Poco più di un mese fa l’abbiamo definita di “rivoluzione a metà”. È l’abolizione della clausola del tacito rinnovo delle polizze RC Auto, contenuta nell’articolo 170-bis del Decreto Sviluppo e in vigore dallo scorso primo gennaio.
L’idea originale del governo era portare la durata massima di una polizza a un anno ed eliminare il tacito rinnovo, che aboliva la regola del silenzio-assenso. Finora, infatti, in assenza di comunicazioni tra le parti (assicurato e assicuratore), alla scadenza naturale della polizza Rc Auto scattava la proroga automatica.
Ora le cose sono cambiate.
L’estensione della polizza non c’è più. Restano invece validi i cosiddetti “15 giorni di tolleranza”: quando scade la polizza, l’assicurato è considerato coperto per le due settimane successive alla data di termine contratto. Questo punto è molto importante e negli scorsi mesi è stato oggetto di acceso dibattito. Una prima versione del Decreto, infatti, lo aveva abolito ponendo gli automobilisti di fronte a una serie di rischi concreti. Non ricordarsi di rinnovare la vecchia polizza (o di sottoscriverne una nuova entro i termini) significava circolare senza assicurazione, esponendosi al rischio di sanzioni, in caso di controlli, e di dover risarcire i danni in caso di sinistro.
La reintroduzione del periodo di tolleranza, avvenuta in un secondo momento, sembrava aver risolto la questione. A dir la verità, non del tutto: ci teniamo infatti a ricordare che il Codice della strada dice una cosa un po’ diversa. Se durante i 15 giorni di tolleranza vi fermano per un controllo e vedono il contrassegno di assicurazione scaduto, scatta una multa di 25 euro. Non una cifra eccezionale, comunque un buon incentivo per sottolineare l’importanza di pagare il rinnovo della copertura assicurativa (oppure cambiare compagnia, se si trova un’offerta più vantaggiosa) entro la scadenza naturale del contratto.
Meno male che il Ministero, percepiti i malumori degli automobilisti, il giorno 14 febbraio 2013 ha pubblicato una circolare. Che spiega: “Per un limitato periodo di 15 giorni dalla scadenza, l’assicurato, in attesa di sottoscrivere altro contratto in tempo utile, durante tale periodo può continuare a esibire il certificato e il constrassegno scaduti”. Niente multe, insomma: decisione presa al fotofinish per evitare a distratti e ritardatari sanzioni ai sensi degli articoli 180 e 181 del Codice della Strada.
Le compagnie assicuratrici, dal canto loro, sono tenute a informare il cliente dell’imminente scadenza con un preavviso di almeno 30 giorni. Agli assicurati raccomandiamo in ogni caso la massima attenzione sulla questione: se la vostra compagnia ha la memoria corta, oppure il postino ci mette del suo, ricordatevi che la responsabilità (dopo i fatidici 15 giorni di tolleranza) è solo vostra.