Accade anche questo in Italia. Che alcuni assicuratori facciano gruppo per chiedere a un politico maggiori lumi sul mondo delle RC Auto e sullo stato dell’arte delle liberalizzazioni. Lo scenario è quello delle primarie del centrosinistra, concluse al primo turno con il testa a testa tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi.
Il giorno seguente, come dicevamo, è stato reso noto il manifesto “AssicuratoriXBersani”.
Uno strumento – così lo definiscono i promotori – per sottolineare l’importanza del settore assicurativo e avanzare proposte concrete per modernizzarlo. Ma anche l’occasione per snocciolare alcuni dati di notevole importanza.
Il settore ha importanti ricadute economiche e di occupazione, dato che coinvolge almeno 500 mila lavoratori e rappresenta una parte sostanziosa del PIL nazionale.
Numeri che permettono di fare la voce grossa, se serve; occasione che gli animatori di “Assicuratori X Bersani” non vogliono sprecare proprio oggi, nel mezzo del deciso dibattito interno al centrosinistra.
Occorre un nuovo Welfare, dice il manifesto degli assicuratori, che preveda l’uso della leva fiscale per progettare l’intervento delle assicurazioni private in campo sanitario, della previdenza sociale e delle calamità naturali. Ma il manifesto va oltre, sottolineando l’urgenza di premiare i modelli virtuosi e garantire la certezza della pena, introducendo il reato di omicidio stradale e predisponendo una serie di deterrenti che scoraggino comportamenti sconsiderati al volante.
Non viene risparmiato il tema delle liberalizzazioni, rispetto al quale gli assicuratori chiedono una Legge organica che metta ordine nel settore, mentre per quanto riguarda l’assegnazione della classe di merito, si auspicano nuovi parametri più moderni, in grado di tener conto della naturale evoluzione delle tariffe e non solo di astratti “stili di guida”.
Il nuovo governo – continuano gli assicuratori firmatari del manifesto – dovrà ripensare il ruolo delle authority, guardando ai più moderni modelli europei e semplificando procedure e adempimenti attraverso una più snella burocrazia.