Vi siete mai chiesti come viene calcolata la tariffa della vostra assicurazione auto?
Le compagnie prendono in considerazione sia dati soggettivi, riferiti all’assicurato, sia oggettivi, riferiti all’auto o alla moto. Come comunicato da Ania, i calcoli, utili per garantire alla compagnia di poter far fronte a tutti i potenziali sinistri, vengono effettuati su stime basate sulle evidenze statistiche raccolte negli anni. Viene individuato il premio medio e suddiviso fra tutti gli assicurati il costo totale dei sinistri, tenendo ben in considerazione la propensione al rischio di ciascun assicurato.
Per quanto riguarda i dati relativi all’auto, pesa la potenza del motore: al suo aumentare, salgono anche la frequenza dei sinistri e il costo medio del danno. A fare tariffa è anche la provincia di residenza (meglio abitare in zone considerate virtuose) e molta importanza hanno ormai assunto i sistemi di sicurezza quali Abs, doppio airbag, controlli di trazione e stabilità. Anche l’alimentazione dell’auto influisce, perché può essere indicativa della percorrenza annua: per questo, le auto a gasolio, solitamente scelte da professionisti che si spostano per lavoro, provocano più incidenti rispetto a quelli alimentati a benzina.
Contribuiscono a creare la tariffa anche aspetti dell’assicurato: l’età, lo stato di famiglia, l’anzianità di patente. I giovani, si sa, provocano più incidenti, per questo le compagnie applicano prezzi più alti a chi ha meno di 26 anni.