Imprudenza ed eccessiva velocità sono le principali cause d’incidente stradale: comportamenti scorretti che rappresentano un grave pericolo (e una mancanza di rispetto) per noi stessi e per gli altri. Guidare in stato di ebbrezza, quando si è stanchi o mentre si utilizza il cellulare, dimostra una scarsa conoscenza delle norme fondamentali di sicurezza e convivenza civile. Per questo motivo è giusto intervenire già in tenera età, con iniziative di prevenzione e progetti formativi destinati ai più piccoli.
Parco Scuola del Traffico: educare oggi gli automobilisti di domani
A Roma, zona EUR, esiste un vero e proprio centro di formazione per bambini e ragazzi che, dal 1964, è attivo nel campo dell’educazione stradale: stiamo parlando del Parco Scuola del Traffico. L’originalità del progetto consiste in uno schema stradale in scala 1:2, che riproduce fedelmente la realtà, con la presenza di segnaletica, semafori, aree di servizio ecc.
Un mondo su misura, in cui i bambini possono provare la sensazione di trovarsi nel caos cittadino e, di conseguenza, imparare divertendosi.
Il centro realizza e mette a disposizione dei suoi piccoli ospiti (di età compresa tra i 3 e i 14 anni circa) mini-vetture con motore a scoppio o a motore elettrico e mini-ciclomotori, oltre a una serie di servizi, tra cui:
- Un’aula per la proiezione di filmati di educazione stradale e per le esercitazioni teoriche
- Un’officina meccanica per la riparazione delle mini-auto
- Un ufficio per la consulenza e progettazione sul tema dell’educazione stradale
Le lezioni teorico-pratiche sono destinate a singoli privati, gruppi o scuole (materne, primarie e medie). Una bella realtà che può raggiungere anche altre zone d’Italia grazie al progetto Parco Scuola Mobile.
Educazione stradale per bambini: idee e strumenti
Le iniziative creative per appassionare al tema “guida e sicurezza” non mancano. Ad esempio, la compagnia teatrale toscana “Pupi e Fresedde” ha realizzato un progetto che prende il nome di Teatro Educato e propone diverse storie per ragazzi, tra cui “Aci Babà e i quaranta pedoni”, una favola moderna sull’educazione stradale.
Molti Comuni e Istituti scolastici, inoltre, organizzano periodicamente momenti formativi dedicati all’educazione stradale e sul web è facile reperire schede didattiche e risorse multimediali, cui attingere per imparare a riconoscere i segnali stradali o a stabilire chi, ad un incrocio, abbia o meno la precedenza. Oppure, ci si può affidare a pubblicazioni tradizionali, ad esempio il libro “La Strada – Istruzioni per l’uso” – Il Merlo Parlante Edizioni, oppure “Tutti in bici” – Mondadori. Ricordiamo, infatti, che l’educazione stradale non riguarda solo chi guida l’auto o un ciclomotore, ma anche ciclisti e pedoni!
Campagne di sensibilizzazione: i bambini sono protagonisti
Sicurezza stradale e bambini sono stati al centro della nuova campagna del Ministero dei Trasporti “Sulla Buona Strada”, con l’obiettivo di attirare l’attenzione su 3 tematiche specifiche:
- Utilizzo dei sistemi di sicurezza in auto per bambini
- Tutela dei pedoni
- Contrasto all’eccesso di velocità
Ciò evidenzia la necessità di occuparsi di educazione stradale su più fronti, senza dimenticare il punto di vista dei più piccoli, scelti proprio come portavoce di importanti messaggi sulla sicurezza destinati agli adulti.
Piccoli automobilisti crescono: suggerimenti per i neopatentati
Bisogna rassegnarsi all’idea… molto presto i bimbi di casa diventeranno maggiorenni e arriverà il momento di guidare un’auto vera! Ecco cosa è importante sapere:
- Chi ha ottenuto la patente B a partire dal 9 febbraio 2011, potrà guidare solo vetture con rapporto potenza/tara non superiore ai 55 kW/t e/o con potenza massima assoluta non superiore ai 70 kW (informazione riportata nel libretto di circolazione di tutte le auto immatricolate dopo il mese di ottobre 2007). Modelli? Ecco qualche esempio: Fiat 500 1.2 Pop, Lancia Y 1.2 Elefantino, Opel Adam 1.2 Jam, Peugeot 208 1.2 Access.
- Il Codice della strada prevede i seguenti limiti di velocità: 100km/h sulle autostrade e 90km/h sulle extraurbane principali. Inoltre, in caso di infrazione che richieda una decurtazione punti, per i neopatentati quest’ultima vale doppio.
Tutto ciò per i primi 3 anni dalla data del conseguimento della patente. - La Legge Bersani permette ad un giovane neopatentato di assicurare la propria auto usufruendo della classe bonus/malus del padre (mediante esplicita richiesta all’atto della stipula del contratto di assicurazione). È importante, però, valutare l’effettiva convenienza di questa Legge, per una serie di motivi che abbiamo spiegato in questo articolo.