Gli automobilisti diligenti hanno cantato vittoria troppo presto. Il recente decreto liberalizzazioni, che aveva paventato l’ipotesi di riduzioni del premio assicurativo, potrebbe infatti comportare per loro un effetto “a risacca” che alterna sconti ad aumenti. Un anno si paga di meno, un anno si paga di più.
A dirlo è l’Isvap, l’istituto di vigilanza sulle assicurazioni private, in un documento ufficiale a commento del decreto. Secondo le prime stime, chi non causa incidenti beneficerà di una riduzione secca del premio al primo rinnovo dell’assicurazione auto. E fin qui tutto chiaro: il punto è che, al successivo rinnovo, il premio dell’assicurazione potrebbe aumentare come effetto collaterale di eventuali aumenti del “fabbisogno tariffario” (la somma di tutti i sinistri che l’assicurazione deve liquidare). L’anno dopo, di nuovo una diminuzione del premio, e così via, con un movimento che assomiglia a quello delle onde.
Occorre inoltre tener conto, fa sapere l’Isvap, che le nuove disposizioni in materia chiedono riduzioni di premio prestabilite a tutti gli automobilisti che non causano sinistri. Su questo punto, l’istituto sottolinea che concedere un beneficio economico di questo tipo obbligherebbe le compagnie assicurative a convogliare i costi su chi provoca incidenti stradali.
Proprio per evitare aumenti insostenibili per il cliente medio, l’Isvap ha valutato la fattibilità di soluzioni alternative. Ad esempio, ogni due anni gli automobilisti più diligenti potrebbero veder crescere di poco il premio, in modo da rendere meno onerosi gli aumenti complessivi. Ma a quel punto, fa notare l’Istituto, nulla vieterebbe loro di cambiare compagnia assicurativa e polizza giusto in tempo per evitare di pagare di più.