L’italia non è un paese per giovani, soprattutto per giovani che guidano. I dati italiani sui costi dell’assicurazione auto obbligatoria, che in generale non sono entusiasmanti se confrontati con il quadro europeo, diventano addirittura da pianto se si parla di giovani alla guida o, peggio che mai, di neopatentati.
Categorie per le quali, in mancanza di ricorso alla celebre Legge Bersani o di prodotti specifici creati per la categoria, il costo assicurativo può comportare un esborso di migliaia di euro, arrivando a rappresentare un rincaro anche del 300% rispetto al costo di una polizza auto per responsabilità civile che, a parità di mezzo, sostiene un automobilista adulto.
Neopatentati: come si calcola l’assicurazione auto
Chi è considerato “neopatentato”? Chi ha conseguito la patente da meno di tre anni, anche se si prende la patente in tarda età. Le assicurazioni, oltre a regolare il prezzo della polizza sulla base della data di ottenimento della patente, considerano anche l’età assoluta dell’assicurato.
Questo perché le tariffe vengono determinate sulle statistiche degli incidenti, che purtroppo vedono spesso i giovani come principali attori. La fascia di età compresa mediamente tra 18 e 27/28 anni viene infatti considerata più a rischio delle altre, quindi potenzialmente più costosa per le assicurazioni.
C’è da dire però che l’articolo 117 del Codice della Strada indica per i neopatentati specifiche restrizioni sia per la tipologia di auto che limiti di velocità in strada, questo dovrebbe essere utilizzato a loro beneficio nel calcolo delle tariffe.
Le ipotesi che si possono verificare, in caso di giovani conducenti neopatentati, sono sostanzialmente tre. Non resta che analizzarle e scoprire quale sia la soluzione più conveniente per il tuo caso specifico.
Assicurazione neopatentati: utilizzo saltuario dell’auto
In un nucleo familiare che includa un neopatentato o, in ogni caso, un giovane sotto i 27 anni, può facilmente accadere che lo stesso non possieda un’auto personale, a lui intestata, e che si avvalga solo ogni tanto dell’auto dei genitori. In una simile ipotesi non occorre stipulare una nuova assicurazione, è soltanto necessario che il genitore intestatario del mezzo verifichi la propria copertura, in particolare la “formula di guida” precedentemente scelta.
Se la copertura è estesa a chiunque guidi la macchina, anche quando non si tratta di conducente proprietario, nessun problema. Se c’è una copertura di questo genere è probabilmente già stato considerano nel costo della stessa il fatto che in famiglia ci sia un giovane o neopatentato, informazione che la compagnia richiede prima della firma del contratto. Per cui il successivo utilizzo dell’auto da parte del neopatentato non comporta un aumento del premio assicurativo fino a quel momento pagato.
Viceversa, se il proprietario dell’auto ha stipulato una “formula di guida” che prevede sia lui l’unico a guidare il mezzo – opzione che consente un risparmio sul costo – dovrà preoccuparsi di estendere la copertura almeno al futuro conducente giovane e neopatentato, tramite apposita comunicazione all’assicurazione ed integrazione del premio, per non correre nessun tipo di rischio.
Diversamente, in caso di incidente, l’assicurazione auto potrebbe opporre questo fatto o, in ogni caso, rivalersi sul proprietario per il risarcimento del danno dovuto ai terzi coinvolti nell’eventuale sinistro. Facendo una preventivo su 6sicuro, ti saranno poste queste domande per proporti le migliori soluzioni in base alle tue necessità.
Assicurazione neopatentati: risparmiare con la legge Bersani
Nel caso invece il giovane o neopatentato sia il proprietario dell’auto e debba quindi stipulare in proprio l’assicurazione obbligatoria, ha ancora una possibilità per evitare di pagare la propria età, l’inesperienza e il fatto di non aver mai assicurato un mezzo prima di allora: la così detta legge Bersani.
Nata nel 2007 dalla conversione dell’omonimo decreto legge, questa normativa consente di usufruire della classe di merito assegnata a un familiare convivente, che come tale compaia nello stato di famiglia anagrafica dell’interessato. Tradotta in pratica, la legge Bersani fa sì che il diciottenne fresco di patente, che per la prima volta varca ottimista la soglia di un’assicurazione, non sia costretto a pagare il premio relativo alla classe di merito peggiore di tutte, ma possa invece ottenere e pagare una classe di merito molto più conveniente, pari ad esempio a quella del padre che con lui vive.
Un beneficio che spetta, in generale, a chiunque assicuri per la prima volta un mezzo nuovo e abbia nel proprio stato di famiglia qualcuno con un mezzo dello stesso tipo e una classe di merito assai più economica.
Attenzione però: anche a parità di mezzo e compagnia assicurativa, il costo di polizza applicato a chi si avvale della legge Bersani non sarà mai esattamente identico a quello usufruito dal conducente più anziano, in considerazione di età ed esperienza. Il risparmio garantito dall’applicazione di questa normativa è comunque notevole e valido.
Assicurazione neopatentati: prodotti dedicati
In caso di inapplicabilità della legge Bersani, ciò che resta da fare al giovane ed inesperto neopatentato è armarsi di pazienza e confrontare i prezzi offerti dalle varie assicurazioni, alla ricerca di quello più conveniente.
Un’impresa non disperata, visto che le compagnie cominciano a rendersi conto delle difficoltà di questi utenti ed elaborano quindi dei prodotti specifici, a prezzi migliori di quelli ordinariamente praticati. Le opportunità tra le polizze in commercio oggi sono senz’altro più ricche di una volta.
Confronta in un attimo tante tariffe diverse proprio qui, utilizzando il comparatore gratuito di 6sicuro.