I tredicimila sottoscrittori della polizza RC auto con l’offerta “gratis per il primo anno” possono chiedere il rimborso alla propria compagnia assicurativa: è quanto suggeriscono l’Ivass, l’Ania e le Associazioni dei consumatori all’indomani del loro incontro. Secondo quanto è emerso, infatti, coloro che hanno aderito a questa offerta ingannevole si sarebbero visti privare dei benefici previsti dalla “legge Bersani” (quest’ultima consente, infatti, in caso di acquisto di un nuovo veicolo, di ereditare la classe di merito già acquisita su altro veicolo da parte di parenti e familiari).
Il fenomeno
Sarebbero sei le compagnie assicuratrici che hanno siglato accordi per la polizza RC auto con l’offerta “gratis per il primo anno. Di queste solo 3 concedono polizze gratuite con la formula Bonus-Malus rilasciando al cliente regolare attestato di rischio senza, pertanto, creare complicazioni all’assicurato allo scadere dell’offerta. Le restanti tre applicano la polizza con formula tariffaria “a franchigia” e tramite il cosiddetto “libro matricola”: non rilasciano al cliente, allo scadere dell’offerta, l’attestato di rischio o, nella migliore delle situazioni, rilasciano un attestato di rischio privo della indicazione relativa alla classe di merito di provenienza dell’assicurato. Questo comporta la perdita dei benefici previsti dalla “legge Bersani”. Una delle tre imprese assicuratrici che utilizzano questa tipologia di polizza ha interrotto l’iniziativa il 31 marzo 2015, a pochi mesi dall’avvio.
Le possibili soluzioni
Le Associazioni di consumatori hanno presentato diverse proposte di soluzione. Nello specifico:
- per le polizze gratis ancora in corso: l’impresa assicuratrice che ha coperto il rischio nel periodo di gratuità deve rilasciare, alla scadenza della polizza, un regolare attestato di rischio intestato al proprietario del veicolo riportante la classe di merito di provenienza e gli eventuali sinistri provocati dall’ assicurato negli ultimi 5 anni (compreso il periodo promozionale) e dovrà essere garantito anche il riconoscimento delle agevolazioni della legge Bersani;
- per le polizze gratis giunte a scadenza: le imprese assicuratrici devono rilasciare l’attestato di rischio (o una dichiarazione sostitutiva) che riporti la classe di merito di provenienza e gli eventuali sinistri provocati dall’assicurato negli ultimi 5 anni (compreso il periodo promozionale). Se l’assicurato si è già rivolto ad un’altra compagnia di assicurazioni e ha pagato un premio più elevato, è fatto obbligo ricevere dall’impresa che aveva stipulato la polizza gratuita l’attestato di rischio e farsi correggere la posizione dal nuovo assicuratore, richiedendo di restituire gli eventuali maggiori premi pagati e non dovuti.
La posizione dell’Ivass
Secondo quanto riportato in una nota ufficiale dell’Ivass: «Nel 2014 sono stati circa 13.000 gli assicurati coinvolti, quasi tutti entrati in contatto con una delle 3 imprese “critiche”, per un valore di premi pari a circa 6 milioni di euro».
La posizione del Codacons
Secondo il presidente del Codacons Carlo Rienzi: «Il danno subito dagli assicurati è certo ed evidente, e altrettanto certo deve essere l’indennizzo da riconoscere a chi non ha potuto godere delle agevolazioni previste dalla legge, a partire da una classe di rischio più favorevole. L’Ania farebbe bene ad accettare la proposta dell’Ivass, poiché in caso contrario sarà inevitabile un enorme contenzioso legale di cui il Codacons si farà promotore, attraverso una valanga di cause risarcitorie da parte degli assicurati danneggiati».
La posizione di Konsumer Italia
Dello stesso avviso sembra essere anche Konsumer Italia, affermando che la strada proposta dall’Ivass è: «la più percorribile e meno onerosa per il consumatore, incappato in quella che era una trappola vera e propria; in tale modo si rientrerebbe nella classe di merito risultante dalla propria storia assicurativa».