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Rc Auto: quanto pesano i tributi locali sull’assicurazione?

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Rc Auto: quanto pesano i tributi locali sull'assicurazione?

Il premio RC auto è determinato da ogni compagnia assicurativa in modo differente, basandosi su una serie di variabili: modello  e uso dell’auto, età del conducente, chilometri percorsi in un anno, etc
Non tutti sanno però che al premio assicurativo stipulato dalla compagnia va aggiunta l’imposta provinciale, che fa inevitabilmente aumentare, a volte non di poco, il costo della nostra assicurazione auto. L’aliquota dell’imposta è fissata al 12,50% che le Province possono aumentare o diminuire in misura non superiore a 3,5 punti percentuali.  Come varia questa tassa nel Belpaese?

Facciamo un “giro dello stivale” per cercare le aliquote del 2013 (i dati fanno riferimento alle rilevazioni del Ministero dell’Economia aggiornate al momento in cui si scrive). I dati potete trovarli prezzo il sito www.finanze.gov.it anche se, per via dello statuto speciale, alcune provincie non comunicano le variazioni al Ministero e bisogna andarseli a cercare sui singoli siti istituzionali.

 

Abruzzo

Aliquota massima, 16%, per Chieti, Teramo e Pescara. Si versa un po’ meno in provincia dell’Aquila con il 15,5%.

Basilicata

Calabria

In Calabria spicca il dato di Reggio, con il 12,5% (la stessa aliquota che si pagava prima del passaggio alle provincie), mentre Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia applicano il 16%.

Campania

Come per la Calabria, anche in Campania abbiamo una sola provincia con l’aliquota al 12,5%, Avellino, mentre Benevento, Caserta, Napoli e Salerno si attestano sul 16%.

Emilia Romagna

Uniforme l’aliquota su tutto il territorio regionale: 16% per Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini.

Lazio

Ad esclusione della provincia di Viterbo, dove l’aliquota è pari al 14,5%, nel resto della regione l’aliquota è quella massima. Frosinone (dall’1/08/2013), Latina, Rieti e Roma applicano infatti il 16%

Liguria

Nelle province liguri si applica un’unica aliquota, la più alta. 16% per Genova, Imperia, La Spezia, Savona.

Lombardia

Su tutta l’estesa regione, 11 province su 12 applicano l’aliquota al 16% e sono Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Varese. Si salva dall’aliquota massima soltanto la provincia di Sondrio con il 12,5%.

Marche

Ad eccezione di Ancona, che applica l’aliquota del 15,5%, abbiamo un’aliquota uniforme su tutta la regione. 16% per Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro-Urbino.

Molise

Piemonte

Ad eccezione della provincia di Cuneo che ha un’aliquota pari al 15,5%, tutte le altre provincie piemontesi applicano l’aliquota massima. 16% per Torino, Asti, Alessandria, Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli.

Puglia

Tutte le province hanno l’aliquota massima: 16% per Barletta-Andria-Trani, Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto.

Sicilia

Si va in crescendo, da Siracusa con il 12,5%, poi Caltanissetta al 14,5%  e le restanti provincie al 12,5% Agrigento, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa Trapani.

Toscana

Si rilevano tre aliquote diverse in Toscana:

Trentino Alto-Adige

Umbria

Valle d’Aosta

Nella regione a statuto speciale rileviamo l’aliquota più bassa in assoluto, pari al 9%. Si tratta di una delibera valida per l’anno 2013.

Veneto

Anche per il Veneto sono state rilevate tre aliquote diverse:

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