece che a Y non può motivare delle diversificazioni delle tariffe così macroscopiche. Se non faccio incidenti, perchè devo pagare per quelli che frodano (molte volte conniventi con personale delle stesse assicurazioni)?
Ciao Angelo, per lo stesso motivo per cui paghiamo le tasse anche di chi le evade…
Come hai già indicato, a parità di condizioni, basta cambiare provincia per avere sensibili variazioni di prezzo, questo perché, come è ormai risaputo, le assicurazioni tengono in alta considerazione, nella formulazione della tariffa, del tasso di sinistrosità e truffa della provincia di residenza. Se si dovesse applicare la tua proposta, tutto ricadrebbe dalla seconda classe in poi, quindi basta fare un incidente, anche banale, per trovarsi un’assicurazione carissima. La situazione in realtà è già così, se si fa un incidente con danno sotto i 500 euro, conviene trovare un accordo tra le parti, altrimenti il salto di classe potrebbe costare notevolmente di più. La soluzione è solo una: ridurre il costo dell’assicurazione a prescindere! Ridurre al minimo le truffe in modo tale da non avere più giustificazioni per tariffe così care. Come indicato in recenti articoli su questo blog, le soluzioni ci sono, bisogna avere la volontà di attuarle.
@Lorenzo
Infatti, come dice Mauri, hai messo altra carne al fuoco, senza smontare nulla di quanto detto da noi.
La revisione non la passi se non hai la macchina perfetta; tanto per dirne una, due anni fa ho avuto problemi per un gruppo ottico posteriore incrinato: fin quando non è arrivato il pezzo di ricambio, non ho potuto fare la revisione… altro che macchine con scarsa manutenzione.
Neanche con uno specchietto rotto, la passi, figuriamoci con i freni che non frenano o le gomme lisce: il test di frenata è fatto con strumenti precisi di misura.
Oltretutto la maggior parte delle revisioni vengono effettuate da officine private, il cui interesse è far emergere ogni problema (perché porta lavoro per loro), non occultarne; inoltre essere fermati dopo una revisione con la macchina non al 100% comporta grossissime rogne per chi l’ha effettuata (ed è stato uno dei motivi per i quali io non la passavo con la plastica dello stop leggermente incrinata).
Alla revisione viene fatto (se non è recente) anche il bollino blu, e pure quello è un’ottima spia della manutenzione del motore.
Io ho una berlina del 1999 e, nel 2001 ho fatto 60.000 Km, la garanzia dei 3 anni/100.000 km mi è durata due anni scarsi, durante i quali ho cambiato gomme due volte; il rischio di gomme lisce lo avevo più allora che oggi; fatti i dovuti calcoli considerando che con 14 anni sulle spalle, sto a 240.000 Km.
L’airbag non è una dotazione obbligatoria per legge e già nel ’99 potevo montarne almeno quattro, come optional.
Inquinamento? Si tratta di una macchina Euro2, concepita quando i blocchi, al massimo, erano per gli Euro0, e sicuramente, come quantità di inquinanti, ne emette meno di un SUV 3.000 che fa 6/7 Km al litro.
Ah, dimenticavo: se non posso permettermi un’auto nuova, nemmeno posso permettermi un incidente con colpa (o, anche concorso di colpa), con pagamento di tasca mia delle mie riparazioni e aumento del premio: mi costa molto meno cambiare le gomme quando il battistrada cala o diventano dure (ogni due anni max) che passare dalla prima classe alla terza. Sbaglio qualche conto?
Cari Mauri e Andrea,
probabilmente mi sono spiegato male.
In realtà, il vostro comportamento è sicuramente meritorio e dovrebbe essere preso come esempio da tantissimi nostri connazionali: i veicoli dovrebbero essere manutenuti e curati con perizia e regolarità, perché da una corretta manutenzione del veicolo dipendono la sua durata nel tempo e la sicurezza nostra e nei confronti altrui.
Quello che ho sostenuto nel mio intervento riguarda invece, ahimè, la situazione media italiana così come ce la raccontano le statistiche: la manutenzione è scarsa, le gomme sono sempre più lisce, le auto diventano pericolose invecchiando.
Non nascondiamo la testa sotto la sabbia: tutti e tre sappiamo benissimo che esistono numerose officine disoneste che concedono la revisione e il bollino blu senza effettuare nemmeno un controllo; se non lo sappiamo è sufficiente cercare in rete uno dei numerosi servizi delle Iene che testimoniano questo costume tutto italiano. Lo scopo principale dei rispettivi titolari, a questo punto, non è quello di far emergere qualsiasi problema anche piccolo per poterlo riparare, bensì quello di incassare la tariffa della revisione senza fare assolutamente nulla.
Il mio punto, quindi, non è mettere in dubbio che io o voi facciamo scarsa manutenzione né che un’auto vecchia ma ben tenuta è altrettanto affidabile di una nuova: semplicemente, dico che l’italiano medio la manutenzione non la fa e, anche per questo motivo, statisticamente i veicoli vecchi risultano essere dei pericoli ambulanti.
L’unico conto che, se vogliamo, è impreciso dal punto di vista di Andrea è che un tamponamento a bassa velocità in città causa generalmente un danno materiale contenuto e quasi nessun danno per il passeggero trasportato, viceversa un incidente ad alta velocità senza airbag comporta quasi sempre danni notevoli alle persone coinvolte: il risarcimento di uno solo di questi incidenti pesa sul costo dei sinistri come decine di tamponamenti in città, causando l’effetto di lievitazione a cui mi riferivo io.
Certamente, per concludere, se il parco circolante fosse davvero curato con la stessa perizia con cui abitualmente gli italiani curano lo smartphone o con la stessa perizia che noi tre applichiamo alle nostre auto, non avremmo alcun motivo per pensare che le auto vecchie siano pericolose e, d’altra parte, non daremmo alle compagnie di assicurazione alcun motivo per aumentare le tariffe in base alla data di immatricolazione.
Ho apprezzato la risposta di Salvatore RUSSO . Di sicuro l’optimum sarebbe una riduzione delle tariffe , ma mi rendo perfettamente conto che l’Italia sembra essere il paese dei balocchi. Tutto costa più caro che altrove. Mi rifiuto anche di pensare che la nostra nazione sia il ricettacolo dei malfattori europei visto che altrove le assicurazioni costano cifre che per noi sarebbero irrisorie, oppure vengono attuati dei sistemi decisamente più favorevoli agli utenti. Ma vi è mai capitato di essere disdettato (anche con la prima classe)? Forse il premio era poco favorevole alle assicurazioni che si permettono il lusso di rifiutare un contratto assicurativo pur in presenza di una legge che obbliga ad assicurare il veicolo. E non è da sottacere il numero decisamente impressionante di individui che circolano senza assicurazione. Povero chi incorre nella disgrazia di fare un incidente con loro. Mah !Sembra che siamo costretti a subire. Ma mai un politico si è interessato di trattare la materia nell’interesse degli utenti? Vincerebbe di sicuro le elezioni…….
L’assicurazione sulla patente viene parametrata sul coefficiente dell’auto/moto più “rischiosa” posseduta.
Mi fanno un po’ tenerezza quelli che pensano realmente che potrebbe mai passare una legge che farebbe guadagnare meno soldi alle compagnie di assicurazione, ovvero una delle lobby più influenti sulla politica.
Salve sig. Russo vorrei cortesemente chiederle un chiarimento. Dato che possiedo una Ford Fiesta che a settembre di quest’anno compie 20 anni e avendo un ammaccatura, graffi e paraurti posteriore di un altro modello di fiesta non sarebbe idonea al controllo se vorrei iscriverla all’Asi e quindi non posso usufruire degli sconti sull’assicurazione rca.
Quindi le mie domande sono:
posso usufruire almeno dell’importo agevolato del bollo come tassa di circolazione in sostituzione della tassa di proprietà come riferito alle leggi enunciate nel post riguardo che in alcune regioni per avere l’esenzione del bollo non è necessario ottenere l’attestato di storicità ASI se il veicolo ha più di 20 anni?
Quali sono le regioni che adottano queste leggi, essendo di Taranto quindi della Puglia?
Se rientro come regione come dovrei muovermi affinché ne abbia diritto senza che mi arrivi una multa per loro mancata intercomunicazione dei relativi uffici del settore?
La ringrazio
Fabrizio
Il punto di arrivo mi sembra sbagliato. Ragionare in termini di residenza, tipologia di mezzo …. roba vecchia! Anzi, per quanto riguarda la residenza, mi sembrerebbe anche un tantino anticostituzionale, e discriminatorio. In altri paesi mi sembra che funzioni visto che già la applicano. Negli ultimi anni le assicurazioni hanno ottenuto leggi con tutto quanto gli faceva comodo con la promessa che poi i premi sarebbe diminuiti. Siccome nell’ultmo decennio personalmente mi sembra che il premio sia più che raddoppiato, è evidente che la strada seguita finora non è quella giusta!. Se non sono bastati tutti questi anni e le continue concessioni alle compagnie assicurative …..
Ah come ulteriore spunto di riflessione, sarebbe utile osservare il ROI e l’andamento degli utili di tante compagnie assicurative. Se qualcuno mi risponde che ci sono state compagnie che son anche fallite in questi anni, rispondo che se vi è stato fallimento il motivo non era certo da ricercare nei premi assicurativi pagati, ma in scelte “scellerate” degli amministratori ….
Se possiedo una moto ed uno scooter e posso guidare soltanto uno, se mia moglie possiede l’auto ed uno scooter e può
guidarne soltanto uno: non potrebbero assicurare entrambi i mezzi addebitando il premio più alto?
Perché se il rischio per un veicolo più vecchio è più alto le assicurazioni al rinnovo del mezzo (e con minore potenza)
addebitano un premio più alto? Io la domanda l’ho fatta e la risposta è stata sbalorditiva: se ti rubano il mezzo nuovo
l’assicurazione deve restituirle il premio per il periodo non utilizzato.
Ciao Marcello,
Sul post non si tratta di assicurare il veicolo più caro bensì la patente, perché una persona può guidare solo un mezzo alla volta.
Se con “rinnovo del mezzo” intendi che lo sostituisci e quindi il nuovo costa di più allora:
1. non è sempre detto che il veicolo più vecchio abbia un rischio più alto, dipende dalle statistiche attuariali della singola compagnia. Per farti un esempio ci sono compagnie che se monti il gpl ti fanno lo sconto del 30% a parità di tutti gli altri fattori, altre compagnie che se monti il gpl lo trattano comunque come se fosse benzina perché la macchina è uscita dalla fabbrica con il benzina;
2. il premio assicurativo non dipende solo da età e potenza del veicolo. Le Smart sono piccole e poco potenti ma con assicurazioni non basse proprio perché Smart = città = pedoni, rischio tamponamento, ecc;
3. In ogni caso se ti rubano il mezzo vecchio o nuovo e non ne compri un altro, la compagnia ti restituisce il premio per il periodo non utilizzato ma questo non c’entra con le tariffe.
Solita “mungitura”, a casa mia siamo in tre ad avere la patente ed una sola auto, mi costerebbe una cifra. Andrebbe utilizzato il sistema targa personalizzata da montare sulla macchina che si guida, questo è il vero risparmio inoltre si eviterebbe il prestito del mezzo per a penalizzazione in caso di incidente.
e se in casa ci sono 4 patenti e 2 auto conviene ?
Ci sono considerazioni molto interessanti e proposte che varrebbe la pena discutere. Ricordate però anche che in Italia c’è un’evasione dell’RC auto vicina al 10% del parco circolante. In Germania è lo 0,1%. Solo questo basterebbe per ridurre sensibilmente le tariffe. Se domani si passasse alla polizza su patente avremmo migliaia di persone che ometterebbero di dichiarare alcuni veicoli per pagare meno. E’ un circolo vizioso da cui si fatica ad uscire, perché né le Compagnie né gli assicurati sono disposti a fare un passo avanti. Secondo me, data la nostra cultura assicurativa ampiamente sotto la media e il nostro malcostume per cui “Assicurazioni-ladre-quindi-ti-frego”, solo l’oggettività della tecnologia può smontare gli alibi e permetterci di trovare soluzioni eque e vantaggiose.
ciao
potrebbero chiedere aiuto ad altri paesi che già attuano un discorso del genere tipo;
avere l’assicurazione sulla targa personale..(germania)
saluti
Meglio ancora l’assicurazione a chilometro, a percorrenza.
Chi più viaggia in auto (o moto) più paga,
chi più usa la bicicletta o il mezzo pubblico, meno paga
Non sarebbe male l’idea… ma unica cosa che potrebbe dare fastidio ad alcune persone .. se in una famiglia di 3 persone tutte patentate e hanno un solo veicolo ? pagherebbero 3 assicurazioni per guidare un solo veicolo… a me andrebbe bene in 44 anni di patente ho avuto un solo incidente con torto ( notare che adopero la vettura tutti i giorni e pure lieve in un parcheggio )
Sbaglio o 40 anni addietro (o poco più) era possibile ed esisteva la possibilità di assicurare la patente in luogo di quella sull’automobile?
Le forze dell’ordine non possono controllare se un’auto risulti assicurata quando parcheggiata nella pubblica via o se il guidatore e’ assicurato nel caso non venga fermato per controlli
Negli anni sessanta io ero assicurato sulla patente, il sistema prevedeva diverse classi ossia in funzione della cilindrata; per risultare ben coperto pagavo per la classe più alta e quindi non avevo limiti di conduzione dei veicoli e motoveicoli. Il premio era sensibilmente più basso e non paragonabile a quelli/furto di adesso anche in considerazione che era uno e non moltiplicato per il numero di veicoli/motoveicoli che si possedeva. In aggiunta esisteva solo all’epoca la copertura furto/incendio che era valutata a parte e chiaramente sui mezzi dichiarati di proprietà. Per quello che riguarda i mezzi aziendali penso potrebbero coesistere le due forme anche se con la forma sulla patente resta comunque il conducente e non il mezzo a determinare il tutto. Purtroppo siamo in Italia dove tutto è difficile, truffaldino se non impossibile da attuare. Ormai non ho più l’età valida per scappare da questa nazione, avrei dovuto farlo molti anni fa ma purtroppo ormai è tardi per i pentimenti. All’estero non dico che tutto funzioni a meraviglia, ho girato buona parte del mondo per lavoro, ma certamente meglio che da noi, tartassati da imposizioni, tasse e nefandezze inconcepibili.
E se in una famiglia ci sono 3 patentati e una macchina? Si paga 3 volte l’assicurazione per la stessa macchina?