Tariffe Rc Auto diverse a seconda della nazionalità. Paga di più chi proviene da paesi Ue o extracomunitari considerati a rischio. Un comportamento seguito da diverse compagnie assicurative, ma la Commissione europea non ci sta: è discriminatorio, fanno sapere da Bruxelles rispondendo ufficialmente all’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), che per prima aveva sollevato il caso.
La cittadinanza, infatti, non può essere usata per definire l’entità del premio assicurativo, dato che il paese di provenienza non va a influire sulla capacità di guida. Quindi, un conto è premiare o penalizzare un assicurato per la sua esperienza di guida, elemento già considerato ad esempio dalla Classe di merito, altro è farlo pagare di più o di meno perché proviene da un paese con determinate caratteristiche riguardo a sinistri, polizze e stili di guida.
Già lo scorso gennaio, un’indagine Isvap aveva rilevato che circa il 25% delle compagnie assicurative esaminate (si parla di una quota di mercato pari al 16%) prevede prezzi Rc Auto variabili a seconda della nazionalità dell’assicurato. Da qui il successivo esposto di Asgi e il conseguente pronunciamento della Commissione. Le direttive Ue, come noto, prevedono per i cittadini comunitari e per i loro nuclei familiari pari trattamento rispetto ai cittadini nazionali e specifica che tale parità di trattamento nell’accesso a beni e servizi deve estendersi ai cittadini extracomunitari.
Qualcosa si è già mosso per cambiare la situazione. Molte compagnie hanno già iniziato a eliminare dal listino il parametro “cittadinanza dell’assicurato”, e ora – mentre Asgi continua a depositare ricorsi ai Tribunali di Bologna e Milano – c’è da sperare che anche chi non ha recepito il messaggio della Commissione europea si appresti a farlo.