Nel testo del decreto legge 145/2013, “Destinazione Italia”, vi sono importanti innovazioni nel campo assicurativo. Anche se la parola “innovazioni” spesso non va a pari passo con “utili” o “migliori”. Vediamo le due principali pacchetti del testo di legge pubblicato sulla gazzetta ufficiale.
Scatola nera
Una delle innovazioni più evidenti è quella della “scatola nera”, l’apparecchio che rileva tutte le informazioni utili a stabilire le cause dell’incidente, utilizzabili in fase di constatazione per l’accertamento delle cause e relativi indennizzi.
Per chi aderirà all’installazione della “scatola” sulla propria vettura, otterrà un risparmio complessivo del 7% del premio medio incassato dalla Compagnia assicuratrice nella regione di residenza dell'assicurato nell'annualità precedente. Ma non solo: in molti casi i costi di installazione, sostituzione e portabilità sarà totalmente a carico della compagnia.
Conviene l’installazione?
Molti di voi avranno già l’acquolina in bocca nel vedersi installare gratis e ottenere un bel risparmio del 7% sulla polizza, anche io ho pensato a questo mentre lo scrivevo. Finalmente saranno agevolati gli automobilisti virtuosi che risiedono in regioni considerate mediamente più a rischio. In pratica installandola dovrete essere sicuri di mantenere una condotta rigorosa e perfettamente in linea con il codice della strada. Ci sono però delle considerazioni da tenere presenti prima di eseguire questa scelta:
In caso di incidente nulla è lasciato all’interpretazione. Esempio: se nel centro abitato non mi venisse data la precedenza e mi causassero un danno e fatte le dovute rilevazioni si venisse a scoprire che viaggiavo magari a qualche chilometro sopra il limite, alla fine risulterebbe un concorso di colpa e l’assicurazione non pagherebbe.
Nelle causa civili non tutti i giudici accettano come prova i dati provenienti dalla scatola nera, ma in merito si attende una decisione del Governo.
Riparazione vettura dopo il sinistro
Sempre nel decreto legge: se all’atto della sottoscrizione della polizza si è disposti a rinunciare al risarcimento in contanti avvalendosi di un riparatore stabilito dall’assicuratore, il risparmio sarà da un minimo di 5% ad un massimo del 10% sul premio assicurativo. In pratica, nel caso avessimo diritto al risarcimento, sarà l’assicurazione a stabilire se liquidare l’assicurato o riparare direttamente l’autovettura. Nel caso il danneggiato dovesse rifiutarsi di avvalersi dell’officina convenzionata, la somma che l’assicuratore dovrà rimborsare sarà non superiore a quella che avrebbe sborsato con la propria. Lasciando l’integrazione della maggiore spesa all’assicurato stesso.
Conviene aderire a questa clausola?
Personalmente non ho un carrozziere di fiducia e probabilmente anche se l’avessi non avrei problemi ad affidare l’auto a quello scelto dall’assicuratore. Alla fine una riparazione, se fatta a regola d’arte, vale l’altra.
Alcune associazioni di carrozzieri hanno levato gli scudi contro questa manovra, che a loro modo di vedere funziona così: “Questa soluzione rappresenta l’esatto contrario delle liberalizzazioni perché si indirizzerebbe tutto il mercato delle riparazioni verso le carrozzerie convenzionate”. Secondo queste associazioni il governo si è garantito il ben volere delle lobby delle assicurazioni, rischiando di mettere in ginocchio migliaia di piccole imprese artigiane.
Conclusioni
Comunque la vediate, il decreto legge è stato fatto e approvato. Conti alla mano vedremo se converrà alle nostre tasche aderire o meno a queste clausole “migliorative”. L’impressione che ne ho avuto e che si è cercato di aiutare e migliorare la vita a tutti: gli utenti che vedranno fin da subito qualche decina di euro rimanere nelle proprie tasche e assicurazioni, nelle cui tasche rimarranno ben più che qualche decina di euro.
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